La comunicazione al tempo dei social e delle notizie last minute è importante da curare, specie nel calcio. Quando ci sono delle falle nel sistema, ogni minimo aspetto rischia di essere messo in discussione, pur senza peccare di malizia o aver commesso azioni imperdonabili. Bisogna cercare di farne buon uso, far sì che l'obiettivo arrivi a destinazione per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento, oltre a cercare di eliminare quante più polemiche possibili. Il VAR dovrebbe aiutare quale mezzo efficace di decisione perfetta, così da non cadere in errore. Tuttavia, c'è sempre un grande ma.

Ed è così che Napoli-Cagliari diventa oggetto di discussione e polemica a fine gara. Il tutto prende corpo sull'1-1 nei minuti finali del match: siamo in pieno recupero, Cacciatore tocca con il braccio la sfera al limite dell'area di rigore, l'arbitro Chiffi fa proseguire. Dopo due minuti di gioco, viene richiamato dal collega Mariani per risolvere il dubbio sull'accaduto. Il colpo di scena è servito, perché in dubbio non è il tocco, bensì la posizione esatta al limite dell'area. Ad occhio nudo è impossibile da stabilire punizione o rigore, ma il VAR non ha dubbi: Insigne posiziona il pallone sul dischetto e poco dopo realizza il 2-1 che vale agli azzurri il secondo posto aritmetico.
Da qui la fervente polemica da parte del ds del Cagliari, Marcello Carli, convinto che il rigore fosse molto dubbio. Carli asserisce di una dubbia oggettività nelle scelte arbitrali, in quanto evidentemente impossibile da decifrare, in taluni casi, usufruendo delle immagini alla portata di addetti ai lavori e telespettatori. A togliere ogni dubbio ci pensa direttamente il designatore arbitrale Nicola Rizzoli, ma emergono nuovi dubbi. In effetti, dalle sue dichiarazioni, esce fuori che gli arbitri al VAR hanno a disposizione immagini tridimensionali altamente specificati, aventi una linea vettoriale precisa al centimetro, in grando di fare una proiezione del pallone nel momento in cui viene toccato dai calciatori.

Nel caso specifico, il momento in questione è la posizione di Cacciatore quando commette fallo: la palla viene toccata dal suo braccio all'interno dell'area di rigore, ogni dubbio viene fugato. La decisione, dunque, è completamente oggettiva e scaturita da una misurazione perfetta. Qui, tuttavia, viene meno la comunicazione.
Una volta chiarito che gli arbitri al VAR hanno a dispozione immagini diverse da quelle proiettate in televisione - in questo caso non vi sono colpe da parte degli operatori tv -, perché non è stato detto fin dall'inizio? Perché Rizzoli ha svelato l'arcano soltanto il 5 maggio 2019, a tre giornate dal termine del campionato, quando potevamo evitare polemiche a non finire per la durata di quasi due annate intere? Il VAR è stato introdotto in Serie A a partire da agosto 2017, coincidente con l'inizio del campionato di Serie A scorso, magari già all'epoca avrebbe dovuto prevalere il buonsenso della trasparenza.

Arriviamo al solito problema: perché gli arbitri non parlano nel post-partita con i media? Sono passati anni da quando il presidente dell'AIA, Marcello Nicchi, aveva auspicato e promesso in tempi brevi la possibilità di far parlare i fischietti in sala stampa e davanti alle telecamere, ma per vari motivi la promessa non si è mai tramutata in una fattibilità concreta. Hanno ragione Nicchi e Rizzoli, è necessario avere più fiducia nella tecnologia e nei giudizi e le polemiche non verranno mai estirpate in una cultura tipicamente italiana del sospetto, ma è anche vero ciò che esce dall'altra faccia della medaglia.

La classe arbitrale e il suo responsabile dovrebbero spiegare meglio le decisioni prese nelle varie partite oggetto di discussione. Ieri era la volta di Napoli-Cagliari, con i padroni di casa già qualificati per la Champions League e i sardi a un passo dalla salvezza, ma se l'episodio fosse accaduto in Genoa-Roma, l'una in piena lotta per non retrocedere in Serie B e l'altra per andare in Champions? Insomma, ci saranno miglioramenti nella comunicazione dall'altra parte della barricata?
Ai posteri l'ardua sentenza.