Il 1991 è un anno che i genovesi, tifosi della Sampdoria, non dimenticheranno mai. Infatti è l’anno in cui grazie alla coppia del goal Vialli-Mancini arriverà il primo e unico scudetto della storia del club blucerchiato. In panchina sedeva un mito del calcio nostrano, ovvero Vujadin Boskov. Diventato celebre, oltre che per i suoi successi sul prato verde, anche per le famosissime frasi che sono entrate di diritto nell’immaginario calcistico collettivo.
La Sampdoria di quegli anni non è definibile come una Cenerentola. Anzi, negli anni aveva costruito una squadra ben amalgamata e ricca di talento in grado di competere nelle coppe nazionali ed internazionali. Non a caso, nel 1990, è arrivata la vittoria nella Coppa delle Coppe.
La Serie A dell’epoca, però, presentava numerose formazioni che presentavano alte aspettative ai blocchi di partenza del campionato. Su tutte vi era il Napoli di Maradona, che aveva tutte le intenzioni di riscattare la delusione del Mondiale di Italia ’90. Poi c’era grande attesa per le milanesi: il Milan fresco Campione d’Europa e l’Inter di Matthaus, Kilnsmann e Brehme. La Juventus, invece, guidata da Maifredi, era in fase di transizione ma poteva contare sulla temibile coppia d’attacco Baggio-Schillaci.
Boskov quell’anno opta per un 4-4-2. In porta il rampante Gianluca Pagliuca. A comporre i 4 della difesa sono: Mannini, Lanna, Katanec e Vierchwood. A centrocampo Pari e Mychalycenko e sulle fasce Lombardo e Dossena. In attacco, ovviamente, i fratelli del goal Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Tra i protagonisti di quella cavalcata indimenticabile vanno inseriti anche Invernizzi, Pellegrini, Cerezo e Branca. Samp, trova immediatamente il suo equilibrio e sin dalle prime giornate si inserisce tra le migliori della classe. Saranno Inter e Milan che proveranno fino alla penultima giornata a contrastare la formazione doriana per la conquista dello scudetto, ma la vittoria in casa contro il Lecce il 19 maggio 1991 consegnerà il tricolore ai blucerchiati. Leader indiscussi dell’impresa sono Vialli e Mancini, che combinano per 31 goal in campionato, e il trascinatore Vujadin Boskov.
Infine, grandi meriti vanno resi a colui che ha reso tutto questo possibile, il regista del miracolo della Sampdoria: il Presidente Mantovani.