Torna l'incubo COVID-19 in Serie A dopo le molteplici positività nel Torino, con conseguente rinvio della partita contro il Sassuolo e le positività nella dirigenza dell'Inter, il massimo campionato italiano si riscopre vulnerabile. La lotta verso la vetta riparte dopo gli ottavi di Champions League, che hanno evidenziato, anche se non ce ne era troppo bisogno, che il calcio italiano nella lotta per la conquista del massimo trofeo internazionale parte una paio di gradini sotto rispetto al Manchester City, Bayern Monaco e PSG.

La Juve non può più permettersi passi falsi, perché oltre a partire dietro, si trova davanti un'Inter che sembra aver trovato un alchimia tattica, grazie anche alle geometrie del finora poco considerato Eriksen. Inoltre Pirlo deve far conto con diversi infortuni e situazioni spinose: Cuadrado, Chiellini e Bonucci ne avranno ancora per 10-15 giorni, Morata ha contratto un virus da uno dei suoi gemelli e infine vi sono le delicate questioni Dybala e Arthur.

L'Argentino è volato in Spagna, presso il Messi dell'ortopedia che ha confermato la diagnosi dei medici del J-medical: clinicamente è guarito, ma il fantasista dice che ha ancora dolore. L'unica via percorribile rimane il lavoro differenziato e delle terapie ad hoc. La Juve ha un disperato bisogno del sue Diez. Diverso il discorso sul centrocampista brasiliano. Cos'ha Arthur?
Nel 99% dei casi dopo una contusione muscolare si forma un ematoma che poi si riassorbe. In qualche caso invece questo non succede completamente o ci sono delle complicazioni. Le complicazioni più frequenti sono la formazione di una ciste, di una calcificazione oppure di una trasformazione in osso: una miosite. Nel caso del brasiliano si è formata una calcificazione in un posto un po' atipico: la membrana tra tibia e perone. Ecco svelato perché il calciatore sente dolore. Se non ne sentisse potrebbe giocare, perché la calcificazione non rappresenta buna complicanza. In Champions con il Porto sicuramente le cose sarebbero andate diversamente, anche se non esiste la controprova. I tifosi sperano di ritrovare al più presto tutte queste pedine fondamentali nello scacchiere bianconero.

Una squadra che viene sottovalutata, a mio parere, è la Roma che, è vero che non è riuscita ancora a battere una big, ma che a livello di rosa può creare dei grattacapi a chiunque, soprattutto dopo il rientro del caso Dzeko e ritorno sotto il Colosseo di El Shaarawy. La compagine di Fonseca gioca un calcio propositivi, dinamico, ha una colonna di squadra importante con Ibanez, Veretout, Pellegrini e Mhikitarian ma per fare il definitivo salto di qualità serve rubare punti alle dirette avversarie. 

La squadra al vertice che sembra essere messa peggio è il Milan. Dopo la brutta prestazione contro lo Spezia, la squadra rossonera sta faticando a ritornare ai ritmi con cui ci aveva abituato nel 2020. Qualcosa sembra essersi rotto nell'ingranaggio e Pioli sembra aver perso alcune sicurezze. Ora ci si aspetta il supporto anche dei gregari che dovranno essere bravi a dare il loro contributo, Mandzukic in primis.

Ed eccoci arrivati alla squadra che, dopo aver superato i cugini, sembra aver ingranato la quinta. Il team nerazzurro ha trovato un equilibrio che gli sta permettendo di raccogliere la massima posta in palio e, al momento, nessuno sembra poterla impensierire. Guardando il calendario inoltre la squadra di Milano ha gli impegni più semplici, con un trio di partite che sulla carta non sembrano impensierire troppo: Genoa, Parma, Atalanta. Piccola parentesi sull' Atalanta: la squadra di Gasperini è sempre un avversario temibile ma dobbiamo ricordarci che ha un ritorno di Champions da giocare dove le speranze non sono ancora naufragate. Inoltre l'allenatore Salentino ha trovato in Eriksen un'arma in più per questa seconda metà di stagione.

Il percorso è ancora lungo e tortuoso, le trappole ancora tante, ma se la Juve vuole rientrare con prepotenza nella lotta al decimo scudetto consecutivo dovrà vincere nella casa degli scaligeri, evitando di sbagliare gradino e così di continuare la scalata verso la cima