Il Milan vince anche a Bologna, campo tradizionalmente favorevole ai rossoneri, dove qualche anno fa riuscì a vincere anche giocando in nove contro undici, confermandosi in testa alla classifica, anche se le più dirette rivali per la vittoria finale, Inter e Juventus, hanno risposto da par loro con due vittorie nette.
Messo alle spalle questo primo mese dell'anno, certamente il più difficile e il meno ricco di soddisfazioni, fra quelli finora affrontati, si può guardare al futuro con moderato ottimismo e, approfittando di questo breve e utilissimo tempo a disposizione, ricordo che il Milan tornerà a giocare sabato prossimo, contro il Crotone, dovrà ritrovare la forma fisica migliore e recuperare praticamente tutti i giocatori infortunati e non ancora disponibili.
Partirei analizzando le parole pronunciate da Maldini prima della partita contro il Bologna. In sintesi ha affermato che l'obbiettivo è arrivare fra le prime quattro, ma ciò non vieta di tentare di vincere lo scudetto, anche se sono altre le squadre attrezzate per la vittoria finale. Parole migliori non potevamo sentire. La splendida campagna acquisti, sia in entrata che in uscita, ha consegnato a Mister Pioli una rosa più completa e, speriamo, non più in balia di tutti gli infortuni e inconvenienti che ci hanno perseguitato per tutto il girone di andata. Ricordo ai "meno attenti", a quelli che affermano che il "Milan è fortunato", che il nostro allenatore ha potuto schierare la formazione titolare solo in tre incontri degli attuali venti disputati. Quelli poi che affermavano che: "siamo Ibra dipendenti", cosa bisognerebbe rispondere, visto che lo svedese solo in campionato ha saltato metà partite? Solo la Lazio, fra le candidate alle posizione di vertice, ha avuto difficoltà similari a quelle dei rossoneri e quanti punti abbia perso è facile constatarlo dalla classifica. 

Chi vincerà lo scudetto? E' la più classica delle domande a cui tutti i tifosi vorrebbero avere la capacità di rispondere. IMPOSSIBILE SAPERLO, non certo per scaramanzia, alla quale qualsiasi persona (con un minimo di esperienza sportiva) si aggrapperebbe, ma proprio per le troppe variabili che ancora condizionano questa stagione, covid compreso. L'Inter sembrerebbe la favorita, non ha impegni di coppe, ha una rosa esperta e completa, ma specialmente trova con facilità la via del gol. Così come siamo tutti consapevoli che la Juventus è si attardata in classifica di sette punti, con una partita da recuperare contro il Napoli, ma Dybala ha giocato praticamente solo una partita, proprio contro il Milan, mostrando tutte le sue qualità e CR7 non si sta esprimendo al meglio, ma potrebbe inanellare una serie di vittorie e conquistare anche il decimo scudetto. Arrivare agganciata alla vetta con le ultime partite casalinghe contro Milan e Inter penso sia l'obiettivo, minimo, di Mister Pirlo. Il Milan è la grande sorpresa, a differenza di anni precedenti non ha perso punti contro le formazioni considerate più deboli, ha vinto molti scontri diretti, così anche perdendo due partite ha sempre mantenuto il primato in classifica. La squadra, ottimamente allenata da Mister Pioli, segna con continuità, portando molti giocatori al gol. Penso che un punto di riferimento, per quanto parziale, potrà essere la quarta giornata, quando giocato il derby cittadino, si potrà guardare la classifica e comprendere le reali potenzialità.

Una cosa è certa, rispetto all'inizio del campionato, oggi il Milan è più forte e consapevole dei propri mezzi. Non è una cosa da sottovalutare. Molti giocatori sono cresciuti notevolmente e mi riferisco allo sconosciuto Kalulu, a un Leao finalmente incisivo, a un Calabria attento e propositivo, ad un "Salamandra" utilissimo, ad un Diaz "multiuso" ed a un Capitano Romagnoli finalmente tornato ai suoi livelli. Mentre quelli non citati si sono confermati ad ottimi livelli. La vittoria di ieri a Bologna, nonostante un evidente calo fisico, l'assenza di Calhanoglu, tanto criticato quanto utile e un Ibra lontano da quello ammirato in precedenza, è la più limpida delle dimostrazioni di quale sia la potenzialità di questa squadra.

"SALUTATE LA CAPOLISTA" è un coro in uso da tutte le tifoserie, logicamente quelle che possono cantarlo, è uno "sfottò sportivo", per sancire chi è davanti, a poco serve cantarlo durante l'anno, quando allenavo lo usavo, (in modo scherzoso) alla prima giornata di campionato, che penso di non aver mai perso con i "miei ragazzi", ma piuttosto alla fine, all'ultima partita. Sarà Atalanta Milan e vorrei ci arrivassimo con almeno quattro punti di vantaggio, sull'Inter o sulla Juventus, non ha importanza.

Sette giorni alla prossima partita, Milan-Crotone, come sempre l'unica e la più importante. Sette giorni per migliorare la forma fisica, allenamenti e massaggi, pensando al quarto posto, ma sognando uno Scudetto che manca da troppi anni.
Perchè vincere è vero che aiuta a vincere, ma specialmente è molto più bello che perdere.
FORZA MILAN