Il perfezionamento dell'operazione di scambio dei contratti dei calciatori Andrè Silva (dal Milan all'Eintracht di Francoforte) e Rebic (percorso inverso), se dal punto di vista tecnico era ampiamente prevedibile, dal punto di vista etico è da considerarsi una caduta di stile da parte delle due Società. I termini dell'operazione infatti coinvolgono direttamente (Eintracht) e indirettamente (Milan) un terzo club, ovverossia la Fiorentina.

La questione nasce nell'estate 2017 allorchè Rebic, tesserato con la Viola, viene ceduto in prestito al club tedesco con la formula del prestito con obbligo di riscatto per 2 milioni di euro. La Fiorentina si riserva il 50% di quanto l'Eintracht incasserà nel caso di futura rivendita. Nella estate 2019 i tedeschi si accordano con il Milan per lo scambio in prestito biennale alla pari del calciatore serbo con Andrè Silva; entrambi i calciatori risultano protagonisti di una stagione positiva e ciò induce i due club ad avviare la trattativa per l'acquisizione a titolo definitivo dei due calciatori. Lo fanno con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del prestito; soprattutto lo fanno mentre, più o meno palesemente, il Milan sta trattando con la Fiorentina l'acquisto di Chiesa e Milenkovic. Milan e Eintracht raggiunto l'accordo (con tanto di comunicati ufficiali) non rivelano però le cifre dell'operazione: perchè? Tecnicamente lo possono fare (tanto alla fine si conosceranno con la pubblicazione del bilancio al 30/6/2021), ma la Fiorentina non ha il diritto di conoscerle per quantificare il famoso 50% che incasserà? Oltretutto essendo aperta la sessione di mercato la precisazione sarebbe estremamente utile per pianificare il budget di mercato della Viola.

Il comportamento etico dei due club appare quindi censurabile dal punto di vista della trasparenza e dell'etica sportiva; l'Eintracht è contrattualmente obbligato nei confronti della Fiorentina; il Milan, interessato a fare affari con la Fiorentina, si comporta nella circostanza come se volesse attuare una qualche forma di "pressione" per beneficiarne nelle trattative avviate con la Viola. Ci pare una caduta di stile non degna dei due club, ma tutto sommato dei tedeschi poco ci importa. Ma il Milan no, non deve comportarsi così. Non è lo stile che abbiamo imparato a conoscere e amare.