Siamo giunti all'ultima puntata della rubrica La Juventus e i segreti del suo mercato.
Abbiamo parlato di Champions, della Juve attuale, del mercato prossimo, ma adesso c'è da parlare della Juventus del futuro e su quello che molti si chiedono. 
Molte persone tifose, soprattutto e non, si sono chieste se la Juventus tornerà ad essere tra le due squadre più forti d'Europa, come in quel triennio che andava dal 1996 al 1998, quando per tre anni di fila arrivò in finale, una squadra che nel bene o nel male alla fine era sempre contata tra le due finalista. Molto spesso ci sentiamo dire se quella Juve un giorno tornerà, e mi sento di dire che potrebbe tornare molto presto. La Juventus di quel triennio è a mio avviso la più forte di tutti i tempi, l'arrivo di giocatori molto forti, se pensiamo che un mediano come Didier Deschamps la Juve non l'ha più avuto, il francese era ed è ad oggi il più forte mediano che la Juve ha avuto negli ultimi 24 anni, un centrocampista che non aveva dei piedi buoni per lanci o cose varie, ma sapeva tenere quel centrocampo come pochi al mondo, poi c'erano i Zidane sconosciuto, che in poco meno di due anni divenne il trequartista più ambito d'Europa, c'erano i Pippo Inzaghi, Del Piero, Vialli, Ravanelli, Ferrara, Tacchinardi, Davids, Peruzzi, giocatori che mi sento di dire, togliendo Cristiano Ronaldo e Dybala, in questa Juventus non ci sono.
Ma voglio essere ottimista, visto che a fare il 'direttore' sportivo non c'è Luciano Moggi, ma Fabio Paratici, quindi un pivello al confronto di un dirigente che comandava sul mercato Europeo. Forse anche Moggi poco tempo dopo errò a perculare un giocatore che avrebbero fatto molto bene a quella Juventus, quando disse "Kaka? Non prenderei mai uno con quel nome", ma per i giocatori che ha portato alla Juve si può tranquillamente sorvolare. Alla Juventus attuale servirebbe come il pane un nuovo Luciano Moggi, ma solo per la genialità che aveva nel portare determinati giocatori a casa, meno il personaggio che era fuori dalle trattative, un genio simile però non si trova al momento in Italia, oppure c'è, ma è in società non considerate tra le più forti.

Molti hanno puntato il dito contro Andrea Agnelli quando mise fine al contratto tra la società e Beppe Marotta, che si sarebbe opposto all'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, cosa che ad Andrea Agnelli non è andata giù per questo alla fine della stagione 2017-2018, ma la cosa divenne ancora più eclatante quando Luciano Moggi si accodò al pensiero di Marotta con un "Non avrei mai preso Cristiano Ronaldo a 33 anni". Forse le parole dell'ex direttore bianconero anni 90-2000 hanno fatto ricredere il presidente bianconero.
Cosa manca alla Juventus per tornare grande? Non credo sia necessario girare tanto largo, serve un direttore sportivo!! 
La Juventus ha vinto tra Italia e Europa con Luciano Moggi, ha preso giocatori importanti grazie a lui, ma ricordiamoci anche che il presidente Gianni Agnelli era uno che era rispettato da mezzo mondo, se non dal globo intero, quindi diciamo anche che molti giocatori sono arrivati grazie alle sue conoscenze, al suo modo di essere sempre simpatico e cordiale con tutti, l'avvocato era ammirato in tutto il mondo, mentre il nipote... non proprio. Andrea Agnelli è un presidente giovane, che si è assicurato che tutto filasse dritto, ma non essendo come lo zio Gianni, affidando la Juventus a terzi come Antonio Grande Steven 2003-2006 non ha capito in tempo che Luciano Moggi in coppia con Antonio Giraudo stavano logorando la Juventus da dentro in quelle prime stagioni, quindi portando la Juventus alla quasi rovina, salvata forse, dal nome della Famiglia Agnelli che in Italia conta più di tutte, quindi diciamo che l'economia italiana ha salvato il club da radiazione assicurata, per gli illeciti, anche se ad oggi altri club potrebbero dire la stessa cosa, come il Milan di Berlusconi e l'Inter di Moratti, purtroppo quando si è potenti in un paese, ecco che qualcosa cambia, fossero stati al posto di Juventus, Milan e Inter, club come SPAL, Hellas Verona e Brescia, ci troveremmo con tre società radiate senza se e senza ma. La Juventus pagò con la B e 30 punti di penalizzazione che poi vennero ridotti, fu salvata dai suoi senatori Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi ecc. che risollevarono il club con una stagione e la riportarono in A. Poi dal 2009 al 2010 la Juve venne presidenziata da Giovanni Cobolli Gigli, e sempre con direttore sportivo Alessio Secco, che sappiamo tutti che razza di mercato ha fatto in quai quattro anni di  Juve da quel 2006 a quel 2010.
Ed ecco che Andrea Agnelli in quel 2010 è divenuto a tutti gli effetti il presidente della Juventus e quest'anno festeggia i suoi primi 10 anni di presidenza. Se pensiamo che in 10 anni il suo palmares da presidente non è povero: 8 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italia, oltre a due finali di Champions League, perse ma giocate. Quindi dire che questo presidente non ha giovato alla Juventus ritornata dalla serie B da 14 anni, mi sembra davvero una stupidata. In quel 2010 stesso portò il duo Beppe Marotta-Fabio Paratici, che in quel periodo erano i migliori in Italia, che portarono molti giocatori di grandissimo livello, insieme a grandi speranze, su tutti: Pogba, Vidal, Pirlo, Tevez, Morata, Alex Sandro, Higuain. La Juventus nei 8 anni di Marotta ha fatto un grande salto in alto, ma tanti accreditavano tutto a Paratici, indicando lui come il vero fenomeno del mercato e non Marotta, per questo quando fu l'anno dell'addio del direttore generale bianconero, molti, compreso me, dissero che la Juventus aveva in casa il vero fenomeno, il 'Nuovo Luciano Moggi'. Ma bastò soltanto un mercato estivo per far ricredere tutti, infatti Paratici sembrava impacciato e il mercato si concluse con prestiti con obbligo di riscatto (Douglas Costa) e giocatori che non hanno convinto nessuno; Perin, Bonucci, Caldara, Spinazzola, con i soli CR7 portato da Andrea Agnelli stesso, Joao Cancelo ed Emre Can. La gente mugugnò e non poco, ma l'arrivo di Cristiano Ronaldo fu talmente rumoroso che fece dimenticare tutto o quasi.
Paratici fu perdonato nella sua prima stagione da personaggio principale del mercato bianconero, ma... stagione 2019-2020 ritorna il mercato, e stavolta si attende una sessione importante, Paratici non può sbagliare e il primo colpo sembra sensazionale: Matthijs De Ligt, ma non solo, anche l'arrivo di Mehri Demiral è stato un acquisto azzeccato, poi Romero, prospetto per il futuro che la Juventus decide di lasciare a Genoa, causa l'impuntarsi di Daniele Rugani alle cessioni, poi i due costo zero Aaron Ramsey e Adrien Rabiot, il primo desta perplessità per un infortunio ancora da smaltire e il secondo è un assiduo giocatore che grazie alla mamma chiede ingaggi monstre, proprio per gli ingaggio dei due 7 il primo 8 il secondo, i tifosi mugugnano, quando si sarebbe sperato in un centrocampista meno esoso sotto il profilo ingaggio, ma che sarebbe costatp qualche decina di milioni di Euro in più, poi un velo pietoso sul ritorno di Gigi Buffon, che tra un pianterello e l'altro ha pregato Andrea Agnelli per tornare in bianconero, dopo essere stato cacciato via dal PSG, e l'arrivo di Danilo dal Manchester City in cambio di Joao Cancelo... l'errore più grande della gestione Paratici al pari dello scambio Higuain al Milan e Bonucci alla Juve. Ad oggi Paratici è più sul passivo che attivo alla causa Juventus.
Forse a questa Juve serve di nuovo una spalla per Paratici o addirittura un sostituto. A mio avviso la Juventus necessita non solo di un bravo direttore sportivo, visto che Paratici non è malvagio, ma di uno che ci sa fare, uno che abbia la faccia come il sedere, uno sfacciato, cosa che aveva il re Moggi e in un certo senso anche Beppe Marotta, mentre Paratici è bravo, ma troppo buono e fragile in questo. 
Quindi la Juventus per arrivare o tornare una delle due squadre più forti d'Europa come quel triennio 1996-1998, necessita di un direttore sportivo sfacciato.

Spero vi siate trovati bene in questa rubrica settimanale e che vi abbia accompagnato in modo sereno.
Grazie a tutti i lettori.