Madrid è da sempre una città che richiama un'importanza imponente dal punto di vista storico ed ha come molte delle maggiori città europee luoghi affascinanti che lasciano di stucco, attirando turisti da ogni angolo del mondo. E se dal punto di vista culturale non ci sono dubbi sulla sua magnificenza anche per quanto riguarda il football le meraviglie sono molteplici, basti pensare che in questa città ristagnano due delle maggiori realtà di questo sport a livello mondiale, vale a dire i Colchoneros dell'Atletico Madrid e i Blancos del Real Madrid.  Da sempre queste due squadre sono due grandissime potenze, che anche sul terreno di gioco non si sono di certo risparmiate, contentandosi anche dei trofei in atti decisivi della competizione in causa. 

Se vogliamo porle su una bilancia c'è da sottolineare il fatto che il Real Madrid è la compagine fra le due a detenere il maggior numero di trofei nella sua immensa bacheca ma ciò è giustificato anche dal fatto che storicamente il Real Madrid ha rappresentato una forza mondiale quasi ineguagliabile nella quale sono passati decine e decine di campioni: da Alfredo Di Stefano a Raul Gonzalez Blanco per arrivare al più recente Cristiano Ronaldo; l'Atletico Madrid di contro può definirsi in grande crescita a tal punto da diventare anche lei una delle maggiori potenze d'Europa, come dimostra quando fatto negli ultimi decenni: un titolo in Spagna conquistato nel periodo in cui Barcellona e Real Madrid sembravano extraterrestri, la finale di Europa League vinta ai danni del Marsiglia nel 2017le due finali di Coppa dei Campioni perse proprio contro i Blancos e citando queste ultime due circostante possiamo anche dire che i primi hanno avuto una dose di sfortuna decisamente massiccia: ricordiamo tutti la finale del 2014 in cui la beffa è arrivata allo scadere, quando un colpo di testa preciso di Sergio Ramos si insaccò all'angolino portando la sfida ai supplementari e strozzando in gola l'urlo di gioia dei tifosi dei Colchoneros che erano ormai pronti ai festeggiamenti; nel 2016 è stata invece la terribile e malefica lotteria dei rigori a regalare la "Coppa dalle grandi orecchie" al Real che vinse nuovamente la competizione ai danni dei loro cugini e rivali. 

Insomma come detto due squadre che da anni fanno parte dell'elitè, che hanno visto grandi cambiamenti all'interno dei loro team ma anche grandi riconferme, tre su tutte: il Cholo Diego Pablo Simeone che siede ormai su questa panchina da oltre 10 anni, la rinomina di Carletto Ancelotti sulla panchina del Real che dopo aver portato la "Decima" Coppa dei Campioni per il Real si è reso artefice di una stagione iconica vincendo in un anno solare tutti i trofei che era possibile vincere ed il ritorno di Griezmann che dopo una parentesi al Barcellona si è riaccasato con i rossobianchi che lo hanno consacrato come un top giocatore, prelevandolo giovanissimo dalla Real Sociedad.

Grandi club significa grandi proprietà ma anche grandi stadi, ammodernati e ricostruiti per intero diventando davvero sontuosi all'interno della città di Madrid: Wanda Metropolitano( Stadio dell'Atletico Madrid) da una parte che ha preso il posto del vecchio Vicente Calderon e il monumentale Santiago Bernabeu che è stato ricostruito e si è trasformato in qualcosa di davvero unico, la cui visita interna lascia senza parole.

Nel derby andato in scena ieri sera al Metropolitano, la squadra di Simeone ha dettato legge fin da subito contro i rivali, mettendoli sotto fin dal principio del match e portando a casa il bottino pieno: 3 gol fatti e 3 punti in saccoccia. C'è anche da dire che se l'Atletico continua sempre ad esprimere il suo gioco particolarmente solido in difesa e scintillante in fase offensiva, il Real Madrid dopo due anni di dominio puro sta un po' mutando la sua ossatura, che tra addii e infortuni sta vedendo l'inserimento di giovani leve che sono però si sono già affermate: Tchouameni, Camavinga e soprattutto Jude Bellingham che da quando è arrivato, portandosi sul groppone la tenera età di 20 anni ed un costo del cartellino di 100 milioni, ha già siglato 6 gol decisivi portando vittorie al suo nuovo team. Insomma un Real che sta ricostruendo per ritornare ad essere quei "Galacticos" che hanno dominato in ogni angolo del mondo per decenni e l'Atletico che invece prosegue sul solito sentiero che ha intrapreso da oltre 10 anni ovvero da quando su quella panchina siede Diego Pablo Simeone.
Spettacolo, grande storia, grande cultura ma anche una grande rivalità che sul campo porta sempre a delle sfide mozzafiato e che regala agli amanti di questo sport una visione unica, insomma, la custodia delle chiavi della città di Madrid è stata, è e sarà in ottime mani.