di Marco Chinicò 

Il principio ha un nome, Romulea. Società nata a Roma, nello storico quartiere Appia-latino, nel lontanissimo 1921.

A partire dal dopoguerra, esattamente dal 1946, si occupa prevalentemente di calcio. Il suo obiettivo è educare, insegnare principi, valori e tecniche del gioco più bello e amato nel mondo. Formare i calciatori professionisti del futuro. 150 sono gli operatori del pallone che, dai campi di Via Farsalo, sono approdati nel calcio professionistico. 

Tre anni e mezzo fa, la società capitolina ha deciso di abbandonare il provincialismo, accrescendo le sue partnership con altri club. È nata così, nella stagione 2015-2016, la stretta collaborazione con l’Inter. Grazie a un accordo sottoscritto con SUNING, proprietaria del club nerazzurro, la Romulea è diventata Centro di Formazione Inter. Si svolgono corsi per la preparazione di istruttori scuole calcio, allenatori, preparatori atletici e preparatori dei portieri. Il centro dell’attenzione, però, è diretto verso loro: i bambini. I piccoli di ambo i sessi, iscritti al centro di formazione, hanno un’età compresa fra 5 e 12 anni. Seguire ciascun bambino durante il percorso di crescita psico-fisica, inculcare loro il rispetto del prossimo, il gioco di squadra e la disciplina.
Questi gli obiettivi di fondo di questo Centro di Formazione. L’Inter Summer Camp, in scena nel mese di giugno, è uno degli appuntamenti clou di questa partnership calcistica: per circa 8-10 giorni, i bambini iscritti al Centro di Formazione, partecipano a un vero e proprio ritiro della durata di un giorno. Visite mediche, allenamenti, momenti di animazione e divertimento, pranzo con i loro compagni, allenamenti con gli istruttori dell’Inter, partitelle di allenamento e, atto conclusivo, la sfida sul campo. 10 giorni, interamente dedicati alla vita di club, come accade nella prima squadra.

Durante la stagione calcistica, arriva sul più bello quel momento che tutti i bimbi sognano. Varcare le porte della scala del calcio, il Meazza di Milano, calpestare l’erba con i piedini e, ciliegina finale, conoscere i loro idoli. Calcio non solo come sport. Divertimento, emozioni e l’imprevisto più bello, il goal. Dopo aver gonfiato la rete avversaria, è amicizia, inclusione, dialogo, confronto, rispetto delle regole della competizione e dell’avversario.

“La Romulea è costretta a vincere sempre, ma non dobbiamo mai dimenticare che il nostro obiettivo è quello di formare buoni giocatori e uomini veri, in grado di affrontare sia il calcio professionistico che la vita quotidiana”. Queste le significative parole di Pino Vilella, Presidente della società romana per lunghi 25 anni, dal 1971 al 1996. 

Romulea e la Beneamata nerazzurra. Insieme per “svezzare” i campioni del domani. Storia, lunga e gloriosa di una società sportiva fatta da persone appassionate di calcio, desiderose di valorizzare i futuri talenti nostrani.