San Siro non è uno stadio. Almeno non è solo questo. 
San Siro è un monumento che dovrebbe essere protetto come Patrimonio dell'umanità; è uno stile architettonico che coniuga alla perfezione classe ed efficienza, comodità e maestosità, capienza e funzionalità.

San Siro non è Milan, non è Inter, ma è Milano la città più europea d'Italia; San Siro è il genio progettistico e costruttivo dei maestri italiani; pensate a quante modifiche ha subito nel corso di quasi un secolo, eppure sembra nato cosi: con le sue torri uniche al mondo, con la sua maestosità eppure in grado di fornire ottima visuale da qualunque posto si occupi.

San Siro non è di nessuno, ma è nostro; dei tifosi rossonerazzurri che in questo scrigno custodiscono le più Grandi Imprese calcistiche mai avvenute in Italia. Indimenticabili imprese di fuoriclasse del pallone, che vengono sempre a moltiplicarsi per due, come i club che li hanno vestiti.

Non esiste niente di simile in tutto il mondo; una caratterizzazione che unifica città, club, tifosi e arte: nessuno può vantare una simile osmosi; proviamo a inviare una cartolina di San Siro: serve indicare dove ci troviamo? Come può il pensiero non colorarsi di rossoneroazzurro? E il derby, forse la prima parola straniera di cui si è immediatamente capito il significato; e le incredibili scenografie delle due curve, la musicalità dei cori pari a quella di un teatro; già un grande stupendo palcoscenico per un calcio capace di essere sport ma anche arte, come il Milan di Rivera, di Sacchi di Ancelotti e l'Inter di Meazza, di Mazzola, di Mourinho.

Perchè volete distruggere tutto questo? Perchè ridurre un capolavoro ad ammasso di macerie? Voi proprietari americani e cinesi che ne potete capire? 

Siamo ancora in tempo a salvare San Siro: un tempio, il Tempio! E i templi non si distruggono!