I sintomi erano pervenuti da tempo, adesso è ufficiale: La Roma è in crisi. Non sa più vincere, il quarto posto si allontana. Tutto ha radici lontane, già dall' estate, quando la squadra venne smantellata ed il tecnico si lamentava.

La squadra che arrivo' in semifinale Champions venne smembrata, per conto del fair play finanziario e di un ringiovanimento.

Tutto lecito, ma la società non si aspettava questi risultati così deludenti. Sono stati inseriti i migliori giovani, che non stanno rendendo al meglio a causa della loro inesperienza e discontinuità.

La crisi è arrivata perdere punti come a Cagliari oltre a fare molti male ti blocca mentalmente. Roma e' piazza importante, che non vuole aspettare, dopo l' anno scorso le aspettative erano altissime. Questi giovani non hanno detto il peso della responsabilità, adesso uscirne sarà molto complicato.

Il tecnico Di Francesco aveva mandato segnali chiari, che la società non ha voluto ascoltare. Da ex calciatore ne ha viste tante, la minaccia di dimissioni prima dell' inizio del campionato non erano casuali.

Ora anche lui è a rischio, soprattutto lui che è il primo responsabile. Poco importa se la Roma subisce sempre goal, la difesa non rende come prima, poco aiutata dalla squadra.

Il gioco è  valido, si vede, ma più marchiata è la discontinuità i black out durante la gara che vengono puntualmente puniti. La serie A non perdona nessuno. Senza Dzeko il potenziale offensivi è limitato, ricordiamo che stagione fantastica la scorsa per il bosniaco.

I suoi goal sono mancati e gli altri attaccanti faticano a buttarla dentro. Prendere un goal dopo una doppia esplosione a favore a tempo scaduto non è da grande squadra.

La Roma adesso non lo è. Deve ritrovarsi velocemente prima che la stagione sia compromessa. In Europa dal prossimo turno questo non potrà bastare. Volete la testa di Di Francesco? Che venga esonerato, benissimo ma chi potrebbe arrivare? Non la vedo una buona idea. La squadra fino ad oggi ha dimostrato di credere nel mister.

In estate tutto potrebbe cambiare. Il sogno della società ha un nome e cognome: Massimiliano Allegri. Per Monchi a lui andrebbe affidato il progetto Roma. La Juve non direbbe no e la sensazione che a giugno il mister lascerà la Juve è forte, qualunque sarà il risultato finale.

Il ciclo sembra alla fine, come quello di Di Francesco che potrebbe essere durato troppo poco.