Eppure da qualche settimana iniziano a circolare voci di divergenze tra allenatore e dirigenza. Il mercato ha portato giocatori di valore che vanno a rafforzare una squadra già forte. Non si può contestare una società che ti ha messo a disposizione una rosa di assoluto valore, in grado di potersela giocare per il titolo anche con le "riserve".

Sarri però non ha gradito una campagna cessioni che non ha portato al ridimensionamento numerico nella rosa voluto dal tecnico toscano. L'aveva già anticipato ad inizio agosto che senza alcune cessioni ci sarebbero state delle esclusioni difficili da digerire, in particolare in ottica Liste Uefa. L'empasse sul mercato in uscita ha reso reale la preoccupazione dell'ex Chelsea che si è ritrovato a dover tagliare un Emre Can, fin qui non brillantissimo ma pur sempre un giocatore molto duttile, e un Mandzukic sempre difficile da tenere fuori. La sfuriata del centrocampista tedesco ha soltanto messo in risalto quella che potrebbe essere una delle prime difficoltà stagionali nella gestione della rosa. Sicuramente Sarri si aspettava qualcosa di più dalla società, sempre organizzata a gestire situazioni rischiose nel recente passato, visto che ora come ora quello che mette la firma sui tagli da fare è lui in prima persona. 

La società ha messo a disposizione dell'allenatore una rosa Top a livello europeo, in grado di potersela giocare con chiunque. Qualsiasi allenatore gradirebbe essere seduto sulla panchina dei campioni d'Italia a gestire questo difficile ma piacevole "problema". Per questo la dirigenza non può aver gradito quelle dichiarazioni agostane di Sarri e sicuramente l'avrà già fatto notare all'allenatore. Detto ciò i risultati stanno comunque dando ragione al tecnico, con un gioco piacevole che a sprazzi sta iniziando a vedersi. Il dubbio è però che il rapporto tra società e allenatore non sia iniziato nel migliore dei modi e anche se siamo agli albori della stagione la sensazione è che la scintilla non sia ancora scoccata. 

Le Vittorie chiaramente decideranno tutto. La rosa della Juventus è altamente competitiva è in grado di vincere tutte le competizioni. Ma questa cosa può rivelarsi un'arma a doppio taglio del tecnico, chiamato a continuare un ciclo di vittorie che continua da 8 anni e incaricato a sostituire un allenatore molto apprezzato dal presidente. Il bel gioco e le vittorie scalderanno sicuramente il cuore della società e dei tifosi e Sarri è una persona capace di poter ottenere i risultati che tutti si aspettano. Il compito è arduo, ne è consapevole, perchè più degli scorsi anni le rivali si sono rafforzate e per la legge dei grandi numeri prima o poi spetterà a qualcun'altro vincere il tricolore, posto come obiettivo minimo dalla dirigenza. Per questo sarà una stagione lunga e difficile per il tecnico chiamato a vincere il 9° scudetto consecutivo e di farlo attraverso un gioco appassionante. Se non succederà le possibilità di una permanenza sulla panchina bianconera potrebbero essere messe in dubbio, anche se dopo una sola stagione. A meno che nel frattempo non  riesca a giocarsi il bonus che lo renderebbe intoccabile per la dirigenza e per qualsiasi juventino: un bonus chiamato Champions.