Sarri deve essere confermato e supportato dalla società. Inutile girarci intorno, se si vogliono dei risultati che siano diversi dalle vittorie pratiche, ciniche e senza fronzoli, Sarri va confermato, va supportato e difeso in primis dalla società, e poi messo in condizione di svolgere al meglio il suo lavoro secondo il suo credo. Solo allora si potranno tirare le somme.
Ad oggi Sarri non si può giudicare più di tanto, perché sappiamo bene tutti, o quasi, che quest'anno non ha avuto a disposizione praticamente nulla, o poco, di quanto avrebbe avuto se avesse potuto scegliere lui.
La squadra è la stessa di Allegri, con un aggravante in più, è un anno più vecchia, logora e molti giocatori sanno di essere al capolinea della loro avventura juventina, se aggiungiamo, comunque i tentativi di cambiamento e di mentalità, ecco le montagne russe.
Dalla Juventus, che credo di conoscere, mi aspetto continuità su questo progetto, almeno per un'altra stagione, poi si vedrà. Cambiare alle prime difficoltà è, a mio avviso, sinonimo di poca lungimiranza e poca chiarezza interna. Mi auguro non sia così.
Solitamente le società, prima illudono i tifosi, per strappare una bella campagna abbonamenti, poi davanti alle difficoltà, si sottraggono dalla responsabilità e per far qualcosa, cambiano allenatore, illudendo così per la seconda volta i tifosi, almeno quelli che ancora credono negli allenatori miracolosi che moltiplicano pani e pesci. La Juve, onestamente, non ha mai illuso nessuno, ha sempre parlato di un nuovo corso, un nuovo progetto che come tale ha bisogno di tempo e lavoro. Certamente contano anche i risultati, ma credo che alla fine, lo scudetto arriverà lo stesso, vista la pochezza delle rivali, e già così proprio un fallimento non è. Se il primo anno di cambiamento, con mille difficoltà, comunque ti porta a casa uno scudetto, sei pazzo a tornare sui tuoi passi. I tifosi che prima con Allegri si annoiavano per le partite prive di patos, per le vittorie risicate, ora di cosa si lamentano? Credevano davvero di passare da quella Juventus ad una Juve spettacolo e vittorie roboanti in pochi mesi? Bhe se qualcuno pensava realmente a questo, gli consiglio vivamente di tornare alla play station, perché il calcio reale è un'altro sport. La Juve è in difficoltà? Sì, la Juve ha problemi strutturali? Sì, La Juve deve essere migliorata? Si Di tutto ciò è responsabile Sarri? No Sarri è bello? No Sarri è simpatico? No Sarri è diplomatico? No Sarri è senza difetti? No Sarri sa di calcio? Sì, quindi quando vedrò Sarri allenare una Juventus che assomigli un po' a lui, allora dirò se avrà fatto o no un buon lavoro, attualmente sotto giudizio di sotto esame metto Paratici e Nedved. Ad oggi, i soli responsabili dell'esonero di Allegri, la scelta di Sarri e la squadra messa a disposizione per questa stagione sono loro due, solo loro due. Alla fine hanno preso Angus Joung e lo stanno facendo suonare nella banda paesana degli alpini. È colpa del chitarrista? o della banda? No è solamente colpa di chi ha creato questo, e mandare via il maestro d'orchestra non risolve niente. A meno che non ci sia un mea culpa societario, una dichiarazione di responsabilità che ammetta che la Juve storicamente è una squadra pratica, cinica quadrata e forte fisicamente, e che quindi questo nuovo processo di innovazione sia inadatto al DNA bianconero, allora dopo le giuste scuse a Sarri e ad Allegri, si torni a creare una Juventus vecchio stile, che possa vincere altre quattordici scudetti. Perché ad oggi, sentendo il polso della situazione è ciò che capisco che molti vorrebbero. Rinnegare ciò che si era chiesto a gran voce alla società, alla prima difficoltà. Oggettivamente questo atteggiamento, in questi anni, lo vediamo al Milan, alla Roma, all'Inter fino a tempo fa, cioè società in piena crisi e confusione tecnica, vanno cambiando progetto ogni sei mesi. Non mi sembra sia questo un modus operandi che si addice alla Juventus e soprattutto che abbia portato qualcosa di buono in altre realtà. Questa Juve giocherebbe più o meno così con qualsiasi allenatore, pure con Guardiola o Klopp. Certo ci sarebbero delle differenze, come tra Allegri e Sarri, ma nulla di eccezionale. O siamo d'accordo sui problemi strutturali e tecnici della Juventus oppure continuiamo ad illuderci che un'altro allenatore farebbe meglio. Non possiamo passare da un ipotesi all'altra senza ragion veduta. O vogliamo vincere a tutti i costi, o cerchiamo di costruire qualcosa di diverso, passando anche per un periodo difficile. È ovvio che non c'è una risposta per tutti, è ovvio che ci sarà la parte di tifosi che vorrebbero la prima ipotesi e gli altri la seconda, ed è altrettanto ovvio che il sottoscritto oggi non riuscirà ad unire tutti sotto lo stesso cielo, però amici bianconeri, la realtà è semplice ed è questa.

Che vi piaccia o no Sarri è il meno responsabile della situazione attuale della nostra Juve, sicuramente fa degli errori, come tutti del resto, ma la sostanza non cambia. Vincerà, probabilmente il campionato, il suo primo, all'esordio sulla panchina della Juventus, una panchina che pesa come un macigno, avventura iniziata con una polmonite, senza il leader di difesa, con un ragazzone di diciotto anni olandese e un vecchio Bonucci inaffidabile. Un centrocampo da ricovero geriatrico, un terzino adattato, e senza un vero attaccante di ruolo affidabile. Altri alla prima occasione pur con mercato sontuoso sono molto distanti. Altri al posto nostro sarebbero pronti a festeggiare per tutta l'estate. Non tirate fuori la cosa della superiorità della Juventus. La superiorità è un'etichetta messa a proposito dagli altri come alibi. Ogni stagione è una storia a sé, soprattutto quando si parte con una nuova guida tecnica. E sopratutto perché ogni volta che la Juve sembra ad un passo dal tracollo, tutti dicono che il ciclo è finito, che la Juve in realtà non è così superiore e che nessuno cambierebbe i propri giocatori con i nostri, salvo poi aggrapparsi alla superiorità quando serve come zattera di salvezza.
La Juve è una squadra mediocre dal punto di vista della struttura tecnica, ha delle ottime individualità e una rosa abbastanza ampia, ma non così ampia come si vuole fare credere, che ha intrapreso quest'anno una nuova strada che porterà a qualcosa di buono solamente se si avrà la costanza e pazienza di percorrerla con le idee ben chiare in testa. Allegri è stato cacciato non perché noi tifosi lo critichevamo, ma perché acciughina si è presentato in ufficio da Paratici e Nedved e gli ha detto: "maremma maiala e che squadra è questa? Se volete migliorare c'è mezza squadra da cambiare, maremma impestata". Invece, Cip e Ciop hanno ben pensato: "Sai che c'è? Questa rosa è impossibile da migliorare quindi cambiamo te e mettiamo uno che saprà fare meglio di te". Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Per un certo calcio servono certi giocatori, e la Juve non li ha. Serve tempo e la Juve non lo ha, quindi mi chiedo, anzi chiedo a Cip e Ciop, ma se avete preso un allenatore come Sarri e gli avete presentato una squadra così, alla fine di calcio qualcosina lo capite? Io ho il pieno rispetto del lavoro altrui e mai mi sognerei di insegnare qualcosa a qualcuno a questi livelli, e siccome sono sicuro che la società non abbia scelto a caso, mi aspetto, dopo un anno di inserimento per mettere le basi, un mercato totalmente funzionale al progetto Sarri, di conseguenza la sua riconferma decisa, e un cambio di rotta nella struttura della squadra importante. Allora è solo allora avrò la conferma che abbiamo ancora una società presente e capace, altrimenti saremo davvero allo sbando. Questa esperienza di quest'anno sarà servita molto anche Maurizio Sarri, a capire certe dinamiche e a mettere in ordine le idee in vista della prossima stagione che sarà sicuramente più giudicabile. Ma ora Sarri va confermato senza se e senza ma. Cip e Ciop mi aspetto molto da voi.
Oggi tutti esaltano, giustamente, Atalanta e Sassuolo, io vi chiedo: sono alla loro prima esperienza con l'attuale progetto?? 
E soprattutto, per concludere, le TV, i giornali, il palazzo, insomma TUTTI vogliono una Juventus perdente e a fine ciclo, non diamogli modo di avere ragione, dimostriamo di essere, invece, all'inizio di un nuovo ciclo, come è successo quando arrivò Allegri.
Ogni tanto qualcuno inizia a suonare campane da morto un po' troppo presto.