"Dal Brasile per incantarvi messére". E' così che fantasticando, se stessimo nel medioevo o nel rinascimento, mi immagino si presenterebbero questi tre campioni al cospetto di un imperatore di nome Milan, voglioso di gustarsi un intrattenimento calcistico divertente. Il Messére (che significa mio signore, titolo di dignità che era molto in voga un tempo usato per dare rilevanza a giudici, notai ma anche per personaggi di spicco e addirittura dato ai santi) è il Milan e gli incantatori, coloro addetti a saziare la fame di classe calcistica sono tre fuoriclasse brasiliani, le cui iniziali sono tre R: Rivaldo, Ronaldo e Robinho.
E' sempre un piacere avere in squadra calciatori di questo tipo. Per chi è affamato di classe cristallina e tecnica sopraffina giocatori come Rivaldo, Ronaldo e Robinho non deludono mai le aspettative e saziano completamente. Del resto, nel gergo comune del calcio se dici brasiliani intendi giocatori tecnici, estrosi, di gran classe. Il Brasile è da sempre vivaio di grandi talenti dalla tecnica eccelsa. Rivaldo, Ronaldo e Robinho sono stati nel Milan, che da sempre vanta una grande tradizione di calciatori brasiliani tra le sue fila. E ovviamente chi più, chi meno, ma hanno incantato con la loro classe anche in maglia rossonera. E hanno reso sicuramente molto felici la stragrande maggioranza della tifoseria rossonera quando hanno saputo dei loro ingaggi da parte della loro squadra del cuore.

Rivaldo Vitor Borba Ferreira, noto come Rivaldo, classe 1972 arrivò al Milan nel 2002/2003. Colpo sensazionale preso a parametro zero dal Barcellona. Trequartista, seconda punta, ala destra, è stato un giocatore dotato di grande tecnica, dribbling, potenza e di un gran tiro. Alto 1,86, lunghe leve, sapeva destreggiarsi con il pallone tra i piedi come se fosse un mago. Il suo piede preferito era il sinistro. Nel 1999 con la maglia del Barcellona vinse il pallone d'oro e il Fifa World Player. Con il Milan resta solo un anno , nel 2002/2003 e all'inizio della stagione successiva. Nel 2002/2003 Rivaldo colleziona 22 presenze e 5 reti in Serie A,  3 presenze e 1 gol in coppa Italia, quello decisivo nella finale vinta contro la Roma, e 13 presenze e 2 reti in Champions League. Rivaldo con il Milan vinse una Champions League nel 2002/2003 e una Coppa Italia lo stesso anno. L'anno dopo gioca una partita in Champions League e una in Supercoppa Europea, che vince con il Milan. Arrivato in rossonero da campione del mondo con il Brasile nel 2002, chiuso da Kakà e Rui Costa, decide di non proseguire la sua carriera nel Milan. Si congeda così dai rossoneri il 28 settembre del 2003 salutando i tifosi prima del match di campionato Milan vs Lecce, che il Milan vinse 3 a 0, rescinde il contratto con il club e fa rientro in Brasile, per accasarsi al Cruzeiro.

Ronaldo Luìs Nazàrio de Lima, conosciuto come Ronaldo, classe 1976, arrivò al Milan il 30 gennaio del 2007 dal Real Madrid per 7.5 mln. Chiuso da Ruud Van Nistelrooy, e non visto da Fabio Capello, all'epoca tecnico degli spagnoli, che vedeva Ronaldo un pò fuori forma per i suoi gusti, e così decise di mandarlo via. Ne approfittò il Milan che non si fece scappare l'occasione e considerato lo spessore del calciatore lo pagò veramente poco. I troppi infortuni hanno rovinato la carriera del fenomeno brasiliano, che nella sua carriera ha anche vinto a livello individuale 1 scarpa d'oro, 2 palloni d'oro e 1 Fifa world player. Inoltre ci sono due incroci con Rivaldo. Ronaldo, vinse un campionato del mondo con il Brasile nel 1994 e nel 2002, quest'ultimo insieme a Rivaldo. Inoltre insieme a Rivaldo vinse la Coppa America nel 1999 con il Brasile e fu capocannoniere di quella competizione insieme allo stesso Rivaldo. Ronaldo aveva già vinto una coppa america precedentemente nel 1997. Con il Brasile vinse anche una Confederation Cup sempre nel 1997.  Al Milan gli fu diagnosticato, attraverso Milan Lab, un disturbo che si chiama ipotiroidismo, che era il motivo che lo portava ad ingrassare. Non gli fu possibile curarsi adeguatamente perchè i farmaci che avrebbe dovuto usare per la cura erano considerati dopanti. Nel 2006/2007, al Milan non poté giocare la Champions League poichè il regolamento lo impediva perchè Ronaldo quell'anno era già sceso in campo con la maglia del Real Madrid nella medesima competizione. In quell'anno il Milan vinse la Champions League ma Ronaldo non la può annoverare nel suo palmares anche se faceva parte della rosa del Milan. Ronaldo ha giocato solo in campionato con il Milan quell'anno, e comunque si è reso utile perchè la sua presenza in campo permetteva di far rifiatare qualcuno in vista degli impegni in Champions League.
Era soprannominato "Il fenomeno" perchè era davvero fenomenale. Attaccante completo, dotato di un cambio di passo notevole, dribbling, tecnica eccelsa, senso del gol, bravo con entrambi i piedi, dotato di un gran tiro, ha segnato in tutti i modi e riusciva a saltare gli avversari con estrema facilità. Viene considerato uno degli attaccanti più forti di sempre nonostante la sua carriera sia stata costellata da tanti infortuni al ginocchio e non solo. Inoltre era capace di raggiungere in velocità i 36 km h e per questo veniva considerato uno dei calciatori più veloci al mondo. Alto 1,83 per 83 kg, se non avesse incappato in vari infortuni e se non avesse avuto problemi alla tiroide, avrebbe avuto senza dubbio una carriera ancora più brillante Nel Milan da gennaio a giugno del 2007 giocò 14 volte in Serie A e fece 7 gol, di cui una doppietta contro il Siena, match che il Milan vinse 4 a 3, e un gol contro la sua ex squadra, l'Inter, che però vinse quel match per 2 a 1. Grazie anche a Ronaldo, il Milan riuscirà a piazzarsi quarto e a qualificarsi per la Champions League.
Nel 2007/2008 gioca ancora nel Milan ma gli infortuni non gli danno tregua, sempre al ginocchio.  Non può scendere in campo per il mondiale per club, che il Milan vincerà per 4 a 2 contro il Boca Juniors con reti per il Milan di Filippo Inzaghi, autore di una doppietta, Nesta e Kakà,e non viene inserito nella lista, per cui anche questo trofeo non risulta nel suo palmares, nonostante faccia parte della rosa del Milan di quell'anno. Alla fine Ronaldo quell'anno giocherà solo 6 presenze in A condite da 2 reti. A fine anno il Milan decide di non rinnovare il suo contratto e così il 30 giugno del 2008 si svincola dal club rossonero. Tornerà in Brasile, nel Corinthians, dove chiuderà la carriera nel 2011.

Robson de Souza Santos detto Robinho,è un classe 1984. Di lui un certo Pelé, uno dei calciatori più forti e importanti della storia del calcio ha detto: "La prima volta che ha toccato la palla sotto i miei occhi, mi è venuta la pelle d'oca. E quasi da piangere. Il suo dribbling è devastante, pari solo alla sua semplicità. Mi sono rivisto in lui" Roba da brividi. Esterno d'attacco sinistro, seconda punta, ma anche trequartista, è stato un giocatore dotato di grande tecnica e fantasia. Al Milan ha lasciato il segno, in particolare nella prima annata. In Brasile veniva soprannominato Rei do drible o Rei de la pedalada, per via delle sue doti di contropiedista e per la sua abilità nelle acrobazie e rovesciate. Grande scatto, dribbling eccellenti, abilità nel fare le finte e saltare gli avversari con facilità, senso del gol, doppio passo, agilità e bravura nel tiro. Un pò gracilino fisicamente visto che era 1,74 cm per 71 kg e un pò disordinato tatticamente. Piede preferito il destro, ma si dilettava anche con il sinistro. Robinho arriva al Milan l'ultimo giorno di mercato del 2010, in piena estate. Allegri, a tal proposito, che era il tecnico del Milan, ha dichiarato: "Non mi aspettavo un rinforzo supplementare del calibro di Robinho. Si tratta di un bel regalo del presidente Berlusconi, che ringrazio di cuore" Robinho che arrivò quell'anno dopo l'acquisto di Ibrahimovic dal Barcellona e dopo le cessioni di Borriello alla Roma e Huntelaar allo Schalke 04. Il Milan lo acquista dal Manchester City, proprietaria del cartellino del brasiliano per 18 mln, anche se era in prestito al Santos. Fu Mino Raiola, incaricato dal Milan, l'intermediario di quella operazione. Gioca nel Milan per quattro stagioni. Nel 2010/2011, nel 2011/2012, nel 2012/2013, e nel 2013/2014. La prima stagione gioca 34 partite in Serie A dove va a segno 14 volte, 4 presenze in Coppa Italia con 1 gol all'attivo, e 7 presenze in Champions League senza andare a segno. Il primo anno vince lo scudetto da protagonista, il diciottesimo della storia del Milan. Il secondo anno gioca la Supercoppa italiana, che vince contro l'Inter per quello che è il suo secondo trofeo con la maglia del Milan, e accumula 28 presenze in campionato condite da 6 reti, 3 presenze in coppa Italia con 1 gol segnato e  8 presenze in Champions League con 3 reti all'attivo. 
Il terzo anno gioca 23 presenze in A con 2 reti segnate, 1 presenze in coppa italia con 0 reti all'attivo, e 3 presenze in Champions League senza realizzare reti, mentre la quarta e ultima stagione in maglia rossonera lo vedono giocare 23 volte in A con 3 reti all'attivo, 2 apparizioni in coppa italia con un gol segnato, e 7 presenze in Champions con un gol fatto. Solo il primo anno ha vinto dei trofei ed è stato davvero determinante, mentre gli altri anni ha fatto comunque intravedere ottime cose ma è stato più discontinuo. Rivaldo, Ronaldo e Robinho sono stati tre grandi colpi della storia del Milan che hanno lasciato il segno. Chi in un modo e chi in un altro modo, ma hanno fatto parte della storia del Milan e della tradizione brasiliana in maglia rossonera.

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