La sconfitta di ieri sera contro lo Spezia, l'ennesima di una serie imbarazzante di sconfitte contro squadre di medio-bassa classifica, testimonia chiaramente come l'Inter abbia bisogno di un pesante cambiamento.
E' inconcepibile che una squadra di tale livello, e con determinati obiettivi, perda o pareggi contro avversari del calibro di Spezia, Bologna, Sampdoria, Empoli e Monza. E' la dimostrazione di quanto la mentalità di questa squadra sia limitata. Quello che distingue un buon giocatore da un campione, è la continuità: il buon giocatore sforna grandi prestazioni una volta ogni tanto, il campione fa la differenza sempre. Lo stesso vale per le squadre. Se sei discontinuo, non potrai mai essere una grande squadra. Se vinci le partite di cartello, ma poi contro le piccole non scendi in campo e finisci per prenderle, sei nient'altro che un mediocre. 

Simone Inzaghi ha fatto bene all'Inter, quando vinci tre titoli in un anno e mezzo non si può affermare diversamente, ma al netto di ciò, l'Inter non si trova dove dovrebbe essere. La Serie A sta attraversando in questi anni uno dei periodi di maggiore competitività della sua storia: ben sei squadre si equivalgono in termini di rosa e tutte e sei puntano allo stesso traguardo, lo scudetto. Se l'Inter si trova a 15 punti dalla capolista perchè ha perso punti indecentemente contro tutte le squadre sopra citate, il fallimento è palese.
Indipendentemente dalla qualificazione alla prossima Champions League, dal piazzamento nell'attuale Champions League (a meno di una finale, ma lasciamo perdere) e dall'eventuale vittoria di un'altra Coppa Italia, il percorso di Simone Inzaghi all'Inter per me è giunto alla fine. 

Il nuovo allenatore dell'Inter deve essere un fuoriclasse. Tanti grandi allenatori si trovano sul mercato in questo momento, ma solo uno è consono alle finanze nerazzure. MARCELO "EL LOCO" BIELSA. Il più grande allenatore al mondo per chiunque ci abbia parlato almeno 5 minuti. Un genio del calcio, un vate della tattica e della strategia, una garanzia nella valorizzazione dei talenti, una delle personalità più carismatiche nella storia moderna di questo sport.
Alcuni di voi penseranno "eh ma non ha mai vinto niente di importante...". Avete ragione, ma quando mai ha allenato squadre di alto livello? Leeds United, Olympique Marsiglia, Athletic Bilbao... Non gli si poteva certo chiedere di sopraffare Manchester City e Livepool, Real Madrid e Barcellona, o il PSG. Tuttavia, ha saputo riportare il Leeds in Premier dopo vent'anni di assenza e portò il Bilbao in finale di Europa League. L'Inter per Bielsa sarebbe il punto più alto della carriera, e se è ritenuto tra i migliori al mondo nonostante il suo magro palmares, un motivo c'è.

Successivamente verrà il momento delle cessioni. Andranno venduti:

  • Denzel Dumfries per 30 milioni. Ha mercato in Inghilterra, servono soldi ed è ampiamente sostituibile.
  • Roberto Gagliardini per 5 milioni. I suoi sei anni di permanenza all'Inter sono il più grande mistero della storia recente del calcio italiano. E' da Serie C. 
  • Stefano Sensi per 5 milioni. Mi rammarico quando penso al grande giocatore che era nelle prime partite con Conte, prima di infortunarsi. 

In totale verranno accumulati dalle cessioni circa 40 milioni.
Cifra che verrà investita per costruire una rosa adeguata al nuovo allenatore. Andranno acquistati:

  • Giorgio Scalvini per 40 milioni. Giovane difensore centrale dell'Atalanta, completo e sicuro come ne ho visti pochi alla sua età. Ha un futuro da fuoriclasse già scritto. 
  • Angel Di Maria a parametro 0. Il suo mancino è semplicemente il calcio, ho le lacrime agli occhi quando accarezza il pallone, uno dei giocatori più belli che io abbia mai visto. E ancora ampiamente decisivo. Si dice voglia tornare in Argentina per chiudere lì la carriera, che sia vero o no, è argentino e basterebbe una telefonata del Loco. 
  • Marcus Thuram a parametro 0. Centravanti fisico e veloce, da anni pilastro nel Borussia Monchengladbach. Sarebbe il partner perfetto di Lautaro.
  • Chris Smalling a parametro 0. Prima riserva in difesa e acquisto volto a indebolire una diretta concorrente.
  • Hector Bellerin a parametro 0. Dopo molti anni nei quali è stato uno dei giocatori più importanti dell'ultimo Arsenal di Wenger, a seguito di un grave infortunio, si è perso. All'Inter, allenato da Bielsa, avrebbe l'occasione di tornare quel giocatore. 
  • Morten Hjiulmand per 10 milioni + 5 di bonus. Mediano e capitano del Lecce, ha tutto per essere un punto fermo dell'Inter per il prossimo decennio. 
  • Francesco Acerbi a parametro 0. Ottimo come quarta scelta.

In tutto andremo a spendere 50 milioni. A fronte di un incasso di 40 milioni dalle cessioni e considerando che il monte ingaggi verrà alleggerito dalle partenze a 0 di Skriniar e De Vrij, pienamente sostenibile.
L'ipotetica formazione titolare sarà un 4222 composto da:

  • POR André Onana (Samir Handanovic)
  • TD Hector Bellerin (Matteo Darmian)
  • DC Giorgio Scalvini (Chris Smalling)
  • DC Alessandro Bastoni (Francesco Acerbi)
  • TS Federico Dimarco (Robin Gosens)
  • MED Nicolò Barella (Kristjan Asllani)
  • MED Marcelo Brozovic (Morten Hjulmand)
  • TRQ Angel Di Maria (Valentin Carboni)
  • TRQ Hakan Calhanoglu (Henrik Mkhitaryan)
  • PUN Marcus Thuram (Edin Dzeko)
  • PUN Lautaro Martinez (Joaquin Correa)
  • All. Marcelo Bielsa  

Soltanto leggendo questi nomi, fremo immaginando questa squadra in campo nella realtà. Un portiere che personalmente ritengo tra i migliori d'Europa. Tre quarti di quella che sarà la difesa titolare dell'Italia per i prossimi dieci anni. Un centrocampo che abbina la qualità immensa di Di Maria e Calhanoglu, alla grande intensità di Barella e Brozovic, i quali comunque possono vantare anch'essi piedi educati. Un attacco perfettamente complementare. Una squadra che unisce giovani promesse di sconfinate prospettive, a giocatori di grande esperienza internazionale. Guidati da un genio del calcio.
Questa Inter, non avrebbe limiti nei traguardi ai quali potrebbe ambire.