'Me lo mangio!'. Emblematica l'uscita di Eusebio Di Francesco verso il giovane Kluivert durante la sfida terminata tre a tre fra Atalanta e Roma ieri pomeriggio a Bergamo, ma se c'è qualcuno da mangiarsi questo è proprio l'allenatore pescarese!

Provo grande rispetto per il Mister in questione e si è meritato di rimanere sulla panchina 'giallorossa' questa stagione nonostante le evidenti difficoltà in campionato, però, ieri, sono stati commessi troppi errori, specialmente nella gestione della partita che non era facile e si sapeva, ma se stai vincendo tre a zero in casa dell'Atalanta significa che tanto scarsi come siamo stati abituati a credere non si è, ma allora perché questo crollo fisico e/o mentale durante tutti i secondi tempi quest'anno? Cosa succede? Cosa passa per la testa dei giocatori? Il problema è fisico o mentale? Qualunque siano le risposte, la partita di ieri è stata gestita male, mettere Kluivert al posto di un buon El Sharaaway è stata una mossa azzardata e anche strana in quanto stavi subendo le offensive bergamasche e magari era meglio un po' più di sostanza lì in mezzo al campo dove venivi costantemente surclassato. Specialmente dal momento che Kluivert è finito a fare la prima punta davanti a Dzeko, cosa inspiegabile al netto della correzione difensiva attuata da Gasperini che togliendo Mancini per inserire Palomino aveva nettamente sistemato la fase difensiva non subendo più neanche le ripartenze degli uomini di Eusebio. A mio parere la mossa giusta sarebbe stata togliere Pellegrini, al di sotto delle sue possibilità a causa dei problemi fisici degli ultimi giorni per inserire Schick, il quale nelle ultime uscite magari si era anche meritato la possibilità di calcare il prato dell'Atleti Azzurri d'Italia, affiancadolo a Dzeko in un più plausibile e sostanzioso 4-4-2

Quel che è fatto è fatto, ma ahimè queste situazioni accadono troppo spesso in casa 'giallorossa' e puntare il dito verso tutti tranne che a se stessi non fa bene a tutto l'ambiente, quest'ultimo molto suscettibile verso giocatori e società già da tempo, errare è umano, specialmente in queste situazioni di forti pressioni e al netto di tutto, andarsene da Bergamo con un punto e tre gol fatti ( l'Atalanta non subiva tre gol in casa dal 2017 ) è comunque un buon risultato.
Chiedo solo che tutti si assumino le proprie responsabilità, senza indicarne un artefice in particolare come può essere un diciannovenne, con enormi potenzialità, che però non doveva nemmeno essere preso in considerazione per come si era messa la partita, stesso discorso si può fare a Florenzi, il quale entrato in campo ha fatto più disastri che altro, senza contare gli errori di Kolarov, Olsen sui due gol, Marcano, improponibile come sempre, Karsdorp ( il quale però ha fornito comunque una buona prestazione per essere la sua terza di fila dopo due anni e, a mio parere, il colpo di testa di Castagne doveva essere parato ) e lo stesso Dzeko che si è un po' accontentato della doppietta. 
Insomma, bisogna tornare a Roma con anche dei lati positivi, la continua crescita di Zaniolo (fenomenale l'assist di petto per Dzeko in occasione del primo gol), Dzeko che finalmente si sblocca realizzando due gol e un attacco che nonostante i pochi gol dalle punte è salito a quota 40 gol dietro soltanto alla Juventus e all'Atalanta di Gasperini.

Da sistemare sicuramente questo atteggiamento alla Doctor Jekyll e Mr. Hyde, che si è presentato troppe volte durante la stagione, specialmente in campionato, e la difesa, quest'ultima che a differenza dell'anno scorso sembra davvero l'anello debole della corazzata romanistaScusate se è poco.

'Defence Wins Championships ' recitava coach Paul 'Bear' Bryant, frase che dovrebbe finalmente iniziare ad entrare nella testa dei giocatori della Roma per il definitivo salto di qualità in vista della corsa al quarto posto più viva che mai e del testa a testa imminente con il Porto dell'ex laziale Conceição.