Non si è ancora spenta l'eco della delusione che ha pervaso il popolo rossonero, convinto di aver trovato la giusta risoluzione al problema societario, ed ecco che il campionato irrompe inesorabile nella mente e nei pensieri milanisti.

Quasi come ci si svegliasse spossati dopo una notte passata nel dormiveglia, in cui si sono accavallati ricordi felici e amari del lungo cammino rossonero, ecco che i tifosi si calano totalmente nella dura realtà di questo triste momento. Questa sera ci sarà il confronto con una delle più giovani squadre del campionato: la Fiorentina guidata da Vincenzo Montella, un ex che al Milan non ha avuto molta fortuna e che, all'ombra della cupola di Giotto, pare stia trovando la dimensione reale delle sue capacità e soprattutto il giusto feeling con tutti i ragazzi della rosa viola.

La Fiorentina è una squadra bene impostata in tutti i reparti e vanta giocatori che promettono di far bene in questo campionato. In difesa si avvale di giocatori giovani, magari poco esperti ma molto validi tecnicamente fra i quali, su tutti, si distingue il capitano German Pezzella.

L'argentino recentemente ha confessato di aver rifiutato una proposta importante proprio da parte del Milan desiderando di rimanere a Firenze per riscattare la stagione deludente culminata con la salvezza raggiunta giusto all'ultima giornata di campionato.

Ma i rossoneri di Giampaolo dovranno temere anche altri giocatori importanti dei gigliati come Castrovilli, giocatore di centrocampo preziosissimo nello schema del gioco di Montella. Il pugliese nativo di Canosa ppena ventiduenne, ha mostrato una personalità prorompente e si è messo particolarmente in luce nelle due importanti partite disputate all'Artemio Franchi contro il Napoli e poi contro la Juventus, meritando gli elogi da parte dei tecnici e dei tifosi amanti del buon calcio.

I rossoneri poi dovranno profondere particolare attenzione alla prestazione dei due assi più forti della formazione viola ovvero Chiesa e Ribery, certamente giocatori che sono temuti per le loro incursioni e il loro gioco intelligente al servizio della squadra, capaci di imprimere a tutta la squadra una manovra straordinaria in grado di dare la svolta decisiva al risultato finale.

Giampaolo dunque avrà le sue gatte da pelare, perchè se è vero che ha fatto notare un piccolo spiraglio di gioco nel primo tempo della gara disputata contro i granata, è altrettanto vero che dovrà fare i conti con il pressing, la velocità e l'estro dei giocatori viola che si presenteranno a S.Siro decisamente volitivi per conquistare la vittoria per loro certamente non impossibile da raggiungere.

E proprio la velocità e il pressing degli avversari metteranno in difficoltà i rossoneri, i quali sono capaci di sviluppare invece un gioco lento e prevedibile che non promette nulla di buono.

Bisognerà distinguere il confronto fra due moduli di gioco strutturati in modo diverso. I viola si basano sul gioco del tandem Chiesa Ribery lasciando loro lo spazio di giostrare nelle loro rispettive zone di campo dove potranno esprimere le loro caratteristiche tecniche al meglio. Il francese si è rivelato un importante assist-man, gioca per la squadra in modo intelligente e offre spunti da grande campione quale egli è. Chiesa si esprimerà in modo tale da non dare punti di riferimento agli avversari, infatti i continui spostamenti in campo e le continue scorribande potranno nuocere allo schieramento difensivo rossonero, che fino adesso, almeno per quanto abbiamo visto, è sembrato il reparto meno debole della formazione di Giampaolo.

Ci sarà dunque da soffrire anche stasera e quando le due squadre scenderanno in campo, noi tifosi rossoneri non avremo il solito entusiasmo e la solita voglia di veder vincere la nostra squadra. Noi tutti temiamo un tenebroso futuro legato non solo alle questioni tecniche, ma volto alle questioni societarie che mai ci daranno la sicurezza di credere con ottimismo alle vicende future. Si fa strada pertanto la convinzione che ci suggerisce l'andamento degli avvenimenti ovvero che la Società Milan sosterrà uno stato di stallo in attesa dell'evento legato al nuovo stadio.

Ci sono troppi interessi da difendere e in primis l'interesse edilizio di partecipare direttamente alla creazione del nuovo stadio. Probabilmente la società attuale avrà l'interesse di speculare sul progetto del nuovo stadio in modo indirettamente proporzionale alla crescita della squadra sul lato sportivo. Temo che il fondo Elliot non voglia vendere la Società perchè ha tutto l'interesse di assumere un valore aggiunto rispetto all'attuale legando a doppio filo la questione nuovo stadio.

Certamente una società munita di uno stadio proprio, sia pure in compartecipazione con un'altra società, avrà il fiore all'occhiello da mostrare agli eventuali futuri compratori.

D'altronde un gruppo miliardario come quello di Arnault potrebbe entrare in competizione per la costruzione del nuovo stadio soltanto se ne fosse direttamente investita comprendendo anche questa situazione strettamente legata all'affare proposto.

Può darsi che siano stati solo rumors, ma la cifra indicata dalle due grandi testate giornalistiche evidenziando l'importo intorno al miliardo di Euro lascia tutti perplessi, poichè si può supporre che nell'accordo avrebbe dovuto e potuto trovare posto anche l'aspetto legato al nuovo stadio.

Non può essere altrimenti, infatti si deve sottolineare che “Casa Milan” si trova all'interno di un moderno ed enorme edificio costruito al Portello in via Aldo Rossi, per cui la Società Milan paga un affitto di 2 milioni di euro all'anno non essendo di proprietà esclusiva della Società.

Inoltre non bisogna trascurare un altro importante aspetto ovvero la gestione attuale dello stadio che comporta un esborso di 10 milioni all'anno di affitto da parte della società “M-I Stadio srl” che si occupa della gestione stadio San Siro curata esclusivamente da Milan e Inter. Per l'esattezza dell'informazione è giusto citare il bilancio di questa società che al 30 giugno 2018 ha chiuso con un passivo di 213.468 Euro molto prossimo alla parità.

Dunque la questione vendita Milan è legata senza dubbio anche a questi aspetti che non sono trascurabili, se consideriamo che nell'affare rientrerebbero pure le questioni di stretta natura contabile, in cui i bilanci negativi delle passate gestioni societarie sarebbero certamente parte integrante di tutta la trattativa. E' comunque opinione di tutti che prima o poi la cessione del Milan sarà inevitabile, con la speranza che la nuova proprietà (chissà quando avverrà) potrà occuparsi con particolare attenzione all'aspetto della parte sportiva. La qual cosa non sta avvenendo con l'attuale proprietà il cui scopo non è quello di investire sull'acquisto di giocatori di valore tecnico superiore.

Ed è proprio questo l'aspetto che più affligge il popolo rossonero, ovvero il timore di vedere regredire la squadra che ancora oggi non trova il giusto equilibrio per essere competitiva.

Ed è anche per questo motivo che i tifosi paventano di perdere il filo che li tiene uniti alla squadra.

Si potrebbe porre un esempio calzante ricorrendo alla mitologia greca in cui si racconta l'episodio che narra di un semplice filo, capace di ricondurre alla salvezza chi ne fa uso.

 

Il filo di Arianna.

Nell'isola di Creta, il re Minosse ordinò a Dedalo di costruire il labirinto di Cnosso, un intricato sistema di accesso alle stanze della costruzione che non avevano una comunicazione diretta tra loro per la complicata metodologia ingegneristica archiettata da Dedalo, pertanto quando si pensava di aver trovato l'accesso giusto per l'uscita, si tornava in un altro vicolo cieco da cui uscirne diventava alquanto problematico.

Lo scopo del Re Minosse fu quello di rinchiudervi il Minotauro, una creatura metà umana e metà toro, un mostro che ogni anno si cibava di sette fanciulli e di sette fanciulle provenienti dai luoghi di altri territori sottomessi dal malvagio re Minosse.

Arrivò il turno anche per Teseo, un giovane e coraggioso guerriero, il quale non si rassegnò al crudele destino e così, giunto a Cnosso, fece invaghire la principessa Arianna, la figlia del Re, promettendole di portarla con sé qualora fosse uscito vivo dal sacrificio per il Minotauro. In effetti Teseo si prefisse il compito di uccidere il Minotauro per porre fine alle cruente libagioni del mostro. Arianna diede allora a Teseo un gomitolo di filo per far sì che scorrendolo potesse ricondurre Teseo verso l'uscita del labirinto senza problemi. Infatti Teseo riuscì a uccidere il mostro recidendogli un corno che gli servì per pugnalare al cuore il Minotauro.

Ma Teseo non mantenne la promessa fatta. In effetti portò con se Arianna ma la abbandonò nella sua disperazione presso l'isola di Nasso.

 

Potremmo identificare in Teseo la proprietà Elliot che promette ai tifosi (Arianna) di far risorgere il Milan dal baratro in cui è precipitato, ma poi non mette in pratica i suoi proponimenti lasciando il popolo rossonero in balia dello sconforto.

I tifosi rossoneri vorrebbero uccidere la paura (il Minotauro) che li attanaglia da troppo tempo ormai e vorrebbero tendere quel filo di Arianna a chi si sentirà di intervenire con coraggio e con franchezza in difesa della storia, delle tradizioni gloriose e dei valori rossoneri che hanno reso grande il nostro MILAN !

Proprio per questo motivo, sia in caso di pareggio o di vittoria contro la Fiorentina, non ci sentiamo se esprimere gioia oppure delusione....

 

il censore