La stagione appena conclusasi è stata di gran lunga al di sotto le aspettative generali, la Roma ha clamorosamente steccato classificandosi sesta dopo una stagione piena di alti e di bassi terminata con l'addio del capitano Daniele De Rossi.

L’Europa League non è un traguardo tanto negativo se si considera tutto quello che è successo in casa Roma, prima è stato esonerato Di Francesco e poi Monchi ha abbandonato la nave nel momento peggiore, il merito di questa qualificazione la si deve al romanista vero Claudio Ranieri, che all’ultima giornata aveva ancora la possibilità di sperare nel miracolo che avrebbe portato la Roma in Champions. Purtroppo, i pianeti non si sono allineati, e dopo due ottimi anni in Champions, il prossimo anno si potrà provare ad andare in fondo ad una competizione troppo sottovalutata dagli italiani.

Terminata l’ultima giornata di Serie A, è il momento di ripartire e di risollevare un ambiente che sembra non essere il migliore e che ancora accusa le scorie degli addi di Monchi e De Rossi. Il nome giusto per ripartire però non proviene dal campionato italiano, la squadra va affidata a qualcuno non ancora super blasonato ma che sappia vincere e convincere. Il nome perfetto è: Paulo Fonseca.

Chi è Paulo Fonseca?

E’ un allenatore portoghese di 46 anni attualmente alla guida dello Shakthar Donetsk che nel corso della sua carriera ha vinto e convinto in Portogallo (alla guida di Porto e Braga) e in Ucraina. Con un palmares di tutto rispetto che vanta più di 10 trofei, è a tutti gli effetti l'allenatore più promettente e tatticamente preparato del movimento calcistico portoghese. I tifosi romanisti ricorderanno bene il suo Shakthar, una squadra super organizzata ed molto offensiva che nonostante la scarsa qualità tecnica ha impressionato e convinto tutti. Parliamo di un allenatore pronto al salto di qualità dopo due ottimi anni in Ucraina, un tecnico molto bravo a far emergere il talento dei propri giocatori attraverso un gioco di posizione e ben articolato.

Perché Pauolo Fonseca?

Non esiste un singolo motivo ma ne sono un bel po’. Sicuramente il più importante è legato al bisogno della Roma di trovare qualcuno che porti freschezza ed entusiasmo all’interno dell’ambiente; un qualcuno che riconosca Roma come una piazza importante e che sia pronto a consacrarsi nel calcio che conta dopo aver incantato l'Europa dell'Est. Un altro aspetto che non va trascurato è sicuramente il modulo e lo stile di gioco adoperato dall’allenatore, il 4231 di Fonseca è perfetto con la rosa attuale della Roma e sfrutta in modo particolare gli esterni, ruolo su cui ha investito molto la Roma (Under, Kluivert, El Shaarawy) . La Roma dal punto di vista tecnico è di gran lunga superiore allo Shakthar Donetsk e permetterebbe all’allenatore portoghese di rendere ancora più fluido il suo collaudatissimo gioco.

Come giocano le squadre di Fonseca?

In fase di possesso il 4231 si ridimensiona con i terzini molto alti per permettere agli esterni di accentrarsi e con uno dei due centrocampisti che si abbassa sulla linea dei difensori centrali per impostare. Le sue squadre, così come tutte i club fautori del calcio moderno, coinvolgono molto anche il portiere e basano il proprio gioco sui passaggi rasoterra. La soluzione di gioco principale infatti è basata proprio su questo, con la manovra che parte dal basso in modo tale da attirare il pressing avversario e permettere al reparto offensivo di esprimersi al meglio tra le linee sfruttando la loro velocità. In caso in cui non si riesca ad uscire palla a piede (superare il primo pressing), il centrale, o il centrocampista incaricato all’impostazione, cerca il terzino sul lato opposto sfruttando la sua posizione alta sulla fascia. Il gioco si basa su triangolazioni veloci che coinvolgono molto i 4 giocatori offensivi che si scambiano la posizione per non lasciare punti di riferimento e che occupano la porzione centrale del campo per permettere ai terzini di salire e cercare la prima punta e l’esterno opposto in area di rigore. E’ il reparto offensivo il punto forte delle sue squadre, parliamo di squadre che macinano gol su gol. La difesa è molto diversa dalla classica difesa italiana o “Murinhana”, come Guardiola, infatti, le squadre di Fonseca basano la fase difensiva sulla difesa alta ed un pressing asfissiante che spesso permetto alla sua squadra di trovare il gol.

 

In allegato lascerò un link di un video che spiega in inglese le tattiche di Fonseca rendendo la spiegazione più intuitiva e semplice grazie alle grafice animate.  ​​​​​​
 

Come sarebbe la rosa ideale per Fonseca?

Prima di tutto ci vuole un portiere che sia bravo con i piedi, non per forza un Allison o un Ederson, ma un portiere che sappia quanto meno indirizzare un pallone verso il compagno. Il nome perfetto è Cragno del Cagliari pronto al grande salto dopo l’ennesima stagione ad alti livelli, ha una valutazione di 25 milioni che verrebbe attutita dall’inserimento del cartellino di Luca Pellegrini e dalla cessione di Olsen che, nonostante la pessima stagione, ha ancora molti estimatori e porterebbe nelle casse Romaniste 8-9 milioni.

In difesa Manolas si sposa perfettamente con il genere di gioco di Fonseca, è un giocatore rapido e molto bravo nell’anticipo, è assolutamente da blindare con il rinnovo ed aumento dell'ingaggio. Il discorso è opposto per Fazio, il giocatore non ha mai convinto nel ruolo di difensore centrale titolare ma può restare come alternativa al duo formato da Manolas e Mancini. E’ proprio il centrale in forza all’Atalanta il nome giusto per la difesa e visti gli ottimi rapporti con la società bergamasca non dovrebbe essere troppo difficile strappare il gioiellino ai neroazzurri. Sicuramente gli oltre 25 milioni della sua valutazione sono tanti ma valgono sicuramente la pena visto il potenziale del giocatore. Terrei Juan Jesus come quarta alternativa e cederei Marcano per 5 milioni per effettuare una plusvalenza netta e liberare la rosa da un giocatore che non ha mai convinto.

La posizione di terzino sinistro è blindata: Kolarov si conferma essere un ottimo terzino e Santon non ha deluso le aspettative dimostrandosi un buon rincalzo. A destra la situazione è diversa, per il suo essere bandiera della Roma lascio Florenzi nella posizione di terzino titolare di destra anche se non mi entusiasma e vi ci vedrei meglio il giovanissimo Henrichs del Monaco valutato 25 milioni o i più esperti Lazzari e Malcuit (arrivo possibile in caso di arrivo al Napoli di Di Lorenzo). In caso di conferma di Florenzi come titolare, vanno fatte delle considerazioni sul terzino destro panchinaro. Attualmente questo ruolo è ricoperto dall’olandese Karsdorp che ha deluso le aspettative ma che dopo queste due stagioni non esaltanti a Roma ha ancora mercato e porterebbe nelle casse giallorosse almeno 10 milioni da investire in parte per un buon terzino che conosca la Serie A e che possa alternarsi con Florenzi, il nome perfetto è Bereszynski in uscita dalla Sampdoria e terzino titolare della nazionale polacca. A parte Santon che ha attitudini più difensive, parliamo di 3 terzini che amano giocare molto alti e soprattutto caratterizzati dall'essere calciatori di spinta, perfetti per il gioco offensivo di Fonseca.

Il centrocampo della Roma è  sprovvisto di un mediano che sappia abbassarsi al centro della linea dei centrali per impostare. Vista la retrocessione dell’Empoli, il nome perfetto per quel ruolo è Bennacer. Mediano algerino classe 97 reduce da ottime stagioni con la maglia dell’Empoli ed è pronto al grande salto. Un’operazione non troppo esosa, si parla si una ventina di milioni e sarebbe completamente finanziata dalla cessione di Nzonzi che, nonostante una stagione non brillante, ha molti estimatori, Arsenal su tutti, pronti a versare nelle casse romaniste 30 milioni. Cristante è perfetto nel ruolo di compagno di Bennacer, dopo un inizio a rilento si è confermato su alti livelli e sotto la guida di Fonseca potrebbe ripagare la fiducia e l’investimento fatto dalla Roma. Con l’addio di De Rossi bisognerebbe investire sul mercato e portare a casa due validi centrocampisti da alternare a Cristante, Bennacer e Gerson, promosso per quanto visto a Firenze. I profili migliori sarebbero Veretout della Fiorentina valutato 25 milioni e Fofana dell’Udinese valutato 15 milioni. Entrambi i colpi sarebbero finanziati in buona parte dalle cessioni di Pastore, Bruno Peres, Ponce che verrà riscattato dall’ AEK Atene per 6 milioni, Daniele Verde (vicino al Getafe per 10 milioni) e Gonalons (valutato 10 milioni).

La posizione di trequartista, la più importante nello scacchiere tattico di Fonseca, è in ottime mani con il ballottaggio tutto italiano tra Pellegrini e Zaniolo, entrambi da blindare con il rinnovo. Coric è acerbo e potrebbe andare in prestito per esplodere definitivamente.

Per il ruolo di esterno destro inutile discutere la titolarità di Under, giocatore under 21 che ha fatto vedere grandi cose e che con il gioco offensivo di Fonseca diventerebbe devastante. Guardando in casa Udinese il perfetto vice per Under è Pussetto, giocatore argentino autore di un’ottima stagione ad Udine il cui valore si aggira sui 10 milioni, finanziato dalla cessione di Perotti.

Quest’anno Kluivert non ha trovato molto spazio ma sicuramente con il nuovo allenatore sarà suo il ruolo di esterno di sinistra in costante ballottaggio con uno dei migliori di questa stagione: El Shaarawy. Per il faraone si parla di un interessamento della Juventus, ma sicuramente vedendo il progetto ambizioso della Roma resterà.

E’ certo invece che Dzeko saluti Roma per trasferirsi all’Inter per 12 milioni, così com’è certo che Shick non possa fare la prima punta titolare. Considerati i 18 milioni della cessione di Defrel alla Sampdoria, la Roma avrebbe una base di 26 milioni da investire per una prima punta di spessore. Il nome perfetto per la Roma è quello di Ben Yedder, bomber francese del Siviglia molto spesso sottovalutato ma che vanta più di 140 gol in 300 presenze. Ha una clausola rescissoria di 40 milioni, ma un piccolo esborso economico lo si può fare per un attaccante che tra Champions (14 presenze) e Europa League (8 presenze) ha totalizzato 18 gol.

Un mercato quasi totalmente autofinanziato che porterebbe ad una rivoluzione e miglioramento della rosa romanista. La Roma 2019/2020 scenderebbe in campo con il 4231:

  • Portiere: Cragno (Mirante e  Fuzato) 
  • Terzino destro: Florenzi/ Malcuit (Bereszynski/Florenzi) 
  • Difensori centrali: Manolas e Mancini (Jan Jesus e Fazio) 
  • Terzino sinistro: Kolarov (Santon)
  • Mediani: Bennacer e Cristante (Veretout, Fofana e Gerson) 
  • Trequartista: Zaniolo (Pellegrini) 
  • Esterno destro: Under (Pussetto) 
  • Esterno sinistro: Kluivert (El Shaarawy) 
  • Prima punta: Ben Yedder (Schick) 

 

ovviamente tra parentesi sono riportati i panchinari.