Il 29 Marzo del 1972 nasce nella meravigliosa Lisbona, la capitale del Portogallo, Rui Manuel César Costa,uno dei talenti più grandi della storia del calcio a livello mondiale.

Nel mondo sportivo il giocatore è conosciuto con il nome di Rui Costa. La scoperta di questo giocatore straordinario si deve al grande Eusebio, Pallone d'oro del 1965, che lo fa entrare a soli 9 anni nelle giovanili del Benfica. Il suo percorso nelle giovanil si conclude nel 1990 quando passa nella prima squadra del Fafe. Dopo un solo anno torna nella prima squadra del Benfica dove rimane fino al 1994.
In quell'anno cambia squadra e va a giocare in Italia alla Fiorentina. Nella città toscana rimane per sette stagioni ed entra nel cuore dei tifosi viola. Dal 2001 inizia a giocare nel Milan dove milita fino al 2006.
L'ultima esperienza da calciatore la compie nella sua prima squadra, il Benfica, fino al 2008. Rui Costa indossa la maglia del Portogallo dal 1990 al 2004 compiendo tutta la trafila delle giovanili dall'Under 18 fino alla prima squadra. Con la maglia portoghese il fantasista portoghese partecipa a tre Europei e ad un Mondiale. 
Nel 2004 viene nominato dal grande Pelé nella FIFA 100, come uno dei 125 più grandi giocatori di calcio viventi. Quando termina la sua carriera calcistica, rimane nel Benfica come direttore sportivo, carica che ricopre tuttora. Sono dieci i titoli conquistati nel corso della carriera nei club in cui ha militato. Ma che giocatore è stato Rui Costa? Un talento fuori dal comune, dotato di una grande intelligenza tattica, di una straordinaria tecnica e capace di segnare su calci piazzati e di fornire assist pregevoli ai suoi compagni. Il suo soprannome è "O Maestro", per via della sua capacità straordinaria di dirigere le chiavi tattiche di una squadra.

Il legame tra Rui Costa e la Fiorentina, la città ed i suoi tifosi è rimasto forte ed inalterato nel tempo tanto che lo stesso portoghese ha dichiarato: "La squadra che amo di più è senza dubbio la Fiorentina. Ancora oggi molto spesso ripenso a quegli anni fantastici. Da quelle parti ho lasciato il mio cuore".