Da sempre i tifosi di ogni squadra si lasciano trasportare dalle emozioni del momento e spesso sono troppo frettolosi sull'esprimere giudizi in merito ad un determinato club o ad un calciatore... Questo comportamento è accentuato soprattutto nei confronti degli allenatori, molto spesso soggetti a critiche eccessive: un weekend, dopo una partita vinta, lo si esalta come miglior allenatore e la settimana dopo, magari a seguito di una sconfitta, viene massacrato e si parla subito di esonero. E' stato il caso, per esempio, di Max Allegri alla Juventus, che da sempre ha avuto un rapporto di "odi et amo" - potremmo definirlo così - con i tifosi bianconeri: tanto celebrato quando portava dei trofei a casa, ma altrettanto criticato per le finali perse, per il gioco non esteticamente bello...
Il presidente Andrea Agnelli, in accordo con i dirigenti del club, all'inizio della stagione 2019/2020 ha deciso di uscire dalla cosiddetta "comfort zone" assumendo come nuovo allenatore, dopo Allegri, Maurizio Sarri. Alla base di questa decisione c'è stata la volontà da parte del club di cambiare totalmente l'idea di gioco della squadra. Non bastava più il credo di Allegri "l'importante è portare a casa il risultato", ma la società voleva provare a conquistare la vittoria - che certamente è sempre l'obiettivo numero uno - con il cosiddetto "bel gioco", di cui ne è un esempio il Sarrismo del Napoli e del Chelsea. 
Subito c'è stato molto entusiasmo per questo cambio radicale di allenatore soprattutto da parte di quei tifosi che da sempre avevano criticato il modo di giocare della Juventus di Max. Tuttavia sin dalle prime partite ci fu molta delusione e così gli hashtag sui social passarono da #SARRIIN a #SARRIOUT in un attimo.
Sicuramente il giudizio di molti tifosi che già agli inizi di ottobre lo criticavano è stato affrettato. Ora però siamo a giugno e, nonostante la lunga sosta causa Coronavirus e nonostante non siano ancora terminate tutte le competizioni, si può iniziare a fare un bilancio dell'operato di Sarri fino a questo punto della stagione.

Da semplice tifoso mi permetto di dire che il Mister ha deluso le aspettative. E' vero che siamo ancora in corsa per la Champions League e siamo primi in classifica a +4 attualmente sulla seconda, però non siamo riusciti a portare a casa nemmeno un trofeo avendo perso le due finali di Coppa Italia e di Super Coppa. Come ci ha insegnato il buon Allegri, il calcio non è fatto solo di numeri e statistiche, però alcuni dati sono fondamentali per analizzare alcuni meccanismi del gioco: la Juve ha subito fino ad ora 24 gol in campionato, davvero troppi considerando che può godere di giocatori in difesa tra i migliori in Europa. Sarri non è riuscito a trasmettere ai giocatori bianconeri il suo gioco, il sarrismo, e probabilmente, come ha affermato lui stesso in alcune interviste, non è possibile con la rosa della Juve. Il tecnico ha fatto un passo indietro rispetto alla sua utopia di gioco perchè si è accorto dell'impossibilità di adattare la squadra ai suoi schemi. 

In conclusione, senza voler addossare tutta la colpa a Sarri per la poca brillantezza della squadra perchè non dipende solo da lui, mi domando se la scelta di Agnelli di voler cambiare l'idea di gioco non sia risultata fallimentare e se per la prossima stagione non sarebbe meglio adottare misure diverse...