Dopo il pareggio casalingo contro il Sassuolo ho avuto la brillante idea di farmi un giro sui vari social, accidenti a me, per vedere qualche post di qualche giocatore o giornalista filo juventino, e al di là dello scontato dispiacere per il mezzo passo falso, mi hanno colpito i numerosi commenti di presunti tifosi bianconeri che insultavano senza ritegno con commenti del tipo; "giocatori imbarazzanti", "vergognatevi", "partita ignobile", e così via. Così mi sono riguardato la classifica, perché per un attimo ho preso un colpo credendo di essere sceso in zona retrocessione, o di essere stato eliminato dai gironi della Champions. Invece no, siamo agli ottavi di Champions come primi del girone con una partita di anticipo, e secondi in campionato ad un punto dalla strepitosa Inter. Ora, dire che sono sereno e tranquillo è esegarato, qualche preoccupazione c'è, ma l'arroganza e la maleducazione verso chi onora comunque la nostra maglia no MAI!

Di considerazioni da fare ce ne sono e cerchiamo di parlarne. Le mie preoccupazioni derivano da vari aspetti, il primo, è ovviamente un grande rispetto e considerazione a ciò che fin qui ha fatto l'Inter di Conte, a dir poco strepitosi: ci stanno mettendo una pressione enorme e non sbagliano un colpo, e Conte, anche se sull'omonimo stenderei un velo pietoso, come allenatore sappiamo benissimo tutti quanti che la sua migliore caratteristica è quella di fare grandi risultati al primo colpo in una società, e si sta vedendo molto bene. L'inter, sicuramente era molto più migliorabile rispetto alla Juve, dopo due quarti posti ottenuti all'ultimo minuto dell'ultima partita stagionale, era la piazza perfetta per Conte, e la società ha fatto il resto con un mercato sontuoso, accontentando il leccese in tutto o quasi. La Juve viene da otto scudetti consecutivi e una continuità di risultati in Europa più che positivi con due finali in cinque anni. Certamente ora ci sarà chi mi rinfaccerà il motto "vincere è l'unica cosa che conta", ma non mi soffermo su questi discorsi da tifosotti da bar, e per vari motivi si inizia a pensare che un anno a vuoto in Italia inizi ad essere molto vicino. La Juve i risultati li ha sempre ottenuti, con Conte e soprattutto con Allegri, ciò che non andava più bene era il fatto che la Juve fosse sempre circondata da quell'atmosfera di squadra vincente ma brutta. Una sorta di orchestra che dove si facevano notare solo i solisti, che in Italia poteva bastare, ma per conquistare i teatri europei servivano, oltre i solisti, anche un direttore d'orchestra e un buon spartito da seguire. Dopo aver preso il miglior solista al mondo in circolazione, anche se non più giovane, e avendo fallito, si è pensato di cambiare direttore d'orchestra, e questo cambio è stato un rischio. Non perché non ammiri Sarri, ma perché prendendo un'orchestra abituata a suonare sempre in un certo modo, non è semplice rivoluzionarla, si corre il rischio di qualche stonata di troppo.

Il nuovo direttore avrebbe voluto un certo tipo di musicisti che però non sono arrivati, e così deve adattare lo spartito. Come far suonare gli Ac/Dc ad una filarmonica del Sud Tirol. Poi ci mettiamo che per chiara ammissione del club, ci sono dei problemi economici da tenere sotto controllo, dovuti ovviamente anche ai sessanta milioni lordi annui per Ronaldo, e così c'è anche da considerare che musicisti miglior di quelli che ci sono difficilmente si riusciranno a trovare. Mettiamoci, pure, che i due nuovi centrocampisti presi per innalzare il livello tecnico della squadra, Rabiot e Ramsey, ad oggi sono una delusione quasi simile alla coppia Almiron-Tiago, ed è ovvio che qualche preoccupazione c'è. Sarri ha dovuto cambiare il suo credo, quello del 4-3-3, in un 4-3-1-2 con il trequartista: l'unico particolare è che un vero trequartista noi non ce l'abbiamo, e un'altro dettaglio è l'ammissione, sempre di Sarri, nelle difficoltà di trovare stimoli per il campionato, ammissione, questa, abbastanza preoccupante. Forse a Sarri serviva qualche campione con la pancia piena in meno, e qualche nuova leva con voglia di imparare in più. Insomma, qualcosa non sta andando per il verso giusto, l'amalgama Sarri Juve è più dura del previsto, e l'inter non ti lascia tempo per distrarti. Come ho sempre detto in estate, Sarri per non fallire dovrebbe compiere un miracolo, migliorare una squadra da otto scudetti consecutivi, non è detto che ce la faccia. Di sicuro non metto in dubbio l'impegno, il lavoro e la professionalità di tutti e certamente non mi sogno né di abbattermi né di insultare la squadra. In fin dei conti la Juve in società qualche piccolo timore ha dimostrato di averlo, nel rivolere in gruppo Buffon e nello staff tecnico di Sarri Barzagli. Vedremo, noi siamo comunque duri a morire, ma se qualcuno farà meglio di noi lo applaudiremo e gli stringeremo la mano, ma solo dopo aver versato l'ultima goccia di sudore. Sarri, sei rock o lento?