Alessio Romagnoli, capitano rossonero, giocatore che apprezzo per impegno, senso di appartenenza e capacità di creare spogliatoio. Persiste però, almeno secondo il mio parere, un gran dubbio sul livello  tecnico-tattico che il difensore può (forse) ancora raggiungere.
Approdato al Milan l'11 Agosto 2015, alla fine del prestito che lo aveva visto passare dalla Roma alla Sampdoria, Alessio ha fin da subito confermato buona capacità nel proteggere il pallone ma, a mio avviso, sono ancora evidenti sia alcuni limiti tecnici che tattici.

Andiamo su alcune concrete considerazioni che, a mio avviso, segnano il fatto che Romagnoli non ha compiuto quell'auspicato salto di crescita che ci si aspettava:

- colpisce il pallone quasi esclusivamente di interno (a memoria, osservate bene la partita di domani con il Napoli non ha mai o quasi usato altra parte del piede);
- spesso perde il senso della posizione in aree del campo a dir poco delicate e in situazioni di facile lettura di gioco (ci è costato in alcune occasioni il gol subito);
- non è dominante di testa né in difesa né nell'area di rigore avversaria;
- quasi assenti i passaggi lunghi in partita: negli ultimi 270 minuti giocati ha realizzato 161 passaggi (ottimo dato) di cui però solo 1 0 lunghi e 1 lancio riuscito;
- è lento, questo è risaputo e pare proprio che tale rimarrà. Non ho notato negli anni uno leggero sviluppo in questo senso.

Ora è ovvio che, nonostante l'accento negativo di queste considerazioni io non ritenga Romagnoli un "brocco" ma un giocatore discreto e aggiungo che lo amo molto per le questioni sopracitate e spero rimanga nel futuro prossimo il nostro capitano. E' altrettanto ovvio però che ci sono dei limiti che ormai sembrano consolidati quando invece solo qualche anno fa si sperava che il ragazzo potesse divenire e dare qualcosa di più.

A questo punto diventa fondamentale il tipo di difensore da accostargli. Con Simon Kjaer ci sta andando di lusso, per caratteristiche opposte e integranti rispetto ad Alessio. Con Bonucci è stato un reciproco disastro, speriamo nel dopo Kjaer, vedo bene la soluzione Ozan Kabak, caldeggiata negli ultimi tempi.