La Nazionale italiana di calcio è stata affidata recentemente a Roberto Mancini, tecnico vincente e di respiro internazionale, ma sarà in grado di riportare la nostra Nazionale ai fasti di qualche tempo fa?
Soltanto quattro edizioni or sono alzammo la coppa del mondo sotto il cielo azzurro di Berlino, dopo di che solo buio pesto con l’apice dell’oscurità nell’ultima partita del Meazza contro la Svezia.
La formazione del 2006 targata Marcello Lippi era composta da Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Nesta/Materazzi, Grosso, Gattuso, Pirlo, Camoranesi, Perrotta, Totti, Toni. Quasi tutti di indiscussa caratura internazionale. Ad oggi il Mancio si ritrova un materiale umano (dal punto di vista tecnico) di tale spessore?
Io credo che non ci avviciniamo minimamente e per riuscirci è auspicabile costruire un gruppo basato sui nostri giovani, che di certo non mancano e con il passare degli anni potrebbero regalarci emozioni e soddisfazioni.

Proviamo a buttar giù una formazione quasi in toto under 25 e che tra quattro anni possa arrivare pronta al mondiale in Qatar.
La difesa per quattro quinti è quella del Milan, Donnarumma (19) tra i pali, Conti (24) esterno destro, Caldara (24) e Romagnoli (23) coppia centrale. Per l’esterno basso di sinistra al momento c’è un buco che potrebbe essere colmato dal recupero di Emerson Palmieri (24).
La linea mediana non può fare a meno dell’esplosione di Marco Verratti (25), anche se fino ad oggi non è riuscito di certo a brillare, soprattutto in azzurro, accompagnata dalle geometrie di Jorginho (26, unico fuori quota) e dalle incursioni di Cristante (23) o Pellegrini (22).
Gli esterni d’attacco abbondano, ma tra i vari credo che i due Federico siano gli osservati speciali: Bernardeschi (24) e Chiesa (20) possono far letteralmente volare l’Italia.
La punta centrale non può che non essere il gallo Belotti (24), il quale è chiamato quest’anno a ritrovare i gol di due stagioni or sono.

Dalle prime convocazioni il Mancio è andato nella direzione della linea verde abbinata a giocatori di maggiore esperienza, speriamo per noi che sia la strada giusta perché credo che nel breve termine (Euro 2020) i risultati non arriveranno comunque e forse investire sul lungo periodo sarebbe più appropriato.