Sebbene la notizia dei giorni scorsi riguardante la possibilità di positivi al Covid-19 nel Barcellona possa incutere timore in qualcuno, i vertici del calcio spagnolo non sono affatto impauriti da ciò e non si muovono dalla posizione presa, la Liga riparte l'undici di giugno. È una notizia che può fare solo piacere, agli spagnoli ma anche agli amanti del calcio in generale quindi, ripercorrendo quanto accaduto nei mesi precedenti allo stop, analizzando le partite della giornata con cui la massima serie spagnola ritorna in campo, cerchiamo di capire come si è evoluto il campionato e come si evolverà nei prossimi due mesi.
Intanto possiamo dire che, non solo nella Liga ma anche nelle coppe, il calcio spagnolo ha vissuto una stagione diversa dalle precedenti, basta dare un'occhiata ai nomi delle squadre che si contenderanno la Copa del Rey in finale, quest'anno se la giocheranno Athletich Bilbao e Real Sociedad, due club divisi da una delle rivalità più marcate di Spagna, ma negli ultimi anni non certo due club di spicco. Real Sociedad che sta andando oltre le aspettative anche in campionato, infatti si trova al 4° posto, appena sotto il Siviglia di Lopetegui, con l'Atletico Madrid addirittura fuori dalla zona Champions, così come il Valencia, che ha vissuto una stagione molto turbolenta. Se la Liga ci garantisce ogni anno una lotta agguerrita fino all'ultima giornata per i posti che valgono la qualificazione alle coppe europee, il comando della classifica se lo era preso quasi in via esclusiva il Barcellona, 8 volte campione negli ultimi 11 anni, il Real Madrid quest'anno vuole riprendersi il titolo e ne sta uscendo battaglia al vertice come non si vedeva da qualche anno, nonostante i Blaugrana in questo momento stia primeggiando sui rivali, il Clasico giocato a marzo ha messo in luce gli obbiettivi delle squadre, il Real vinse 2 a 0 in casa contro un Barca affaticato dall'impegno in Champions League di qualche giorno prima, peraltro terminato non benissimo per i catalani che hanno pareggiato 1 a 1 al San Paolo.

Partiamo quindi con una super partita in programma giovedì 11 giugno, si ricomincia col derby di Siviglia, gara che non ha bisogno di presentazioni, una delle stracittadine più calde di Spagna che, anche senza il solito pubblico infuocato, sapranno regalarci un grande spettacolo. Il Siviglia sta vivendo una stagione fantastica, è al terzo posto in classifica grazie al lavoro di un mister che veniva da un anno difficile, tale Lopetegui e grazie ad un mercato oculato, guidato da Monchi, nel prendere giocatori funzionali al progetto, facendo spesa in Ligue 1 andando a rivitalizzare giocatori come Ocampos e a far fare il salto di qualità a giovani come Koundé, puntando comunque anche sui canterani come Munir, senza dimenticare l'esperienza dei vari Navas o Vazquez. I Rojiblancos vorranno ripartire come si erano fermati per tornare in Champions League dopo qualche anno di assenza e magari vincere l'ennesima Europa League. La parte biancoverde della città andalusa ha vissuto un'altra stagione senza risultati eclatanti, nonostante la campagna acquisti sia stata molto onerosa, quasi 50 milioni di euro per i soli Fekir e Borja Iglesias, il primo ha reso bene il secondo decisamente meno, la qualificazione alle coppe europee è ancora lontana per il Betis, attualmente 12esimo a -9 punti dal 7° posto, si prepara a vivere un'altra stagione in cui i cugini primeggiano, chissà che però non possa togliersi una soddisfazione nel derby, magari nel segno dell'intramontabile Joaquin, idolo per metà città e principale nemico per l'altra.

Rimanendo in Andalusia e nelle zone alte della classifica, troviamo una sfida fra due squadre che hanno sorpreso tutti, il Granada e il Getafe.
Il Granada si apprestava ad iniziare la nuova stagione da neopromossa pensando alla lotta salvezza, ma ben presto gli orizzonti si sono allargati, un rendimento elevato e costante di questa squadra che ha puntato molto sulle sue forze trovando in più giocatori delle fonti di gioco e goal, ha portato Los Nazaries a giocarsi la qualificazione per la prossima Europa League, a seguito di un calo fisiologico la squadra biancorossa si trova ora al 9° posto a quattro punti di distanza dal Valencia 7°.
A sfidare gli andalusi troviamo il Getafe, la rivelazione più grande delle ultime due stagioni di calcio spagnolo. Una squadra che tramite il gioco di marchio cholista proposto da Pepe Bordalas, ha messo in difficoltà anche le più grandi squadre della Liga, arrivando fino a lottare per una storica qualificazione alla Champions League, grazie ad un gruppo solido che l'estate scorsa non ha avuto bisogno di particolari rinnovamenti, se non puntare su due giovani rampanti, nel vero senso della parola, come Kenedy e Cucurella. Ora la terza squadra per importanza di Madrid si trova al 5° posto a pari punti con la Real Sociedad e a -1 dal Siviglia 3°, ogni sogno non è precluso, così come quelli europei, infatti il Getafe dovrà sfidare l'Inter negli ottavi di Europa League, una partita che, nella speranza di finire tutte le partite evitando altre soluzioni, si prospetta molto interessante da seguire.

La giornata di venerdì si chiude con un altro derby, quello della Comunidad Valenciana tra Valencia e Levante.
Padroni di casa
che cominciavano la stagione da detentori della Copa del Rey dopo aver battuto nel maggio scorso il Barcellona in finale. Sappiamo tutti delle problematiche interne che il Valencia ha dovuto affrontare, dall'esonero di Marcelino allo spogliatoio spaccato, quasi come è accaduto al Napoli, nonostante ciò, è approdato agli ottavi di finale di Champions League, persi contro l'Atalanta, ma in campionato il rendimento è leggermente al di sotto delle aspettative, i Taronja sono attualmente settimi a -4 dalla zona Champions, il che significherebbe preliminari di Europa League, sempre che l'Athletich Bilbao non vinca la finale di Copa del Rey che, essendo i Baschi ora come ora staccati dal treno europeo, li qualificherebbe per la fase ai gironi a discapito proprio dei settimi in classifica, quindi, come possiamo notare, la Liga ci regalerà ancora molte emozioni e colpi di scena. Il Levante, invece, è ormai una squadra senza obbiettivi particolari, staccata di molto dai piazzamenti europei e tutto sommato tranquilla sul fronte salvezza, grazie a un mercato accurato e rivelatosi redditizio, infatti sono stati presi giocatori ancora giovani come Ruben Vezo e Radoja, cercato anche dalla Fiorentina qualche tempo fa, che possono trovare l'ambiente giusto per consacrarsi, oltre alla sorpresa Borja Mayoral e all'esperienza di gente come Roger Martì e il portiere Aitor. Un altro campionato tranquillo e in linea, magari ci sarà la possibilità di togliersi qualche sfizio da qui alla fine.

Il sabato di Liga comincia alle 13 con lo scontro tra Espanyol e Alaves. Si tratta di una gara quasi inutile perché l'Espanyol è a -6 dal quartultimo posto mentre l'Alaves si trova a +8 dal 18° ma, soprattutto in Spagna quest'anno, mai dire mai. I padroni di casa hanno vissuto quasi due stagioni differenti, quella in campionato, dove oramai manca solo l'aritmetica per la loro retrocessione e quella in Europa League, dove dopo aver passato i turni preliminari si sono arresi solo al Wolverhampton ai sedicesimi di finale per un totale di 6 a 3. Nonostante in estate il mercato abbia portato tanti giocatori che hanno reso, chi più chi meno, in Liga hanno il terzo peggior attacco e la peggior difesa, a testimonianza che non basta solo l'esperienza di elementi come Diego e David Lopez o Naldo. L'Alaves ha vissuto un'altra stagione secondo le aspettative, la salvezza infatti non dovrebbe essere in discussione, ma niente di più, i due grandi acquisti estivi, Lucas Perez dal West Ham e Joselu dal Newcastle, hanno reso come ci si aspettava, 20 goal in due ma non sono stati supportati a dovere dalla squadra, che con gli altri componenti ha realizzato solo 9 goal.

Continuando il discorso salvezza, sabato 13 ci saranno altre 3 partite importanti per i destini delle varie squadre, Mallorca-Barcellona, Celta Vigo-Villareal e Leganés-Real Valladolid.
Su Mallorca-Barcellona c'è ben poco da dire, la squadra delle Baleari, formata da moltissimi giocatori in prestito, sta lottando per portare a termine l'obbiettivo salvezza, attualmente è 18esima a -1 dal Celta Vigo 17esimo. Dal canto suo il Barcellona deve continuare a vincere per restare in corsa per il titolo, obbiettivo quest'anno un po' trascurato ma ancora raggiungibile, a mio avviso sarà però più facile che siano le Merengues a trionfare, grazie ad una rosa più lunga rispetto a quella minimale dei Blaugrana. Il Barcellona vuole fare il colpo grosso che manca da 5 anni, la Champions League, anche se, come ben sappiamo e come ho detto prima, il risultato dell'andata degli ottavi favorisce i catalani fino ad un certo punto, l'uno a uno al San Paolo non può far stare tutti tranquilli in una stagione che da fantastica potrebbe diventare disastrosa.

Ben più da dire c'è per quanto riguarda le altre due gare, la prima, Celta Vigo-Villareal potrebbe essere uno spartiacque della stagione dei due club, i galiziani sono nuovamente a rischio retrocessione dopo l'ultima agguantata sul filo del rasoio e un mercato estivo che oltre a Santi Mina, ha portato poco di buono e quindi ha dovuto contare sulle forze già presenti in rosa, molto deludente il rendimento di giocatori importanti e in cerca di riscatto come Rafinha e Denis Suarez. Il Submarino Amarillo sta invece inseguendo una possibile qualificazione all'Europa League, attualmente è all'ottavo posto a -4 dal Valencia 7° e a -7 dall'Atletico Madrid 6°, non dovesse vincere, il Villareal difficilmente potrebbe ridurre il gap che la distanzia dalle altre squadre e l'ottimo lavoro realizzato nell'estate scorsa, con l'acquisto di giocatori d'esperienza come Albiol e promesse rivelatesi vincenti come Javi Ontiveros, non sarà certo sprecato ma sarà migliorato per arrivare più pronti e non rischiare di replicare la stagione dell'Espanyol.
L'ultima gara in programma sabato è quella che vede opposte Leganes e Real Valladolid. La squadra di Madrid quest'estate ha visto arrivare nella capitale spagnola molti volti nuovi e quindi poteva essere normale una partenza un po' a rilento per trovare la giusta quadra, ma se pensiamo al fatto che il Leganés da quando a gennaio ha ceduto Braithwaite al Barcellona e En-Nesyri, al Sivilgia, che insieme avevano realizzato 12 goal, ha fatto più punti rispetto a quando li aveva in rosa, forse c'era qualcos'altro che non andava, mentre una cosa che ha funzionato alla perfezione è stato prendere in prestito il giovane Oscar dai cugini del Real Madrid, 7 goal e 2 assist per questo classe '98 molto promettente, che deve ancora migliorarsi dal punto di vista temperamentale, 4 ammonizioni e 1 espulsione. Ora il Leganés è al penultimo posto con 23 punti, a 3 lunghezze dalla salvezza, dovesse rimanere in Liga anche il prossimo anno, compierebbe un miracolo che tanto assomiglierebbe a quanto fatto in Italia dal Crotone o in Inghilterra dal Leicester nel 2014-2015. Il Valladolid che attualmente non può certo stare tranquillo, ma se dovesse vincere contro il Leganés, avrebbe 7 punti di vantaggio dal terzultimo posto, sempre ipotizzando che il Mallorca perda con Barcellona e non è scontato. La squadra del Fenomeno Ronaldo non ha attuato grandi manovre in estate, qualche prestito per sistemare la rosa in qualche ruolo in cui la coperta era corta e ha puntato forte su una promessa del settore giovanile, il difensore centrale ghanese Salisu, al primo anno tra i professionisti le ha giocate quasi tutti e ha fatto anche un goal, le sue prestazioni hanno contribuito finora a mantenere nel massimo campionato spagnolo il Valladolid e ci sono tutti i presupposti per i quali continui a farlo migliorandosi ogni volta e può imparare da giocatori esperti come Kiko Olivas o Javi Moyano.

La domenica di Liga comincia alle ore 13 con la partita del San Mamés tra Athletich Bilbao e Atletico Madrid.
Padroni di casa che hanno giocato un'altra stagione senza quel qualche cosa in più che gli permetterebbe la qualificazione all'Europa League, pur avendo raggiunto la finale di Copa del Rey e questa gara diventa decisiva per la strada che l'Athletich percorrerà in questo finale, in caso di vittoria si porterebbe a 40 punti, solo 5 in meno dell'Atletico attualmente 6°, in caso di sconfitta andrebbe a -11 dal 6° posto e difficilmente lo riagguanterà. L'unica speranza per i baschi è vincere la finale di Copa del Rey contro i cugini della Real Sociedad, ma anche una sconfitta in finale potrebbe non essere così catastrofica perché la Real Sociedad, quasi sicuramente, prenderà parte alle prossime coppe europee, resta solo da capire se sarà la Champions League o l'Europa League, andando così a liberare uno spazio per la settima classificata che disputerà i playoff. L'Athletich Bilbao, anche non dovesse raggiungere la qualificazione europea, rimane sempre una società da ammirare per il fatto che costruisce squadre composte solo da giocatori nati o di origine basca, mantenendo comunque sempre un livello elevato e anche quest'anno non si è mossa sul mercato se non per promuovere dei giovani dalla seconda alla prima squadra, ma anche i veterani continuano a essere produttivi, come Raul Garcia, autore di 9 reti o Yuri Beriche, che da terzino ne ha fatte 6. L'Atletico Madrid ha vissuto una stagione travagliata a seguito della grande rivoluzione estiva e al fatto che alcuni acquisti importanti non hanno reso al massimo, uno su tutti Joao Felix. Simeone ha dovuto quindi trovare delle soluzioni, ma la sua macchina perfetta in campionato ha faticato un po', mentre in Champions League ha passato un girone che la vedeva favorita da seconda ma con un Leverkusen possibile outsider inaspettato, mentre agli ottavi ha eliminato i campioni in carica del Liverpool nella magica notte che solo un teatro come Anfield poteva ospitare.

Alle 17 gioca l'altra grande squadra di Madrid, al Bernabeu va in scena Real Madrid-Eibar. Questa partita è molto simile a Mallorca-Barcellona e anche qui non c'è molto da dire, il Real vuole continuare a inseguire la vetta per togliersi almeno una soddisfazione, vista l'eliminazione dalla Copa del Rey e una situazione critica in Champions League, manifestazione che potrebbe vedere le Merengues uscire agli ottavi per il secondo anno di fila, visto che il Manchester City ha vinto per 2 a 1 l'andata giocata a Madrid. I tanti arrivi e i tanti soldi spesi in estate non hanno pienamente ripagato e non erano nemmeno ciò che ci si aspettava, Zidane aveva esplicitamente richiesto Pogba e Mbappé, giocatori che difficilmente arriveranno anche quest'estate anche perché dalla Spagna si vocifera che Florentino Perez non voglia spendere nulla nella prossima sessione di mercato. L'Eibar è invece immischiato nella lotta per non retrocedere, ora è al 16esimo posto con soli 2 punti di margine dal Mallorca terzultimo, il club basco non ha certo brillato nelle scelte di mercato nelle ultime due sessioni, infatti nessun acquisto si è rivelato fondamentale e gli Armeros si sono dovuti nuovamente poggiare solo su due pilastri intramontabili, tali Orellana e Charles.

La giornata di Liga si chiude con una gara a mio avviso molto interessante tra due realtà che hanno stupito in questa stagione, stiamo parlando di Real Sociedad e Osasuna. Partiti con l'ambizione di una complicata qualificazione alla prossima stagione europea, la Real Sociedad è andata ben oltre, se la Liga finisse oggi, Los Txuri-Urdin sarebbero qualificati addirittura in Champions League, frutto di una gestione del mercato perfetta con l'acquisto di Isak e Portu e il prestito di Odegaard, oltre che ad un eccellente lavoro nel settore giovanile che quest'anno ha sfornato una nuova generazione di difensori per la Real Sociedad, ottimo l'impatto nella massima serie spagnola di Le Normand, autore anche di 2 reti, mentre Munoz e Sagnan devono ancora imporsi come titolari. Anche nelle altre posizioni i giovani lasciano ben sperare, a metà campo si è fatto conoscere Guevara mentre in attacco la futura stella spagnola ha il nome di Barrentxea e continuano nella loro crescita giocatori già affermati come Merino e Oyazarbal. L'Osasuna, partito con l'obbiettivo di poter disputare la Liga anche nel 2020-2021, ha finora centrato in pieno l'obbiettivo, Los Rojillos infatti sono a quota 33 punti in classifica, il che consente di rimanere più o meno tranquilli. Tanti arrivi in estate hanno permesso alla squadra di riuscire a variare e a proporre un calcio interessante, su tutti da segnalare la stagione dell'attaccane Avila, autore di 11 reti in 22 presenze, chissà che con le sue reti non possa regalare qualche gioia inaspettata ai suoi tifosi.

Si conclude qui il mio racconto su quello che finora è stata la Liga: non resta altro che gustarci quello che sarà.