"La sola cosa che posso dire è che sono convinto che dobbiamo continuare a lavorare e che troveremo un giocatore che vuole venire a Roma, uguale o più forte di Malcom". All'indomani dello smacco del secolo, Monchi si è messo subito al lavoro per garantire a Di Francesco l'esterno offensivo di cui necessita. Malcom, come ben saprete, si è trasferito al Barcellona lasciando dietro di sé una coda di polemiche e veleni impressionante: Monchi e Pallotta accusano il presidente del Bordeaux, Martín, di aver agito in malafede. In che modo? "È facile da spiegare ma difficile da comprendere" aveva aggiunto il d.s. dei giallorossi nella recente conferenza stampa: Bordeaux e Roma erano d'accordo su tutto, erano stati inviati i documenti ed entarmbi i profili Twitter avevano cinguettato come cardellini festanti in una alba uggiosa, soltanto che... soltanto che la Roma sarebbe caduta nella trappola escogitata dai francesi. 

Timeo Danaos et dona ferentiis decantava il poeta Virgilio nella sua Eneide. In parole spicce: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. E la dirigenza romana si è fidata troppo, cadendo ingenuamente nel tranello dei girondini: nonostante sia quotata in borsa - e quindi ogni passo deve essere fatto con certezza assoluta -, la Roma ha accettato di pubblicare il tweet di semi-ufficialità dell'affare Malcom, provocando l'immediato rilancio di un Barcellona impaurito dall'eventualità di perdere il brasiliano. Avete capito? È stato un infido trabocchetto orchestrato dai francesi per garantirsi il rilancio del Barça e guadagnare così quei quattro-cinque milioni in più che sicuramente faranno un'enorme differenza (?). Valgono davvero così poco l'etica calcistica e il rispetto tra colleghi per il Bordeaux? Evidentemente sì. È notizia fresca che Martín stia passando di mano la società girondina al miglior offerente. Davvero un bel modo per lasciare il calcio! 

La "short list" di esterni offensivi del d.s. Monchi è meno short di quanto si pensi: ai soliti nomi seguiti da mesi si aggiungono profili nuovi e molto forti. Fuori da Trigoria campeggia un cartello con scritto: "Cercasi ala destra, giovane, tecnica, veloce e mancina". Il sogno di Monchi è uno ed uno soltanto: rimanete incollati e ve lo dirò. Le piste italiane portano a Suso e Berardi. Il Milan valuta lo spagnolo  circa 40 milioni e potrebbe cederlo, finanziando di conseguenza altre operazioni. I giallorossi, da par loro, potrebbero inserire Perotti come contropartita tecnica. La situazione è in stand-by, così come quella di Berardi del Sassuolo: entrambi questi profili conoscono bene la Serie A ma, per usare un eufemismo, non sono proprio in cima alla lista dei desideri di Monchi. Che preferirebbe nomi "stranieri", ossia senza esperienza nel nostro campionato, ma più forti.

Tra questi spicca Emil Forsberg. Il giocatore piace tantissimo alla Roma - soprattutto a DiFra - ma il Lipsia lo ritiene incedibile. La notizia (vera) secondo cui lo svedese abbia lo stesso procuratore del nuovo portiere giallorosso Robin Olsen - la società HCM Sports Management - non deve trarre in inganno: Forsberg non indosserà quasi certamente la divisa giallorossa. I giudizi tranchant non si sposano bene con le notizie di calciomercato, ma in questo caso posso tranquillamente sbilanciarmi. Allo stesso modo altri due giovani stranieri non avranno modo di vedere il magnifico Colosseo, se non da semplici turisti. Il primo gioca in Spagna: il 21enne basco Mikel Oyarzabal Ugarte, attaccante esterno di grande talento della Real Sociedad. La Roma tornerà presto alla carica per quello che era l'obiettivo originario prima di spostare l'attenzione su Malcom, visto soprattutto quanta stima Monchi riponga in Oyarzabal. Il ragazzo, che vanta anche una presenza nella Nazionale maggiore spagnola, era stato chiesto da Monchi ai dirigenti della Real Sociedad che però non hanno intenzione di venderlo, a meno che un club non paghi la clausola di rescissione stimata in 50 milioni di euro. La Real Sociedad prende tempo e, nel frattempo, c'è da convincere il ragazzo che, come molti baschi, è attaccato alle proprie origini e per ora non vorrebbe spostarsi. Inoltre sul giocatore, considerato un futuro titolare della Roja, da tempo c'è anche il Real Madrid. E la Roma, nonstante i soldi derivanti dalla cessione di Alisson, non può competere con le Merengues. A maggior ragione quando si tratta di un giocatore spagnolo.

L'altro giovane straniero è Leon Bailey: nonostante nelle ultime ore il suo nome sia salito in cattedra, non sarà nemmeno lui il nuovo acquisto della Roma per la fascia destra. Come riporta la Bild, infatti, il Bayer Leverkusen valuta il promettente giamaicano dai 100 milioni in su e non ha intenzione di ascoltare offerte inferiori a quella cifra. Le recenti dichiarazioni del d.s. del club, Jonas Boldt, spengono le residue speranze: "Non ci sono state richieste per lui. Sono soltanto inutili rumors". Sicuramente mi sento di poter affermare che Bailey non valga 100 milioni e che i tedeschi stiano soltanto bluffando. Nonostante ciò, è altrettanto certo che per meno di 60/70 - cifra che la Roma non può spendere - il ragazzo non si muova. 

Se sei arrivato fin qui, caro lettore, non posso far altro che ringraziarti e soddisfare così la tua sete di curiosità su chi sarà il prescelto per la fascia destra della Roma. Non avrà le sembianze di Anthony Martial, nonostante l'ex Lione sia il sogno nel cassetto di Monchi. Il francese ha il contratto in scadenza al prossimo giugno e sembrerebbe essere sempre più lontano dalla permanenza allo United. I Red Devils hanno letteralmente scaricato l’attaccante, chiedendo una cifra vicina ai 70 milioni: Bayern, Chelsea, Tottenham, PSG e soprattutto Roma sono alla finestra aspettando novità. Vi starete chiedendo: perché lo United vuole così tanti soldi da un futuro parametro zero? Beh, basta dare un'occhiata alla cifra spesa dallo United per l'acquisto di Martial nel 2015: 60 milioni cash più 20 di bonus (10 alla quindicesima presenza in Nazionale, 10 in caso di nomina per il Pallone d'Oro). Una somma dalla quale Mourinho difficilmente potrebbe rientrare: ecco quindi spiegato l'interessamento della Roma, che offrirebbe massimo 50 milioni per l'asso francese. 

Messo da parte anche il desiderio più recondito di Monchi, tutti gli indizi portano ad un nome solo: David Neres, esterno destro (e mancino) dell'Ajax. I Lancieri hanno aperto ad una sua possibile cessione, ma se ne riparlerà soltanto dopo il primo di agosto, giorno del ritorno del play-off Champions contro gli austriaci dello Sturm Graz, vinto all'andata per 2-0 dagli olandesi grazie anche ad un Neves in grande spolvero. L'Ajax, tuttavia, la spara grossa: 50 milioni, senza contropartite, senza dilazioni, senza prestiti vari. Uno sproposito anche per le ricche (per ora) casse della Roma, che però guarda con fiducia al futuro auspicando di poter acquistare un futuro crack del calcio mondiale. Alla faccia di Malcom, del Bordeaux e del presidente Martín.