Sembra strano che nella città eterna, in una delle città più belle del mondo, ci siano due squadre di calcio che invece di essere dei top club a livello mondiale, imprecano contro i loro presidenti.
Inizio con il dire che a mio avviso il 'cancro' di queste due società sono i due presidenti.

Partendo da James Pallotta, tutti o quasi si sono accorti che questo presidente americano è più assente del silenzio quando c'è molta confusione, un presidente che non ha una residenza fissa in Roma, ma gira e vaga su e giù tra la capitale e gli States. In secondo piano si passa all'attaccamento ai tifosi giallorossi, dopo otto anni di presidenza tutto sembra essere rimasto tale alla prima contestazione proprio contro Pallotta. I tifosi lo accusano di non volere il bene della società, di non voler far crescere questa società, ma di utilizzarla soltanto per i suoi comodi. Lo Stadio? Oggi c'è, domani no, tutto sembra una presa in giro. Quando un tifoso giallorosso parla della Roma in modo positivo, non tira mai in ballo il presidente, visto che per lui è la parte marcia di questa società.
Pallotta cosa ha fatto di buono per questa società? L'ha comprata e basta. Quando si dice che i romanisti sono persone che non capiscono niente su Pallotta, mi viene da rispondere che sì Pallotta - con Di Benedetto e co. - ha comprato la Roma, ma a mio avviso non l'ha comprata per farla diventare un top club, ma soltanto per dire al mondo di avere la squadra più importante della città eterna.

Come sappiamo Roma per i turisti stranieri è una città magica, che porta ad avere una sensazione di vivere tra il moderno e l'antico, un mix che nella città eterna si collega perfettamente. Ma se per un turista è una toccata e fuga, per Pallotta non sembra così. Sono certo che lo Stadio - se verrà costruito - servirà al presidente soltanto per i suoi porci comodi, infatti sono certo che qualora venga detto sì, Pallotta cercerà un acquirente per la Roma, per poi chiedere a chi ne prende le redini il profitto per giocare nel nuovo stadio, ma non si fermerà qui... Pallotta vuole fortemente lo stadio per farci anche altre cose: teatro, concerti, spettacoli vari, sempre e solo intascando da solo e non per la Roma.
Molti tifosi hanno capito il suo intento quello progettare tutto per la Roma, ma poi sarà il primo a mettersi in disparte e lasciare il calcio, del quale lui non è mai stato un estimatore - fissato con il basket - e al quale non verserà una lacrima quando deciderà di vendere il club. Pallotta a Roma è visto come un menefreghista, mai visto un abbraccio con i tifosi, mai visto con i tifosi, una volta si getto dentro la fontana a Piazza del Popolo dopo un Roma-Barcellona 3-0 con il passaggio dei giallorossi in semifinale, ma oltre quel momento in otto anni non ha fatto niente di eclatante.

A Roma ogni anno si vedono arrivare giocatori che poi una volta diventati importanti vengono ceduti: Salah, Alisson, Emerson Palmieri, Strootman per dirne alcuni, per poi vedersi ogni anno a ricominciare da capo. Pallotta è contestato anche perchè ogni trattativa che riguarda la Roma, lo vuole risolvere a Boston e non a Roma, ma perchè? Quando si vede la Roma fuori dai primi tre posti si grida alla scarsità della rosa, ma questo è figlia di un presidente che per - come dice lui - tenerla a galla ha bisogno di cedere. La mia domanda allora sorge spontanea "Ma perchè una volta arrivati a Roma, facendo credere ai tifosi un grande club e alla fine non è ancora successo?" Che la Roma sia una società che non può permettersi di comprare dei campioni questo è assodato, ma il cedere giocatori ogni anno, anche in doppio, mi sembra davvero strano che debba essere un obbligo... mh. Pallotta è un presidente non presidente, uno che c'è ma non c'è, uno che parla solo tramite social, ma non si trova mai a spiegare ai suoi tifosi il perchè questa società non riesce a diventare grande.


Passiamo alla Lazio: Claudio Lotito.
Quando penso alla Lazio, mi metto nei panni dei tifosi. Non so perchè vedo uno Lotito orgoglioso, ma di che? La Lazio nelle mani di Lotito ha vinto 3 Coppe Italia, 2 Supercoppa Italiana, un po' poco per un club che prima del suo avvento sotto le mani di Sergio Cragnotti ha fatto stravedere il mondo.
Lotito è un presidente duro, uno che se ne frega di tutto e di tutti, la sua parola è legge. I tifosi lo contestano ad ogni partita, lo contestano perchè; la Lazio ha ogni anno una rosa di ottimi giocatori, ma che però non riesce a salire tra le prime quattro. Non riesce ad essere competitiva in Europa. Cede ottimi giocatori e riporta dentro promesse sconosciute del calcio, che poi grazie a Ighli Tare sono sempre dei colpi che riescono a fare bene, delle volte diventano anche giocatori ricercati da grandi club, che a suon di milioni tentano di convincere Lotito che però come detto è un osso duro.
La cosa che mi fa stare non simpatico Lotito è la sua irruenza, la sua testardaggine che lo porta a rifiutare milioni e milioni, per poi ritrovarsi a dover regalare i giocatori a costo zero. Infatti per Sim De Vrji dopo aver detto no a 30 milioni da parte di Juventus e Inter alla fine lo ha perso a costo zero in favore dei nerazzurri a fine stagione. I tifosi questi errori non glie li perdonano mai, ma come dargli torto?

La Lazio ad oggi ha un centrocampo rispettabilissimo, dove dopo aver rilanciato Luis Alberto, lo ha unito a Lucas Leiva - altro rinato in maglia biancoceleste - e Milinkovic Savic, un trio incredibile se lo accostiamo alla squadra in questione, aggiungiamoci anche un attaccante come Ciro Immobile che se in forma fa molta differenza.
La Lazio soffre nel reparto arretrato, dove togliendo Strakosha che tra i pali fa il suo sporco mestiere, i difensori centrali sono davvero di bassa qualità; Luis Felipe, Acerbi, Wallace e Bastos - un duo che in coppia ha fatto più danni che danni - e Radu. Il distacco tra tifosi e presidente è anche il non voler mai prendere un giocatore affermato, il soprannome affibbiato a Lotito 'LoTirchio' è proprio per quel suo modo di fare da presidente di un grande club, ma che poi di grande non ha proprio niente. Il suo atteggiamento è troppo esuberante, mentre dovrebbe essere più con i piedi per terra.
Molti tifosi lo accusano di essere un tifoso della Roma - si dice che in gioventù era un grande sostenitore dei giallorossi -, molti solo una sanguisuga su i soldi che intasca il club, ma che poi per tirarli fuori ha le braccia troppo corte per arrivare alle tasche. Lotito è uno che guarda al bilancio, ma la Lazio ogni anno ha un buon bilancio, anzi buonissimo eppure Lotito si affida sempre al 'Santo' Tare e che i suoi scuoting riescano sempre a trovare dei giocatori sotto al milione o poco più.