Edin Dzeko da quando è arrivato a Roma è sempre stato visto come colui sul quale aggrapparsi per poter vincere e offrire ottime prestazioni sia in campionato che in champions.

il primo anno Edin non rispettò le aspettative di tifosi e società ma anche ad un campione come lui va dato tempo e infatti con Luciano Spalletti( dopo un primo periodo in panchina) l'anno dopo dimostrò che i tifosi che l'avevano accolto a Fiumicino non si sbagliarono. Con Salah e Nainggolan ai fianchi realizzò 36 reti complessive..sembrava rinato.

Lo scorso anno,con l'addio di Spalletti e Salah e con l'arretramento di Nainggolan sulla linea dei centrocampisti Dzeko soffri' tanto inizialmente ma alla fine la squadra iniziò a capire i meccanismi di Di Francesco e anche il bosniaco riusci' a fare gol bellissimi come quello in Champions contro il Chelsea e a triscinare la Roma fino in semifinale.

Ma Dzeko quando le cose vanno male cosa fa? si carica la squadra sulle spalle come un vero leader? Assolutamente no.

Il numero 9 giallorosso in queste prime partite( dove non ha incontrato difensori eccezionali tranne Ramos in champions) ha fornito un assist a Cristante contro il Chievo e un gol allo scadere contro il Torino alla prima giornata. Il bosniaco appare svogliato,senza idee,senza stimoli, quasi indifferente su quello che gli sta succedendo intorno( Dopo la sconfitta con il Bologna tutta la squadra rientra a Roma per fermarsi in ritiro fino alla partita contro il Frosinone e lui va a Milano ad un concerto per poi presentarsi all'allenamento il mattino dopo).

Uno con le sue qualità deve essere capace di guidare la propria squadra verso una soluzione per poter ripartite ma sembra non essere l'uomo giusto che va cercando mister Di Francesco. Il tecnico abruzzese ha piu' volte ribadito di aver bisono di quei giocatori che lo scorso anno hanno fatto quella stagione straordinaria e sembra che il nome di Edin Dzeko non sia presente. 

Il cigno di Sarajevo non è il leader giallorosso