Calciomercato: nei miei ricordi il periodo estivo dove sogni, speranze, euforie, dettano i tempi delle calde giornate estive. Non esistevano i social, se ne parlava tra amici, al massimo si prendeva il quotidiano sportivo preferito e si sperava di leggere qualche notizia che potesse rallegrarci. Ognuno di noi aveva un giocatore chiuso nel cassetto dei sogni, un giocatore per il quale avremmo fatto carte false pur di vederlo indossare la maglia della nostra squadra del cuore. Erano sogni e chiacchiere dettate dalla passione e nient'altro. Sogni, che molte volte rimanevano tali, ma che quando diventavano realtà era bellissimo. Sognavi un calciatore che avevi ammirato in un'altra squadra e ad un certo punto diventasse un giocatore della tua squadra, tutto molto bello.

Oggi non è più così. Il calciomercato è diventato il periodo calcistico più brutto e insopportabile di tutta la stagione. Il mondo giornalistico è aumentato in un modo sproporzionato di giornali, reti TV, trasmissioni e giornalisti (più o meno), e quando questi non bastano ci sono pure gli opinionisti. Il gioco è a spararle più grandi di tutti gli altri, mettere zizzania tra i tifosi con presunti dispetti e sgarbi tra ed società. Non si parla più di sogni di giocatori bravi, si parla esclusivamente di bilanci, plusvalenze, ammortamento, fatturato, fair play finanziario, bonus. Cosa c'entra tutto questo con il sogno estivo del calciomercato? Ogni giocatore seguito da una squadra diventa bersaglio di critiche e insulti da parte degli avversari. Non si riesce più ad essere obiettivi e ad accettare che un giocatore forte possa approdare in una società avversaria. Quando qualcun'altro prende un giocatore forte, per i tifosi avversari, questo diventa un sopravvalutato, pagato ovviamente troppo, lui il suo procuratore ecc. Oppure è troppo vecchio, troppo giovane, senza esperienza ecc. 

Non si sente mai un complimento ad una squadra avversaria per aver preso un giocatore forte e averlo portato in Italia. Il caso più eclatante è stato lo scorso anno Ronaldo. Da tutti considerato un fenomeno, uno dei due giocatori più forti del mondo, che tutti avrebbero voluto in Italia nella propria squadra, ma che approdato alla Juventus è diventato in un attimo, vecchio, finito, antipatico, arrogante. E passi per i tifosi, ci si mettono pure i giornalisti di parte, spudoratamente di parte tanto da falsare e indirizzare giudizi a piacere, in base ai propri gusti. Così assistiamo quotidianamente a stucchevoli, post social da parte di questi presunti professionisti che tendono a criticare qualsiasi operazione di mercato che altri tentano di portare a termine. Una operazione che non va in porto diventa un fallimento clamoroso di quella società, o se va in porto diventa un operazione troppo costosa, o il giocatore acquistato non è mai abbastanza forte. Abbiamo perso il sogno, abbiamo rovinato quello che era un periodo bello per noi tifosi. Personalmente ora sono stanco del calciomercato dopo due giorni, e non vedo l'ora che finisca. Lo farei durare massimo un mese.

Un altro aspetto bello e romantico che c'era e che hanno rovinato è quello dei ritiri delle squadre. C'erano i quindici giorni in qualche località di montagna, dove le squadre si preparavano per la stagione, con allenamenti duri e amichevoli con qualche selezione amatoriale locale, e dove i tifosi potevano andare a vedere la propria squadra del cuore, tra i monti, con delle belle gite e stare a contatto coi propri beneamini in tranquillità. No, hanno tolto pure questo. Tournée americane, asiatiche, ricche amichevoli in orari assurdi con top team lontani dieci mila chilometri da noi tifosi. Tutto questo solo per i soldi, tutto in barba a noi tifosi. Grazie per averci rovinato una delle poche cose belle che erano rimaste a noi tifosi.