Cristiano Ruiu di professione milanista: quest'affermazione è un assioma e mi associo.

Chi scrive lo è anch'egli, le classifiche di merito sono antipatiche, oltre che assurde, per amor di verità diciamo della medesima fede; come rosso-nero, pertanto, resto perplesso a fronte delle reiterate accuse di incompetenza mosse alla coppia DG-DS del MILAN.

La loro provenienza non gli fa onore, è vero e forse, col senno del poi (Ruiu invece con senno del pre), qualche errore in sede di campagna acquisti è stato compiuto, così come l'aver confermato un allenatore nel quale non hanno mai nutrito fiducia ma, conferendo all'analisi una precisa connotazione, ritenerli artefici dei guai della società e della vicenda del precario portiere del MILAN ce ne vuole...

Sul primo, principale, drammatico aspetto e, cioè di non conoscere ancora "l'Entità" nascosta dietro le vicende societarie non è il caso di soffermarsi; a mio avviso i due rappresentano i dipendenti di una proprietà misteriosa e fermiamoci qui.

Sulla vicenda dell'ormai ex portiere del MILAN, fatte salve le omissioni che pur ci sono state, Mirabelli, più ancora di Fassone, interpreta il reale sentire del popolo rossonero e non può che avere il massimo apprezzamento: attenzione, questo verrà meno se il gioiello che gronda denaro sarà ceduto come mera moneta di scambio.