La Juventus perde e perde male, visto che il risultato di 1-0 non racchiude la nottataccia della squadra bianconera.
Sarri? Bersagliato dai suoi ex tifosi come Gonzalo Higuian alla fine non ha detto nulla di concreto a fine gara, se non le solite parole che si dicono quando si perde.

Ieri ho capito che in Sarri, oltre che a scorrere sangue napoletano, c'è rimasto troppo del Napoli squadra e in campo si è visto come arrancava quando doveva richiamare i suoi.
Che dire delle innumerevoli entrate di Diego Demme non richiamate dal tecnico? Alla fine quale tecnico non si scaglierebbe almeno con qualche urlaccio o gesto per richiamare l'attenzione dell'arbitro per chiedere un cartellino rosso, che ieri per i dieci falli di Demme alla fine c'erà tutto? No, Sarri è rimasto impassibile, forse le urla del San Paolo lo hanno ammaliato come i canti delle sirene di Circe, come a lasciarlo bloccato sul quel bordo campo che sembrava il mare di Itaca attratto da quella Penelope (Juventus) che lo attendeva nel suo ritorno, per la vittoria finale.
Ma Maurizio si è perso, la sua nave pian piano tornava verso Circe, il suo volto pian piano si stava per trasformare in un maialino, quando l'urlaccio di Cristiano Ronaldo lo ha riportato nel mondo reale, ma oramai era troppo tardi, la partita di Penelope contro Circe era al termine.
Il sommo poeta non può che aggiungere la parola 'disfatta' dei tifosi juventini che si lo avevano attaccato fin da subito per i suoi trascorsi napoletani con tanto di illazioni e parole fuori posto.
Napoli sembra lo abbia catturato ancora una volta e tenuto dentro quella rete per poi riabbondonarlo al triplice fischio finale, sotto una bordata di fischi.
 
Sarri è un professionista sì, ma Napoli non gli è indifferente, purtroppo per i tifosi bianconeri ieri non è stata una sconfitta in campo, ma anche in panchina, dove chi li doveva condurre ad una vittoria certa contro una squadra che prende schiaffi a destra e manca da tre giornate, alla fine doveva essere una passeggiata, che si è tramutata in una angosciante sconfitta.
Perdere a Napoli ci può stare, ma con questo Napoli dove passeggiano cani e porci mi sembra davvero una umiliazione bella e buona. La Juventus ha messo in mano a Sarri una rosa che già forte, aggiungendo il suo pupillo Gonzalo Higuian di ritorno e soprattutto spendendo 70 milioni di Euro per prendere Matthijs De Ligt dall'Ajax, oltre a due parametri zero come Adrien Rabiot e Aaron Ramsey che non saranno stati ad oggi due fenomeni ma fanno quel poco e bene.

Sarri ha una rosa che in Serie A dovrebbe tranquillamente vincere a mani basse, ma se per il gioco si deve attendere almeno un anno o addirittura due, per la qualità della rosa la società vuole almeno stravincere in Italia come ha fatto in questi ultimi otto anni, accontentandosi almeno in questa stagione di non vincere la tanto ambita Champions League, con il rinviare tutto nella prossima stagione, quando una nuova uscita dalla Champions porterebbe il tecnico napoletano ad essere esonerato.
Sarri sembra cadere dalle nuvole ogni qualvolta, quel mozzicone in bocca non piace a nessuno, anzi disgusta a vederlo girare in bocca e poi sfilarlo per dire due o tre parole per poi rimetterlo, fa davvero ribrezzo. Il suo share non c'è, colto si, scimmione troppo.
Ieri le parole da dire erano altre, Sarri doveva essere arrabbiato, deluso, ma in campo si vedeva tutto meno che una delusione, anzi ci mancava il sorriso di soddisfazione ai gol del Napoli, del 'suo' Napoli per il quale fa il tifo fin da bambino.

Allora mi domando: "Ma davvero un tifoso giocando contro la sua squadra spera di non vincere?". Ma poi - non avendolo visto in quel frangente - Sarri ha esultato al gol di Cristiano Ronaldo? Perché anche lì si dovrebbe vedere la foga agonistica di un tecnico, come fa Conte, come fanno quelli che si sentono parte di quel progetto.
Sarri è un bravissimo tecnico, forse tra i migliori 10 al mondo, anche non avendo vinto altro che una Supercoppa Italiana e una Europa League, il suo gioco è piaciuto a Napoli, meno al Chelsea, per non dire alla Juventus dove si vede a sprazzi e quasi sempre in modo confusionario, ma se il tifoso dice che ci vuole tempo, allora che tempo sia. Sarri a Napoli quanto ci mise? Mi sembra poco meno di una estate, se non erro. Qui a Torino è passata l'estate, l'autunno e sta per passare anche l'inverno, eppure le critiche sono sempre le stesse, non c'è gioco, troppo giro palla e poche conclusioni, oltre che, vittorie risicate e batticuore fino alla fine della gara.
Cosa ci porta giovamento? Nulla, davvero nulla.

Da tifoso, forse lo juventino medio direbbe: "Ma sì, siamo primi in Champions e agli ottavi di finale di Champions, cosa vuoi di più?", nulla visto che passando da Allegri a Sarri mi sembra di vedere le stesse problematiche, solo che uno riusciva a risanare l'insanabile, l'altro sembra adagiarsi sugli allori e si risveglia a partita finita.
La Juventus è passata dal non-gioco di Allegri, vincendo ogni domenica o quasi, al prendere un gol a partita e tirare poco con Sarri. Quindi possiamo pensare che della Juventus di Allegri sia rimasta solo la rosa, mentre si è perso il tirare il porta e ad avere la difesa meno battuta del campionato.

Sarri tecnico della Juventus o del Napoli? Per il cuore sembra che quei colori di dosso non se li sia mai tolti...