Considerato uno dei migliori portieri del mondo grazie alla sua agilità e ai suoi riflessi prontissimi, è un ottimo portiere para-rigori.[2] Handanovič in Italia ha parato 14 rigori su 37, nel 2011-2012 ha mantenuto la porta inviolata in occasione di 5 rigori su 7, tre di questi furono però sbagliati da Mutu (traversa), Pazzini e Gómez (entrambi fuori).[3] Carriera Club Domžale e Udinese Inizia la carriera calcistica entrando nelle giovanili del Domžale squadra in cui esordirà in campionato nella stagione 2003-2004, giocando 7 incontri e subendo 4 reti. Nel 2004, a 20 anni, viene acquistato dall'Udinese.[4] Esordisce con l'Udinese in Coppa Italia nella partita Lecce-Udinese (4-5). Fa il suo esordio in Serie A con la maglia bianconera il 15 maggio 2005 in Udinese-Sampdoria (1-1): entrando sullo 0-1 al 28' per l'infortunio del portiere titolare Morgan De Sanctis, mantiene la propria porta inviolata sia in questa partita sia nelle ultime due giornate di campionato che separano la società bianconera dal termine della stagione 2004-2005. In prestito al Treviso e alla Lazio La stagione successiva si presenta come titolare fisso nel neopromosso Treviso[5][6][7] ma un negativo inizio di campionato gli costa il posto dopo tre giornate a favore di Adriano Zancopè.[8] A gennaio, il Treviso riesce ad ottenere uno scambio tra Handanovič e il portiere Matteo Sereni e finisce alla Lazio, dove giocherà una sola gara contro il Parma, peraltro senza subire reti e con un voto Gazzetta 6.[9] Rimini Nella stagione 2006-2007 viene ceduto in prestito dall'Udinese al Rimini, in Serie B: dopo un inizio stagionale non esaltante[10] si riscatta dimostrandosi un eccellente portiere[11] e contribuendo a mantenere i romagnoli a lungo candidati per la promozione; nei confronti diretti con la Juventus il portiere permetterà ai suoi di pareggiare con numerosi interventi decisivi, 1-1 all'andata a Rimini e 0-0 nel ritorno a Torino, gara quest'ultima in cui i quotidiani nazionali gli attribuiranno voti in pagella dal 7 all'8.[12] Le prestazioni di Handanovič sono tali da fargli ottenere il riconoscimento di secondo miglior portiere della Serie B, dopo Gianluigi Buffon.[13] È questa una stagione cruciale per il portiere, che dall'anno successivo giocherà in Serie A. Ritorno all'Udinese A luglio 2007 rientra all'Udinese e il 10 agosto 2007 rinnova il contratto con la società friulana fino al 2012.[14] Dopo la cessione di Morgan De Sanctis al Siviglia, inizia il campionato come riserva di Antonio Chimenti, e alla terza giornata, in Juventus-Udinese (0-1), viene promosso nel ruolo di portiere titolare. Il 4 maggio in Empoli-Udinese (0-1) para il rigore di Sebastian Giovinco[15] e due settimane più tardi si ripete, questa volta a San Siro contro il Milan, partita terminata 4-1 per i rossoneri dove Handanovič para il rigore di Kaká che avrebbe potuto segnare la rete del momentaneo 3-1. Nella nuova stagione si rende subito protagonista in partite importanti in campionato, come Juventus-Udinese (1-0)[16] Il 2 ottobre 2008, nella gara di ritorno per l'ingresso ai gironi della Coppa UEFA Udinese-Borussia Dortmund, para il primo e il quarto rigore dopo che la partita si è protratta ai supplementari.[17] Il 21 novembre 2008 l'Udinese esce dalla Coppa Italia sconfitta ai rigori dalla Sampdoria.[18] In Coppa UEFA l'Udinese arriva ai quarti di finale venendo eliminata dal Werder Brema che vincerà l'incontro d'andata per 3-1 anche grazie al fatto che l'Udinese non disponeva dell'infortunato Handanovič[19] e pareggiano 3-3 a Udine concludendo l'avventura in Europa. Rimarrà nella società friulana anche nella stagione 2009-2010[20] sempre considerato come uno dei migliori portieri delle Zebrette negli ultimi anni.[21] Nel 2009 è stato premiato come tredicesimo portiere al mondo dall'IFFHS.[22][23] Nel campionato 2010-2011 ha mostrato un'ottima capacità nel parare i calci di rigore nella prima parte della stagione parandone 4 su 4: ha respinto i tiri dal dischetto di Samuel Eto'o[24], Paulo Vitor Barreto[25], David Di Michele[26] e Marek Hamšík.[27] La sua striscia positiva finisce il 5 dicembre, quando non riesce a parare il rigore di Hernán Crespo[28] e successivamente anche Francesco Totti, il 9 aprile, batterà lo sloveno dagli undici metri in Udinese-Roma (1-2);[29] si ripeterà nelle successive giornate parando un rigore a Edinson Cavani nei minuti finali di Napoli-Udinese (1-2)[30] e a Mauro Zárate in Udinese-Lazio (2-1) stabilendo il nuovo record di 6 rigori parati in una sola stagione in Serie A. Dal 5 febbraio 2011 al 20 marzo mantiene la rete inviolata per 7 sfide consecutive stabilendo il record della Serie A 2010-2011 di 704 minuti. Il 2 agosto 2011 prolunga il contratto che lo lega con la società friulana rinnovandolo fino al 30 giugno 2016.[31] Inter Samir Handanovič con il preparatore dei portieri Alessandro Nista Il 9 luglio 2012 passa all'Inter[32] firmando un contratto quadriennale con un ingaggio da 1,75 milioni di euro.[33] Lo sloveno viene acquistato in compartecipazione per 11 milioni di euro più la metà del cartellino di Marco Faraoni[34]. Debutta con i nuovi compagni il 2 agosto seguente nella partita di Europa League vinta fuori casa contro l'Hajduk Spalato per 0-3.[35] Pochi giorni dopo si è infortunato al ginocchio, restando fuori venti giorni.[36] Tornato in campo, debutta in campionato con l'Inter nella vittoria in trasferta per 0-2 contro il Torino.[37] Il 20 settembre, nella sfida di Europa League contro il Rubin Kazan, para il suo primo rigore in maglia neroazzurra all'israeliano Natcho. Il 9 dicembre in occasione di Inter-Napoli 2-1 tocca quota 200 presenze in Serie A tra Udinese, Treviso, Lazio e Inter.[38]. Conclude la stagione con 48 presenze e 70 gol subiti. Il 19 giugno 2013 viene riscattato interamente dall'Inter.[39] Nazionale Fa parte della Nazionale slovena dal 2004 quando esordì il 17 novembre in Slovacchia-Slovenia.[40] Ha partecipato ai Mondiali 2010,[41] competizione in cui ha giocato tutte e tre le partite della sua Nazionale.