Per anni sono stati rivali nella Liga spagnola a contendersi il titolo di giocatore più forte del mondo in una rivalità fra Barcellona e Real Madrid.
Ronaldo e Messi si sono separati, CR7 ha scelto l'Italia e la Juve. Il portoghese alla sua prima lunga intervista italiana ha lanciato molti punti interessanti. Partiamo dall'organizzazione bianconera addirittura migliore di quella dei Blancos.
La Champions non è una pressione, ma un sogno da inseguire e raggiungere. Un fiume in pieno felice, quasi stupito delle lusinghe nei suoi confronti di tutto il giornalismo italiano. Un po' diverso dai tempi spagnoli che volevano dire critiche a prescindere. Il primogenito di Ronaldo vuole seguirne le orme e sembra essere sulla buona strada, col consenso del padre. 

Ecco poi arrivare a Messi e la cosa si fa molto interessante. Non l'hai mai temuto, si sono sfidati sempre con rispetto, poi il messaggio: perché non mi raggiungi In Italia?
Roba da fare sognare ad occhi aperti. Il calcio italiano e il popolo bianconero sogna magari di vederli compagni di squadra per rendere la chiusura del cerchio veramente qualcosa di unico. Rumore se ne sentono, ma stavolta il portoghese ha lanciato il sasso. Ogni sua dichiarazione non è mai fatta a caso. La pulce accetterà l'invito? Di rinnovo ancora niente, il 2020 non è molto distante, che la porta sia leggermente aperta? Non si può immaginare una tale coppia offensiva. Troppa grazia per gli occhi.

Per Messi ritrovare Ronaldo in un altro campionato vorrebbe rimettersi in gioco. Indipendentemente se da compagni o rivali. Immaginare Messi in Italia non alla Juve è molto difficile, per ovvi motivi economici ma le antenne vanno sempre tenute altre. Anche Cr7 doveva essere un flop dal punto di vista economico, un mattone per il bilancio, invece un impatto pubblicitario incredibile e ricavi oltre le più rosee aspettative.

Ronaldo chiama, Messi risponderà? 
La Serie A potrebbe ritrovarsi l'attenzione del mondo calcistico e non solo, diventare l'ombelico del mondo. Presto ne sapremo di più.