Ci siamo, questa volta è ufficiale. E spiegateci, geni del Chelsea, come farà il mister a preparare in 25 giorni una squadra per l'inizio della stagione ufficiale!
Uno che non è contento del livello di gioco raggiunto dai suoi dopo tre anni di allenamenti... immaginatevi come lo sarà dopo soltanto un mese... vabbè, contenti voi!

La scelta del Chelsea di ingaggiare Maurizio Sarri porta con sé forti rischi e mette il tecnico italiano alla mercé di un'opinione pubblica, quella inglese, pronta a divorare velocemente coloro che non si immedesimano nella realtà sociale britannica velocemente.
Partendo dall'aspetto caratteriale del tecnico toscano, tutto si può dire tranne che sia un abile comunicatore mediatico: sovente Sarri ci ha lasciato basiti per la sua poca sensibilità, i suoi toni volgari e la sua mancanza di contatto social mancando spesso ad interviste pre e post partita. Nella patria dello sport dedicato tutto interamente al divertimento e soprattutto al rispetto dei diritti e delle esigenze dei tifosi, non un bel biglietto da visita.

Si ricordi che Sarri poi, ha sempre rivolto critiche per le "scandalose" (cit.) partite giocate durante le festività: bene andrà nel campionato famoso per avere il maggior successo di pubblico ai botteghini proprio nei cosidetti "boxing day". Quest'anno d'altro canto, per la prima volta la Premier Leaugue sarà ferma per 15 giorni nel periodo invernale, un contentino per mister Sarri insomma...

Il mister dovrà moderare spesso i toni con la stampa, e si ricordi inoltre che in Inghilterra anche ai mostri sacri non si risparmiano mai giochi di parole a mo di scherno e prime pagine a tutto tondo evidenzianti le minime debolezze mostrate in pubblico.

L'aspetto tattico preoccupa ancor di più: in Inghilterra per via di un ambiente calcistico particolare, c'è poca voglia di maniaci del  tatticismo e rigorosi allenatori/guru a 360°, gente che decide su diete vestiti ed orari ferrei ha vita breve. Il Leicester ed il Chelsea ne sono la prova. Metodi italici sono sopportati quasi a tempo, sfruttando l'effetto novità ma poi..niente serietà siamo inglesi. Vedere i casi Conte, Ranieri, Mazzarri e Guidolin per non dire di Capello sempre sbeffeggiato per il suo inglese scolastico.

Sarri è un perfezionista, uno che per entrarti in testa e comunicare il suo credo calcistico spesso si appropria dei tuoi neuroni che trasmettono calcio anche quando sei dal barbiere e cerchi di spiegare il taglio desiderato. Un conto è se ti presenti ai tuoi e ti chiami Guardiola, portandoti dietro successi ed un modello calcistico che sarà negli almanacchi sportivi, un conto se ti chiami Sarri sei un ex banchiere e di titoli ne hai zero.

In Inghilterra hanno fatto la fine di nonni da pensionamento calibri di coach come Wenger Allardyce e Tony Pulis...tanto per far capire che a credito non si campa nemmeno se veri vincenti, un tempo.

Mister Sarri, la convinzione è che  ci rivedremo presto a commentare sugli schermi una partita appena terminata.
Sì, ma non una del Chelsea e non su Sky Sport Uk.

Good luck!