Apro la rubrica analizzando quelle squadre che hanno confermato di essere migliori delle ultime della classe ma nettamente inferiori rispetto alle prime 5. Ho preferito escludere il Milan in quanto voglio dedicargli un articolo singolo. 

Parto quindi dalla Sampdoria.
La Genova blucerchiata ha tanti motivi per sognare. Ha venduto due potenziali crack come Schick e Skriniar a peso d'oro e due giocatori già affermati come Luis Muriel e Bruno Fernandes. A differenza però degli anni passati li ha sostituiti egregiamente: sono arrivati Ferrari, un difensore centrale autore di un'annata spettacolare in quel di Crotone, due terzini sinistri, punto debole se non debolissimo della scorsa stagione, come Strinic e Murru, un cavallo di ritorno per la massima serie come Ramirez, un centravanti di affidamento come Zapata, un paio di scommesse visto l'annata negativissima a Pescara come Verre e Caprari. La Samp però ha un allenatore vero. E quando si parla di progetto non si può che pensare alla Sampdoria. Un anno di apprendistato ed ecco che i frutti iniziano a vedersi: Torreira giganteggia, Praet si sta affermando come una mezz'ala di altissimo livello e lo stesso dicasi per Linetty. Una squadra che gioca benissimo e che può davvero lottare per l'Europa League fino alla fine con Fiorentina, Atalanta e Torino. 

Ecco, la Fiorentina ha una rosa forse di più alto livello rispetto alla Samp, ma ha cambiato tantissimo in sede estiva e spesso quando leggo la rosa non capisco le idee di base. Senza nulla togliere al contributo che sta dando e che darà Thereau, il suo acquisto entra in un'ottica di rosa di cui non trovo spiegazione: Benassi aveva già dimostrato di essere una ottima mezz'ala nel 433, tuttavia la Viola ha a disposizione due centravanti come Simeone e Babacar e una marea di MezzePunte/Esterni alti: Chiesa, Gil Dias, Eysseric, Saponara, Lo Faso. Quale modulo di partenza ha pensato e provato Pioli in ritiro? Quale idea di Fiorentina aveva e quale ha ora? Tutte queste incertezze si riflettono e si rifletteranno sull'intero campionato.

Il Torino deve puntare all'Europa League. Punto. Non puoi rifiutare offerte da 100 milioni per un solo giocatore se poi gli obiettivi non sono di alto livello. La squadra è rimasta in gran parte uguale, pochissimi sono stati gli innesti e di valore, uno per reparto: Sirigu, N'Koulou, Rincon, Niang. La base c'è. Allora qual è il problema? Il problema è che per 28 giorni se non hai a disposizione Belotti e lo sostituisci con Sadiq il Toro diventa automaticamente una squadra che deve lottare per la salvezza. Attenzione però, non solo perché manca Belotti, ma anche perché il buon Sinisa ha preferito puntare su un giovanissimo centravanti per di più arrivato solo a metà agosto, anzichè ripassare al 433. Guarda caso, ieri il Toro ha vinto con il Gallo in campo e con il 433. Solo Sinisa può perdere questa Europa League.

L'Atalanta merita un discorso a parte. Sta giocando una dignitosissima Europa League, ma l'impostazione di Gasp è sempre la stessa: gioco velocissimo, marcature a tutto campo, intensità intensità intensità. Ecco, se hai una doppia competizione qualcosa a livello fisico la paghi. Sommando a questo la perdita di Conti mal sostituito da Hateboer e Castagne (a differenza di Kessie con Cristante che però è in rosa da Gennaio 2017) credo sinceramnete che la salvezza tranquilla sia la massima aspirazione per i bergamaschi. A meno che Petagna non esploda e arrivi a 20 gol.

Chievo-Bologna-Udinese-Cagliari
A Verona, sponda Chievo, hanno capito benissimo come ci si salva in Serie A, o meglio, in questa Serie A. Allenatore esperto e bravo, tanti calciatori di sostanza, qualcuno anche molto bravo tecnicamente, qualche giovane da lanciare, pochi però. La formula è la stessa da anni, non capisco come facciano le altre società in lotta con il Chievo per la salvezza a non fare un ctrl+C.

Per molti il Bologna di Donadoni è una sorpresa. Io credo in realtà che il Bologna sia stata una vera delusione lo scorso anno. Verdi Di Francesco Destro è un trio che per la salvezza è davvero di lusso. Quest'anno ha confermato in blocco il centrocampo dove ha sostituito Dzemaili con Poli, quest'ultimo autore SEMPRE di dignitosissime partite con il Milan, ha rimodellato la difesa, ma soprattutto ha aggiunto Palacio, calciatore dalle indubbie qualità tecniche e soprattutto morali. Mi piacerebbe vederlo giocare dietro o affianco Destro che ha bisogno di giocare e sentire la porta. Se un tale esperimento dovesse andare a buon fine chissà che il Bologna non sia la vera sorpresa in zona Europa League.

L'Udinese di Del Neri è una squadra che non può non salvarsi senza affanni. Un po perché le squadre invischiate in zona retrocessione non hanno e non avranno un ritmo alto, un po perché la rosa è davvero di altra qualità. Widmer-Danilo-Behrami-Fofana-Jankto-De Paul rappresentano quella spina dorsale che da sola è in grado di raggiungere l'obiettivo minimo della salvezza. A questi dobbiamo aggiungere le solite scommesse friulane: Pezzella, Samir, Barak, Perica. Per non parlare di Maxi Lopez, un centravanti che quando ha sentito la fiducia di allenatore società e ambiente ha sempre dimostrato di poterci stare e di stare benissimo nella massima serie. L'unica vera incertezza è il portiere. L'Udinese ha fatto all-in su Scuffet, speriamo per il movimento calcistico italiano che questo ragazzo si riprenda definitivamente.

In Sardegna, infine, credo che sia stato commesso un errore di fondo. Stadio nuovo di proprietà + centravanti forte = salvezza tranquillissima e sogno Europa League. Giulini purtroppo si è dimostrato non all'altezza dei tanti altri Presidenti di Serie A. Ha esonerato Rastelli che, non solo lo aveva riportato in Serie A con una tranquillità che il Verona dell'anno scorso si sogna, ma lo aveva anche salvato, al primo anno per tutti nella massima Serie, chiudendo addirittura all'undicesimo posto, rivitalizzando poi un centravanti da tutti dato per finito come Borriello.
Esonerare Rastelli sicuramente non gli comporterà una salvezza difficile ma solo per la manifesta superiorità della rosa del Cagliari rispetto a tutte le altre.
Ma se gli obiettivi sono altri, allora la parola Progetto deve entrare a far parte del vocabolario del Presidente, altrimenti ogni anno sarà un nuovo inizio.