Per prima cosa ci tengo a sottolineare che con quest’articolo non voglio alzare nessun polverone ne tantomeno screditare o dar fastidio a Gualtiero che sembra essere una persona davvero brava e socievole.  Ho letto il suo articolo con attenzione e né sono rimasta colpita, l’idea di base non è malvagia ma si basa soltanto su alcuni aspetti e non offre un’analisi su alcuni dettagli che a parer mio sono fondamentali. La prima parte dell’articolo si basa sull’interessante aspetto economico e sui numerosi successi di Allegri, sono tutte considerazioni che anche io, se fossi un presidente, farei.  Constatazioni che però farei se non partissi dall’idea di avere una squadra decisamente più forte delle mie rivali italiane, e soprattutto farei se le altre “concorrenti al titolo” riuscissero a vincere quattro partite di fila senza subire una batosta d’arresto.  Indubbiamente Allegri ha vinto tanti scudetti, uno addirittura prima di Pasqua, e per questo gli va dato atto.  Ma non può passare inosservato il divario tecnico con le rivali, la Juventus ha una rosa nettamente più forte delle altre così come il Psg in Francia e il Salisburgo in Austria, e non è un caso che anche queste squadre vincano il campionato a mani basse nonostante cambino allenatore.  Questo campionato la Juventus l’avrebbe vinto anche con Pinsoglio al posto di Max Allegri, e probabilmente convincendo di più a livello di gioco e mentalità (e con meno difficoltà prodotte dal non gioco di Allegri).  Oltre ai successi all’interno dei confini italiani, è giusto citare anche le due finali raggiunte. Decisamente una cosa non da poco, che però oggettivamente parlando, sono state facilitate da un’urna a volte favorevole (basti pensare al Monaco contro il quale passò per 1-0). Due finali che raccontano di una Juventus che ha segnato due gol (uno su rovesciata ed un altro su un tapin di Morata) e di ben 7 gol subiti, due finali che raccontano di una Juventus mai veramente in partita e surclassata a livello di gioco e non solo.  La Juventus continua a giocare con il freno a mano tirato, con una mentalità da “calcolatore” che la spinge a giocare male. Non è un caso che le tre ottime prestazioni fatte dalla Juventus in Champions (Bayern, Real e Atletico) siano tutte frutto di un tentativo di recuperare il passivo della gara d’andata.  Questo è sintomo che la Juventus non gioca con il suo vero potenziale ma si accontenti, non a caso quando non ha nulla da perdere esce fuori il potenziale di una rosa valutata da Transfermark più 700 milioni.  Quest’anno la Juventus ha giocato bene solo una delle quattro gare della fase ad eliminazione diretta, davvero troppo poco per una squadra che sul mercato ha investito 150 milioni per Cancelo e CR7. L’unica partita d’andata che ha veramente dominato contro una big è quella contro il Barcellona, una gara che soprese lo stesso allenatore livornese.  Nella seconda parte dell’articolo, invece, vengono citati degli allenatori “blasonati” e il perché non sarebbero migliori di Allegri.  Il primo nome della lista è Ten Hag, il “nuovo profeta” del calcio che ha battuto Juventus, Real e Bayern Monaco. Un allenatore che non sarebbe adatto alla Juventus perché non avrebbe vinto ancora nulla e poiché quest’anno rischierebbe di perdere il campionato olandese. Delle costatazioni di tutto rispetto, ma anche un po’ ipocrite, partendo dal presupposto che è un allenatore fresco, anche Allegri quando approdò alla panchina del Milan non aveva vinto nulla con il Cagliari. Lippi non aveva mai allenato una nazionale e al suo primo anno vinse il Mondiale. Ritornando al discorso Allegri, quando Conte lasciò la Juventus aveva vinto molto di più dell’allenatore livornese (in meno tempo) ma nonostante ciò la Juventus gli affidò la panchina. Per la cronaca Ten Hag, campionato olandese permettendo, ha una media punti più alta di quella che Allegri aveva al Milan o al Cagliari.  Klopp, Sarri e Gasperini come l’allenatore dell’Ajax non avrebbero vinto nulla se non l’ammirazione dei tifosi per il loro gioco. Partendo dal presupposto che allenano squadre la cui rosa è decisamente inferiore a Bayern e Juventus va detto che il tedesco ha vinto 5 trofei (di cui due campionati) in 7 anni e i due tecnici italiani sono in corsa per vincere l’europa league (la premier era utopistica viste le campagne acquisti di City, Liverpool e United) e la coppa italia (Gasperini ha rifilato 3 palloni alla Juventus candidata la triplete).  Il Barcellona nella sua storia ha avuto grandi allenatori, e ne ha lanciati molti come Guardiola. Da un paio di anni è in mano a Valverde che oltre ad aver vinto in Grecia, il cui livello è decisamente inferiore a quello olandese, non ha vinto nulla. Il perché? Perché se la materia di base è buona, basta solo un allenatore con delle buone idee.  Zidane non è un genio della tattica e l’ha dimostrato, ma intanto ha vinto 3 Coppe Dei Campioni perché aveva delle idee decenti, voglia di far giocare la squadra e un gruppo ben assortito di campioni. Alla Juventus attualmente mancano sia le idee che la voglia di far giocare la squadra.  Ultima constatazione, il calcio è uno sport spettacolare ed è giusto che faccia divertire. Se uno di deve annoiare tanto vale che veda una partita di scacchi. 

Rinnovo il mio augurio che l’articolo non venga frainteso.