Quando il tecnico Fonseca ha iniziato quest'avventura con la Roma, la prima parola chiave che ha usato e' stata equilibrio.
Lui da tecnico parlava di un equilibrio sul campo, inteso come un rapporto tra i vari reparti del terreno di gioco.
In verita', pero', l'equilibrio a Roma, va ricercato in un contesto piu' ampio. Ci deve essere equilibrio tra le cessioni e gli acquisti, ci deve essere equilibrio tra le varie partite, ci deve essere equilibrio nelle dichiarazioni dei giocatori e, infine ci deve essere equilibrio tra i supporters giallorossi.
Io sono un tifoso giallorosso da diversi anni, ho iniziato a seguire la Roma che avevo circa sei anni e da allora sono passati circa trentotto anni e questo equilibrio e' stato sempre molto latente, anche quando la squadra andava alla grande. Molte volte, soprattutto in questi ultimi anni, ho sentito accusare Pallotta, i vari direttori sportivi, diversi allenatori, ma non ho mai sentito nessuno accusare l' ambiente giallorosso in generale. Si cerca sempre di trovare il marcio nell'altro. Ora Pallotta va via, arrivera' un altro investitore dagli States e gia' si sentono voci del tipo:" fortunatamente Pallotta va via, adesso che arriva il nuovo presidente le cose cambieranno". Certo, magari il magnate texano dara' una  nuova iniezione di fiducia, immettera' nelle casse della societa' nuovo denaro, ma se non si trova quel famoso equilibrio, tempo qualche anno, si ritrovera' anche lui nell'inesorabile ghigliottina che continua a mietere vittime.
Tutti si aspettavano dopo la bellissima gara di domenica una prestazione, almeno, accettabile e, invece, ieri contro il Sassuolo abbiamo visto l'esatto opposto della Roma del derby.

Come sempre, dopo una prestazione non pervenuta, come quella di ieri, sono arrivati i commenti dei supporters. I vari Smalling, Mancini, Pellegrini, Dzeko e company, per i tifosi giallorossi, non possono dare piu' di questo.
Mi chiedo, ma dopo una sola settimana dal derby, quando questi stessi calciatori, per i tifosi erano campioni ad alto livello, cosa e' cambiato? Voi direte: " beh la prestazione e' cambiata", ma gli attori del Mapei Stadium, sono gli stessi del derby, se hanno mostrato di avere grandi qualita' nel derby e non solo, visto che anche in altre occasioni hanno dato prova di cosa sono capaci, non possono essere diventati in sette giorni dei brocchi!
Credo che, questa maledetta mentalita' di osannare i calciatori all'ennesima potenza dopo un' ottima gara, sia controproducente per loro, ma anche per il nostro stesso stato d' animo. Se anche a Roma arrivasse il Leo Messi dei momenti migliori, dopo un po' dinanzi a un certo trattamento, comincia a sbroccare anche lui.
L'equilibrio che noi tutti dobbiamo trovare in questo tanto amato e tanto odiato ambiente giallorosso sia di non osannare i ragazzi dopo gare ad alto livello e non farli diventare brocchi dopo non gare come contro il Sassuolo. Osannarli tanto crea dentro ognuno di loro un senso di appacatezza, e' come se pensassero di aver dato quello che dovevano dare, invece, bisogna dare ad ogni gara quello dato al derby.