La notte di Champions ha lasciato sicuramente delusione e amarezza nei giocatori dell'Inter, ma anche rabbia da incanalare subito nella sfida contro il Sassuolo che rischia di aumentare i problemi in casa nerazzurra in caso di una ripetizione della prova esibita mercoledì sera. Una partita complicata, dunque, contro la squadra più in forma del campionato e che alla casella sconfitte ha ancora il numero zero. Insomma, una prova difficile in un momento complicato che se vinta porterebbe un po' di serenità e di armonia in un gruppo che rischia, invece, di farsi travolgere dagli eventi in caso di un nuovo passo falso. 

Reduce dalle tante critiche post Real, Conte, che ha ricevuto l'ennesimo endorsement da parte di Steven Zhang, potrebbe rivoluzionare il suo credo tattico per ridare smalto ad una squadra apparsa spenta e poco competitiva nelle ultime partite. Ecco quindi che il tecnico salentino potrebbe riproporre a distanza di anni la difesa a quattro (vista all'inizio della sua carriera e nei primi periodi sulla panchina della Juve) per cercare di ridare sicurezze ad una squadra sempre più schiacciata nelle idee tattiche imposte dal 3-5-2.
La nuova mossa tattica, però, potrebbe non essere messa da subito in pratica, ecco perché contro il Sassuolo potrebbe riproporsi la vecchia soluzione di gioco in attesa di mettere a punto i nuovi schemi.

Insomma, se non ci saranno sorprese ecco che l'Inter dovrebbe schierarsi con il 3-5-2 composto da Handanovic tra i pali, la linea difensiva titolare con Skriniar, De Vrij e Bastoni, mentre a centrocampo spazio a Barella, Gagliardini e Vidal. Sugli esterni sarà ballottaggio a destra tra Hakimi e Darmian (con l'italiano in leggero vantaggio) e tra Young e Perisic sulla sinistra. Davanti Lukaku va verso una giornata di riposo con Sanchez pronto ad affiancare Lautaro in attacco.
Se Conte, invece, decidesse di stupire, ecco che l'Inter avrebbe a disposizione ben tre soluzione tattiche differenti: il classico 4-4-2, il rombo a centrocampo con il 4-3-1-2 oppure lo spallettiano 4-2-3-1. Soluzioni tattiche diverse che dimostrano la bontà della rosa nerazzurra e le tante caratteristiche troppo poco sfruttate dal tecnico e dal suo 3-5-2. In difesa (qualsiasi modulo venga utilizzato) dovrebbero agire Skriniar e De Vrij come centrali mentre sugli esterni spazio a due tra Darmian, Young e D'Ambrosio (con i primi due in vantaggio). Tante possibilità invece a centrocampo per i nerazzurri: in caso di 4-4-2 (forse il modulo più affine a Conte visti i successi di Bari e Siena con il 4-2-4) spazio in mediana alla coppia Barella-Vidal con Hakimi avanzato sulla destra e Perisic sulla corsia opposta (finalmente sganciato dalle mansioni difensive vista la presenza di un compagno alle sue spalle). Davanti il tandem Sanchez-Lautaro con Lukaku pronto ad aiutare in caso di necessità (sempre se Conte non decida di schierarlo dall'inizio vista la sfida delicata). Intrigante sarebbe invece la scelta del centrocampo a rombo: se su Barella e Vidal non ci sono dubbi di utilizzo, in cabina di regia si aprirebbe un ballottaggio tra Gagliardini (tanti muscoli e poca qualità) e Brozovic (rientrato dal Covid e pronto a dare qualcosa in più in fase di palleggio alla squadra). Sulla trequarti potrebbe finalmente avere spazio Eriksen che avrebbe finalmente la possibilità di dimostrare il suo valore così da capire meglio cosa fare in vista di gennaio. Attenzione però a Sensi che, rientrato dall'infortunio, potrebbe essere scelte al posto del danese anche in virtù del feeling con il proprio tecnico. Estrema sarebbe invece la scelta di Sanchez sulla trequarti (mossa della disperazione vista già contro il Torino) alle spalle del duo Lukaku-Lautaro. Se toccasse al 4-2-3-1 (soluzione meno gradita a Conte) si aprirebbe solo un ballottaggio per il ruolo dietro la punta (probabilmente Lautaro) tra Eriksen, Sensi e Sanchez.
Rivoluzione tattica o meno la cosa più importante sarà l'atteggiamento, visto che la squadra scesa in campo contro il Real ha dato sin dall'inizio l'idea di sventolare bandiera bianca e questo atteggiamento da una squadra come l'Inter e da un allenatore come Conte è inaccettabile.

Ad affrontare i nerazzurri sarà il super Sassuolo di De Zerbi, che al terzo anno sulla panchina neroverde sa di avere finalmente tra le mani la sua squadra. Dopo anni di gavetta e scelte difficili (Palermo e Benevento), De Zerbi sta dimostrando, anche grazie ad una società seria come quella emiliana, il proprio talento notato già anni fa dall'area scouting del Barcellona che da tempo segue le vicende del tecnico bresciano. Grazie ad un 4-2-3-1 che esalta la propria filosofia di gioco, De Zerbi è riuscito anche a valorizzare tanti singoli come Locatelli (sempre più importante anche per la nazionale) Caputo (bomber vecchio stampo e ottimo finalizzatore della mole di gioco creata dai compagni), Boga (che potrebbe presto diventare un rimpianto del Chelsea), Djuricic (la cui carriera sembrava essere finita in un vicolo cieco) e soprattutto Berardi che dopo anni sulla rampa di lancio è finalmente pronto al grande salto.
Per continuare a stupire e per passare (di nuovo) alcune ora da primo in classifica, il Sassuolo dovrebbe schierarsi con Consigli tra i pali, mentre la linea difensiva dovrebbe essere composta da Toljan,Chiriches,Ferrari e Rogerio. In mezzo al campo spazio a Maxime Lopez e Locatelli mentre sulla trequarti dovrebbero giocare Berardi (che con le milanesi si mostra spesso in stato di grazia),Djuricic e Boga. Davanti viste le assenze di Caputo e Defrel toccherà ancora al giovane Raspadori simbolo anche di un vivaio neroverde in continuo fermento.

Sassuolo-Inter sarà quindi anche la sfida tra idee tattiche differenti e tra due degli allenatori più importanti (tra presente e futuro) della nostra Serie A.