Il 19 agosto è iniziato il campionato (una manna dal cielo per noi calciofili dipendenti). Sono già passate tre giornate di campionato e siamo già alla sosta canonica per la Nazionale di inizio stagione.
In queste tre giornate abbiamo visto come un po’ tutte le squadre ancora stentino parecchio, prova ne è il rendimento molto altalenante di un po’ tutte in termine di risultati, mentre la solita implacabile Juventus si limita solo a soffrire, ma non perde punti. Abbiamo visto la simpatica Spal stare in testa due giornate (nulla di strano ad inizio campionato, ma per una realtà come quella di Ferrara, è pur sempre una soddisfazione), il tutto vincendo le prime due partite per 1-0, entrambe le reti molto belle, tra le più belle fin qui viste.
Dopo diversi campionati abbiamo visto già da subito fare punti a tutte le 20 squadre (non succedeva da un po’). E poi le prodezze di Sorrentino, la grinta di Gattuso, le rimonte del Napoli, la solidità del Sassuolo e la spensieratezza della giovane Fiorentina, la magia di Quagliarella e ovviamente le immancabili polemiche arbitrali.
Insomma, tanti spunti da apprezzare, ammirare, sognare, criticare…

Purtroppo niente di tutto ciò, non ci siamo goduti nulla di tutto questo, a causa della nuova Serie A di quest’anno che a causa, forse, della fame di grande calcio, la mancanza da diversi anni dei top player assoluti, della mancanza di equilibrio nel giudizio che è un po’ insita in noi, ci ha fatto scindere la Serie A: la classica serie A (seguita a tempo perso, quasi come un compito preso in precedenza dal quale non ci si può più esimere) e la 'Ronaldo League' (che sta sempre più appassionando tutti i tifosi a prescindere dalla loro fede calcistica).

Premetto, stiamo parlando di un campionissimo, il più forte in circolazione attualmente, una macchina perfetta, dal punto di vista tecnico-sportivo, ma più in generale una macchina da guerra a 360 gradi, capace in un solo mese di Juve, nonostante l’astinenza di  gol (solo momentanea), di fare rientrare la Juve dei soldi spesi per il cartellino (tra titolo in borsa, magliette, incassi di abbonamenti, biglietti dello stadio e tanto altro), per non dire che forse hanno già il segno più e sicuramente merita ampiamente il successo avuto sin qui e che fino a maggio( vale a dire nella sua esperienza in liga) gli era attribuito e riconosciuto… ciò che non capisco è il delirio Italico, ribadendo la forza di Ronaldo, ma ancora qua da noi non abbiamo visto niente. Eppure ne siamo già succubi, dipendenti, assuefatti… ogni ora delle nostre giornate, nelle nostre chiacchiere viene scandito il suo nome o anche solo l’acronimo CR7 e vogliamo sapere ormai tutto di lui… quale piede ha messo giù prima quando si è alzato, con cosa fa colazione, quante volte si lava i denti, le sue funzioni corporali… sembriamo retrocessi ad un campionato cinese, americano o australiano qualunque, dove il raggio di luce acceca la vista, ma forse anche le menti…

E dire che nessuno meglio di noi sa cosa significhi avere il top player del momento, siamo quelli che si sono goduti i vari Zidane, Eto’o, kakà, Shevchenko, Van basten, Maldini, Baggio, Totti, Del piero, Zanetti, Matthaus, Rivera, Sivori (mi fermo per ovvi motivi, sono davvero troppi!) senza ovviamente dimenticare il più forte di sempre, Maradona.

Ma questo è… ormai il ciclone Ronaldo ci ha fatto dimenticare quello che è stato e ci ha fatto calare in questa nuova realtà, al punto tale che anche lo stesso tifoso Juventino, come per incanto, non fa più caso agli addii (che difettano sempre in stile, Del piero docet) di Buffon e Marchisio, alle panchine di Dybala, che a differenza del nostro nuovo eroe, qualcosa con la maglia della Juve ha fatto, contribuendo a portare qualche trofeo a casa.

Questo fino a un paio di giorni fa, perché due giorni fa, arriviamo al delirio, a mio avviso, quando un'istituzione per la Juventus e per tutti gli sportivi amanti di questo gioco, come Alessandro Del piero, ha criticato la scelta di CR7 per non essere andato alla ormai famosa premiazione: “ci può stare rosicare, ma Ronaldo doveva andarci”.
Nulla di offensivo, solo un modo come un altro di dire che un campione deve saper vincere, ma anche saper perdere.
Apriti cielo, Del piero insultato (incredibile!) dai suoi ex tifosi, e così dopo Dybala che alla fine ha regalato “solo” 3 anni di successi, siamo riusciti a dimenticare anche i (“solo”?) 19 anni del calciatore che ha portato a Torino tutti i trofei possibili (compreso le ossessioni Champions e conseguente Mundialito per club), cosa ci sta succedendo? 
Ridateci le vecchia Serie A di tutti!