Dopo la spettacolare gara della Roma di Fonseca, domenica contro il Sassuolo, sono arrivati i complimenti di una figura di enorme importanza nell'ambiente giallorosso.
I complimenti, come potete immaginare, sono arrivati dall'ottavo re di Roma, dal capitano di tutti i tempi, il Pupone, Francesco Totti.
I complimenti, sono sempre cosa molto gradita, ma quando arrivano da una persona che, come il grande Totti, ha rappresentato per i colori giallorossi la storia della stessa Roma, allora, ecco che assumono un' importanza assoluta e particolare.

Totti, durante una sua intervista, rilasciata al quotidiano il Messaggero, mentre era ad una manifestazione, alla quale partecipavano diversi ex calciatori di serie A, ha dichiarato che la gara di domenica contro il Sassuolo e' stata davvero molto interessante e divertente.
Sempre secondo il Pupone, giocare con l'intensita' che la Roma domenica ha messo in campo, rendera' il cammino in campionato, sicuramente, molto piu' semplice.
Totti, parlando della sua amata Roma, ha, inoltre, dichiarato che gli ultimi arrivi, in modo particolare quelli di: Mkhitaryan, Smalling e Veretout, hanno contribuito a rafforzare un ossatura gia' forte.
Veretout, cosi' come Mkhitaryan, erano proprio quei profili che mancavano alla squadra per essere competitiva e ambire alle prime quattro posizioni nella classifica del campionato. Inoltre, l'ex capitano giallorosso, parlando sempre dell'entusiasmo che la squadra ha risvegliato nei tifosi, ha dichiarato che e' di enorme importanza cercare di rimanere lucidi e, soprattutto, con i piedi per terra. 

Roma e' un ambiente dove si passa con enorme facilita' dal piu' nero disfattismo all'euforia piu' assoluta e viceversa.
Solo due settimane fa, infatti, si parlava gia' di crisi.
In ultimo, ma non certo per importanza, Totti ha toccato anche un tema di grande attualita' negli stadi italiani: il razzismo.
Il pupone ha dichiarato che questo problema ha origini che vengono da lontano, secondo Totti sono decine e decine di anni che si parla di questo problema, senza mai, pero', aver avuto la voglia e la determinazione giusta per eliminare poche decine di imbecilli dallo sport.