Avete presente Byonce' la super diva della musica mondiale, ricca e viziata? Ecco, immaginate che ad un certo punto decida di mettersi con uno come me.
Magari!!! Scherzi a parte, mettiamo anche che realmente possa per un qualche motivo, che francamente mi sfugge, provare qualcosa per me e volere "impegnarsi" con me, si aprirebbero delle dinamiche inaspettate e non sempre positive. Inizialmente prenderebbe vita la pura eccitazione, l'euforia, l'incredulita' per una cosa che ha quasi dell'incredibile, la donna più famosa del mondo che sceglie me, woooow, posso iniziare a vantarmi con tutti, creare invidia, ad un certo punto sentirei pure dire, "bhe tutto sommato non è un granché", tanta è l'invidia che un fatto del genere potrebbe scatenare, ma non ne ne curo più di tanto, e vivo al massimo il momento. In fin dei conti quando mai mi ricapita una cosa del genere?
Solo che dopo un po' di convivenza e di vita insieme, iniziano i primi scricchiolii, i primi mugugni, le prime insofferenze, il tutto dovuto ad una ovvia e palese differenza "sociale", e iniziamo a renderci conto che non siamo compatibili, che veniamo da due mondi e due realtà completamente differenti, lei, famosa, ricca, capricciosa, io... beh che ve lo dico a fare? In parole povere, lei è troppo per me, io, non sono adatto a lei, troppi sacrifici dovrei fare per tenerla con me, economicamente stargli dietro impossibile, e umanamente dovrei rinunciare al mio mondo e alla mia storia.

Questa finta storia si potrebbe leggere anche in versione sportiva, con una Beyonce' interpretata da Ronaldo e il sottoscritto interpretato dalla Juve.
Lo scorso anno quando Ronaldo scelse, ci furono scene di giubilo, festeggiamenti e tanti sogni, tra noi tifosi della Juventus. Il giocatore più forte, famoso e ricco del mondo ci aveva scelto. Potevamo vantarci con tutto il mondo, abbiamo creato invidie così alte da arrivare a sentire commenti del tipo "bhe tutto sommato non è più un granché", ma il numero 1 lo avevamo noi, e ci siamo goduti al massimo il momento.
Ma già all'inizio del secondo anno di convivenza, qualche mugugno o qualche piccola crepa inizia a farsi sentire.
I capricci, le attenzioni, le pretese della Beyoncé del calcio iniziano a pesare e le differenze tra i due mondi stanno emergendo. In fin dei conti, Ronaldo, era abituato a vivere in un ambiente alla sua altezza, lui il numero 1 nel Real Madrid, la squadra numero 1,lui il più ricco nella squadra più ricca, lui il più importante nella squadra più importante,lui il più potente con il presidente più potente. Insomma, a Madrid tutto collimava, erano due mondi simili, due mondi che vivevano insieme ai stessi livelli, Florentino Perez sapeva gestire tutto l'ambiente, Ronaldo compreso, ma dopo la separazione le cose sono cambiate.
Il Real Madrid, ad oggi, non ha più trovato una Beyoncé e Beyoncé non ha più trovato il suo Real Madrid.
Non sto dicendo che la Juve come società, come blasone o come storia debba sentirsi inferiore a Ronaldo, ma, obiettivamente un giocatore del suo calibro, con tutto quello che ne comporta, è un impegno e un peso abbastanza rilevante, anche per una società come la Juve.
Di campioni ne abbiamo avuti indubbiamente, inutile fare ora una lista tanto lunga quanto scontata, ma un personaggio come Ronaldo non lo abbiamo mai avuto e mai gestito, e questo inizia a farsi sentire. Non parlo tanto della polemica per la scaramuccia dopo la sostituzione contro il Milan, quanto ad una serie di imbarazzi, di indecisioni e di decisioni sbagliate avute in società nel gestire una situazione molto semplice, che da sempre in passato era stata gestita con chiunque in un certo modo. Ronaldo non è un giocatore normale, Ronaldo non è come tutti gli altri, Ronaldo è un investimento da 300 milioni, queste sono alcune "giustificazioni" che sono apparse su di lui in questi giorni.

In realtà, Ronaldo è un giocatore come tutti gli altri (almeno dovrebbe esserlo) e per correttezza e rispetto avrebbe dovuto avere lo stesso trattamento che sarebbe stato riservato ad un calciatore qualsiasi. Questa sorta di prostituzione nei suoi confronti che sta avendo la società, questo andare contro la nostra storia, la nostra forza e le nostre tradizioni, mi sta facendo pensare, che oltre ad essere pericoloso negli equilibri delicati di uno spogliatoio, è sintomo di difficoltà nel mantenere un rapporto che è squilibrato.
La Juve che io ho sempre conosciuto non è così, non si abbassa davanti a nessuno, non lo ha mai fatto, prima di tutto viene sempre, assolutamente, indubbiamente la squadra, il gruppo e la parità tra i componenti.

Ora non sembra essere più così. Già circolano voci strane e la sensazione è che ci si stia rendendo conto che questa relazione sta costando cara alla Juve, e che probabilmente sarebbe il caso di prendere in considerazione una tranquilla e consensuale separazione.
La nostra storia e la nostra squadra sono troppo importanti per essere messe in disparte da una star e i suoi capricci. Ognuno ha il suo mondo e il suo posto su di esso e quello di Ronaldo non è con noi.

Io, nel frattempo lascerò Beyoncé, tornerò ai miei amici, alla mia famiglia alle mie tradizioni e cercherò di crescere seguendo la strada tracciata e fin qui seguita negli anni, e anche perché, a dirla tutta, Beyoncé tutto sommato non è poi tutto questo granché!