Incredibile, ma vero. Zidane è ritornato ad allenare il Real, dopo quella che sembrava essere una rottura clamorosa, definitiva.
Ma, come si suol dire, solo alla morte non c'è rimedio. E Zidane, l'uomo dei miracoli del Real, è chiamato a risollevare una squadra  sull'orlo psicologico del precipizio. 
Fuggito Zidane, fuggì Ronaldo. Vuoi vedere che Ronaldo, ora, seguirà le orme del francese?

In Italia l'effetto CR7 è finito prima del previsto. Anzi, per alcuni aspetti, non è mai iniziato. Non è arrivato nessun campione all'altezza di Ronaldo. Nessuno. E Ronaldo milita in un campionato senza aver uno sfidante, un duellante. Nessun Messi da sfidare. Niente. L'unico sfidante è il suo ego, niente di più.
Alla fine un po' tutti ritornano a casa, e Madrid è stata la casa di Ronaldo, la casa dei suoi trionfi, dei suoi successi, in uno dei campionati più importanti e competitivi al mondo.
Non sarebbe niente di così clamoroso un ritorno di Ronaldo al Real, bisogna chiedersi se una cosa del genere sarebbe un danno pesante all'immagine del calcio italiano e della Juve, se mai dovesse realizzarsi. Questo è un pensiero o forse anche un timore diffuso tra i tanti tifosi.