Era prevedibile che l'onda d'urto causata dal passaggio di Neymar al Psg lasciasse strascichi importanti in tutto il panorama calcistico europeo.

La prepotenza di Al Khelaifi ha suscitato notevole scalpore soprattutto perché ha dato una sensazione di arrogante superiorità nei confronti di tutti: del Barça, delle regole e del giocatore stesso. Non è un delitto avere tanti soldi da non sapere neanche la cifra esatta, ma è la sensazione di onnipotenza che deriva dal possedere questo patrimonio che va contro ogni etica e morale. Per far sì che questa situazione non si ripeta, ecco che i club più importanti hanno deciso di prendere posizione. Nel Risiko del calcio europeo, troviamo per adesso da una parte Barcellona, Juventus e Bayern Monaco e dall' altra Psg, Real e Manchester City. 
Tutto questo in attesa che altre squadre di blasone (vedi United, Atletico) decidano con chi schierarsi.

Questa sorta di "guerra fredda", è stata promossa dal Barcellona per "isolare" i presuntuosi transalpini e impedire loro di effettuare operazioni di mercato con club "amici". Così facendo però, si rischia una rivoluzione globale del mercato dei giocatori, con società amiche e società "nemiche" che si faranno la guerra a suon di rifiuti invece che di milioni.

Ci vorrebbe invece un po' più di buonsenso e meno malizia per affrontare certe situazioni, poiché questi "scontri" non portano mai ad una risoluzione dei problemi.

Comunque l' emiro sarà felice del suo "nuovo giocattolo", il Barça sostituirà ol suo ormai ex fenomeno con qualcuno di veramente convinto del progetto blaugrana e Neymar se ne starà sotto la Tour Eiffel a contare il suo infinito patrimonio, incurante del "Risiko" che si sta scatenando intorno a lui...

FINOALLAFINE