Habemus Papam! 

Da lungo tempo attesa, una fumata bianca annuncia oggi l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus. Prima scelta? Seconda scelta? Non che mi importi così tanto, in fondo in fondo. Il nuovo coach ha i titoli per ricoprire il ruolo; ha indubbiamente fatto bene, sino ad ora; ha dimostrato di accettare il nuovo incarico con soddisfazione. Il suo passato è intriso di napoletanità e, talora di antijuventinismo. Starà a lui dimostrare quanto ci fosse di comodo (o di obbligato) allora, e quanto ci possa essere di professionalità, oggi. (Conte, docet ...) 

I suoi comportamenti, la sua stessa figura sono costellati da atteggiamenti molto difformi dalle figure asettiche e di circostanza, di cui il Conte Max fu espressione fulgida. La Juventus è certamente un ambiente che non manca di snobismo, ma è così da sempre... e Sarri sembra un po' un ragazzino della via Paal. La tuta sempre presente, la rasatura imperfetta, la sigaretta sempre in bocca, alcune gestualità deteriori ed i piagnistei costanti lo hanno spesso bollato pesantemente, agli occhi di noi Juventini.

Starà a lui dimostrare di essersi liberato da atteggiamenti e da stereotipi che mal si attaglierebbero alla sua posizione odierna. Alla prima della Scala o al Ricevimento a Buckingam Palace, non ci si può presentare indossando i jeans, ma questo spero sia in grado di capirlo da solo. Temo, infatti (per lui) che, se non soddisferà certe condizioni, su quella panca, non ci potrà rimanere a lungo.

La squadra (che alla fin fine è la cosa più importante) è un completo mistero, anche in proiezione futura. Quanto di veramente antiallegriano ci fosse nello spogliatoio non è dato a noi comuni supporters di conoscere. Così come non sappiamo quanto bene sarà accolto il gioco tipico del nuovo coach, indubbiamente più brillante e fisicamente più dispendioso rispetto alla "halma" del livornese. Avranno i Ragazzi voglia di "sacrificarsi" un po' di più fisicamente? (Quest'anno, salvo rarissime eccezioni, abbiamo SEMPRE giocato un tempo su due... tanto, bastava, almeno per il campionato).

Nemmeno possiamo conoscere quale potrà essere il suo peso nelle scelte di rinnovo di varie pedine, forse migliorabili, forse solo utili per ricuperare credito e plusvalenze. Sarà peraltro per lo meno interessante vedere se il drappello degli allegro-dipendenti assoluti (Mandzukic, De Sciglio, Khedira in primis) manterrà intatte le sue fila.

Di non minor interesse sarà l'eventuale possibile "rinascita" di tutti quel soggetti (Dybala, Douglas Costa in primis) che molti (me compreso) accusano Allegri di non aver valorizzato a sufficienza negli ultimi tempi. Personalmente, non so valutare quale merito possa essere attruibuito, in percentuale, ad un allenatore nei successi di una squadra. Ritengo peraltro, che per modesto possa essere, NON sia pari allo zero. Staremo quindi a vedere se una Juventus non così dissimile nella struttura, ma diversamente guidata, potrà fare ancora meglio di quel bene che ha meritato sino ad ora.

Ecco, quindi, perchè paragono l'alternanza Allegri/Sarri alla Juventus a quello che sarebbe un Campionato del mondo di F1 in cui Hamilton e Vettel si scambiassero i sedili, a bordo di Ferrari e di Mercedes. Non so cosa, oggi, stia pensando Sarri, nè tantomeno cosa stia pensando Allegri (anche lui, infatti, è ancora nel giro, se pure indirettamente e penso non sia meno curioso - ed un po' timoroso- di vedere i nuovi risultati della sua ex corazzata). Io credo però che siano due persone raziocinanti ed intelligenti. Ritengo, quindi, che possano / debbano essere non poco preoccupati, per il loro futuro, pur nella consapevolezza che, vada come vada, con i contratti che hanno o che hanno avuto, cadranno certamente "in piedi", economicamente parlando.

So, comunque, benissimo cosa penso da Juventino. Penso che gli uomini (giocatori, allenatori, dirigenti, presidenti), passano, ma la squadra resta. E questa, prima ancora che vincere, è veramente l'unica cosa che conta!

In nome di questo scorrere perenne, che porta all'eternità del Nostro Mito non posso che dare il più cordiale benvenuto a Maurizio Sarri.

Per il resto, suae quisque fortunae faber est.