Da idolo, guru del calcio a esonerato il passo è stato breve, brevissimo e così Maurizio Sarri se ne va da Napoli che nemmeno un'ora dopo già acclama un'altro idolo. 

La memoria e la gratitudine non fanno parte di questo mondo ma diciamoci la verità Sarri è stato più creato mediaticamente che altro, anche il termine Sarrismo è stato figlio di un trand mediatico creato ad hoc perché convinti potesse davvero far finire il dominio Juve in Italia. E ci è andato vicino.

Però alla fine la mancanza di risultati ha avuto la meglio sul bel calcio. Il bel calcio che ha fatto vedere non solo in Italia è stato fine a se stesso perché in tre anni almeno una coppetta Italia o un piazzamento migliore in Europa poteva tranquillamente portarlo a casa e invece? Sacchi e Guardiola hanno creato e fatto del bel gioco ma hanno anche vinto tanto, per fare bel gioco e non vincere niente non serve andare lontano. Ci sono realtà come l'Atalanta lo è stato il Sassuolo ma anche in serie minori si può assistere a del bel calcio, ma poi la differenza la fanno come sempre le vittorie e ci si ricorderà degli allenatori vincenti. 

Senza poi parlare del Sarri uomo che per carità stendiamo un velo pietoso. I suoi deliri su orari di partita ore di recupero giocare prima o dopo la rivale, la penombra l'ora di pranzo credo che abbia esasperato anche i suoi tifosi. 

Così alla fine il fumantino Aurelio ha dato il ben servito a Sarri e ha preso uno che di trofei e vittorie ha pochi rivali. Si bada al sodo.