Immaginiamoci una normalissima giornata in Serie C1, una squadra appena risorta con il nome della città, Napoli, si appresta a fare il suo esordio stagionale dopo una crisi che aveva portato al tracollo. La sua avversaria era il Cittadella di Maran, colui che in futuro con il Chievo diventerà la bestia nera del Napoli.

Iniziò così l'avventura di De Laurentiis, ma non fu questo a colpire tutti, piuttosto furono i 60 mila tifosi accorsi allo stadio per dare il benvenuto, o meglio, il bentornato alla propria squadra.

60 mila, che numeri.. e il Napoli giocava solo in serie C.

Ora il Napoli ha obiettivi ben diversi, agguantare lo scudetto in primis, o un posto in champions, eppure allo stadio a malapena se ne contano 20 mila, nemmeno la metà.

Il problema? Nessuno ne è certo, chi dice i costi troppo alti, chi lo scarso impegno dei giocatori.

Ma vestiamo i panni di un tifoso della curva che non salta nemmeno una partita del suo Napoli, e chiediamoci, perché non andiamo allo stadio?

Ci passano tanti motivi per la testa:

-il presidente fa tanti acquisti per il futuro ma nessuno per il presente

-Il campionato a -13 diventa noioso

-la squadra non si impegna abbastanza

-i costi del biglietto sono molto elevati

-È molto più comodo guardare la partita da casa sul divano.

Ma diciamoci la verità, vedere uno stadio con una storia così grande vuoto, un po' ci fa male. Non sappiamo a chi dare veramente ragione, ma una cosa è certa, chi tifa una squadra, chi la ama, non la abbandona mai. Gli azzurri hanno bisogno del sostegno dei tifosi, soprattutto quando le cose si fanno più difficili.