Ci sarebbe un'unica soluzione per non agitarsi per il Milan, evitando l'attesa per quei colpi di mercato che più che realtà si trasformano costantemente in speranze irraggiungibili.
Staccare la spina, rinunciare a seguire le notizie o le chiacchiere, aspettando in modo serafico il 13 Agosto e la prima partita di campionato contro l'Udinese, per vedere la formazione. Purtroppo è impossibile per chi è appassionato di calcio e delle vicende sportive del Milan.
Eppure ad ogni mercato, sia esso estivo o invernale, anche l'operazione che sembra più semplice e scontata, diventa problematica, o peggio non arriva alcun rinforzo, ma la ormai nota giustificazione societaria: "siamo a posto così". C'è quasi la sensazione che, per il Milan, sia obbligatorio iniziare il Campionato con l'handicap, come quelle corse di cavalli dove il favorito è penalizzato, partendo con alcuni metri di ritardo. La differenza, non poi così secondaria, è che la squadra allenata da Mister Pioli non prende il via da favorita, e questo non certo per motivi scaramantici. 

Sono due anni che i tifosi aspettano un rinforzo sulla fascia destra. Lo scorso anno abbiamo esultato più per la bella favola di Messias, fattorino diventato calciatore, che per le sue reali qualità tecniche. Ora che anche Casty è finalmente partito, tornando in Spagna al Valencia, allenato da Gennaro Gattuso, potremo avere un giocatore con la G maiuscola?
Discorso analogo per il centrocampista centrale. Perso il turco, abbiamo giocato un intero campionato con il solo Diaz e aspettando un sostituto. Nella schiera di giocatori accostati alla squadra rossonera, di tutte le nazionalità, ma sempre più costosi di due arance e due bagigi, pari al budget di spesa messo a disposizione dei Dirigenti, da una proprietà, attenta anche al consumo e al costo della carta igienica, alla fine si è scelto NESSUNO, che purtroppo non è un giocatore ispiratosi ad Ulisse, ma la cruda realtà.
A gennaio è stato il turno del difensore, con tanto di dichiarazione ufficiale: "UNA PRIORITA'". Abbiamo visto l'esito finale, nessun arrivo ed è partito Conti, con la solita esultanza per il bilancio.
Eppure, nonostante queste evidenti carenze, la squadra si è compattata, ha garantito ottime prestazioni ed è riuscita a cogliere una vittoria che sembrava impossibile. La conquista del diciannovesimo scudetto, che ha regalato una gioia infinita a tutto l'ambiente, non può essere usata per giustificare qualsiasi mercato venga proposto, ma specialmente non può essere usata a pretesto per iniziare il campionato senza rinforzare la squadra, nel modo migliore possibile, per provare a competere su i tre fronti. Ho scritto, "competere", non vincere, come vorremmo in moltissimi. Siamo destinati costantemente ad essere insoddisfatti? La fiducia riposta su Maldini, mi obbliga a rispondere: NO.
Abbiamo oramai imparato e assimilato tutti i limiti economici entro i quali può muoversi la Dirigenza. Abbiamo trasformato il "tetto ingaggi", nell'orgoglio del tifoso milanista e non parliamo poi se un giocatore è disposto anche a ridursi leggermente lo stipendio (che fuori dal mondo del calcio, in Italia, sono in pochissimi a prendere), la beatitudine è assicurata.

E' quindi possibile che il Milan faccia un ulteriore salto di qualità verso l'alto per potersi ripetere? Se ad Archimede da Siracusa, famoso matematico ed inventore, era sufficiente una leva, per sollevare il Mondo, è più che logico pensare che, con tre rinforzi di "spessore" messi a disposizione di Mister Pioli, inizierebbe il campionato senza alcuna soggezione verso le due contendenti alla vittoria finale: Juventus e Inter. Tre giocatori, non ho scritto acquisti, perchè nulla vieta che possano  essere anche prestiti. Un centrocampista centrale, un esterno destro e IL sostituto di Kessie. Per i primi due non ci sono giustificazioni che possano placare l'insoddisfazione dei tifosi qualora non arrivassero. Scelgano chi preferiscono, ma sono necessità dalle quale dipende tutta la nostra stagione. Discorso diverso per il sostituto del Presidente, trasferitosi a Barcellona. Potrebbe essere sostituito dal "gioco", se Mister Pioli decidesse di proporre modifiche tattiche al suo modo di affrontare le partite, un rischio, visto gli ottimi risultati ottenuti. Oppure adattando i giocatori già a sua disposizione. Sicuramente molto dipende dalla possibilità di liberarsi dell'ingaggio e della presenza di Bakajoko. Il giocatore del Chelsea è fuori da ogni progetto e sarebbe un esubero fin troppo costose per le "nostre" casse.

Alcuni giorni fa Cotechinho commentava un mio articolo in modo molto interessante, oltre che da fine conoscitore del panorama calcistico mondiale, con questo scritto: "lascerei stare Sanches che, ha ampiamente dimostrato di non avere il Milan come priorità, per fare un pensiero su giocatori come Onana, Alcaraz, Nonato, K.Thuram, Camara o Sucic".
A dimostrazione che non esiste solo Renato Sanches e il Milan non è obbligato a sottostare ai giochetti di Mendez, procuratore sempre elegante, ma non molto diverso dal poco amato Raiola
Tornando ai rinforzi e già applaudendo la Dirigenza per le operazioni in uscita, ugualmente importanti, ora il desiderio è che vengano anche accontentati i tifosi, che vivono di passione e sogni, che riempiono gli stadi e sostengono la squadra, a prescindere dal risultato finale. Anche l'operazione Origi, valutata come un "grande affare" non è poi così chiara. Il giocatore Belga, ex Liverpool è reduce da un grave infortunio al tendine che lo sta tenendo lontano dal rettangolo di gioco da almeno quattro mesi e non ci sono ancora certezze di quando potrà essere disponibile. Considerato che Ibra sarà indisponibile almeno fino a gennaio, ho la sensazione che il riscatto di Messias sia stato valutato anche per avere un giocatore in più da alternare a Giroud. 

Rinforzare la squadre, non certo per sperperare i soldi, ma al contrario per incamerarne molti di più. Per quanto giovane, il belga De Kateleare sarebbe un bellissimo acquisto, che entusiasma la tifoseria, probabilmente anche più di Dybala, ma il Milan, questo Milan, fresco CAMPIONE D'ITALIA, ha risorse sufficienti per assicurarsi anche Ziyech e Sanches o similari?
Non posso e non voglio credere che la risposta sia negativa. Noi tifosi abbiamo dimostrato il nostro amore, gli abbonamenti sottoscritti già superano i 40 mila, la fiducia sulla Dirigenza è illimitata, meno sulla proprietà, ma Cardinale solo da settembre potrà mostrare le sue reali intenzioni, dove il guadagno è già messo in preventivo, la squadra ha basi solide, tutte motivazioni sufficienti per garantire, qualora servisse, anche un piccolo sforzo economico, ampiamente recuperato se solo si passasse il girone di qualificazione della Champions, senza pensare alla Super Coppa Italiana, affrontando e possibilmente battendo l'Inter e consegnando a Cardinale il suo primo trofeo.
ANCHE NOI TIFOSI MERITIAMO DI ESSERE SODDISFATTI. O sbaglio?