Ritornato sotto la lanterna alle porte del Natale dopo la sonora sconfitta con il Benevento, Zio Balla, così soprannominato dai tifosi del Grifone, ha saputo per l’ennesima volta trasformare il suo Genoa, dando nuova linfa agli undici ragazzi in campo, che ora sembrano ripercorrere un po’ la favola del brutto anatraccolo che erano fino a pochi mesi fa.

La svolta tattica
Il cambiamento è stato basilare imprimendo subito il suo marchio di fabbrica, quel 3-5-2 che più di una volta ha tirato fuori i rossoblu dalle sabbie mobili. 
Le novità sostanziali sono state quelle di rispolverare due giocatori finiti nel dimenticatoio con Maran: Badelj tornato in pianta stabile in mezzo al campo ad impostare la manovra e Zajc impiegato da mezz’ala sinistra d’inserimento in un centrocampo che scarseggiava di qualità. Il primo goal di sabato al Bologna, con lo sloveno lesto a raccogliere una respinta in area di Da Costa dopo un traversone di Zappacosta, non è casuale ma queste sono le idee di Zio Balla. Stesse illuminazioni tattiche come quella di impiegare Radovanovic centrale difensivo. Grazie alle sue capacità d’interdizione e visione di gioco riesce a far ripartire l’azione dalle retrovie con passaggi rapidi e semplici. 

Una menzione particolare merita invece Shomurodov attaccante tecnico, veloce e di movimento che svaria su tutto il fronte d’attacco in grado di saltare l’uomo nell'uno contro uno, con fiuto del goal e buona padronanza nel gioco aereo. Insomma un giocatore completo adatto a qualsiasi partner e che deve ancora integrarsi alla perfezione nel nostro calcio, ma ne sentiremo parlare a lungo. Le sirene di mercato delle big d’Europa per le lui così come per l’altro enfant prodige Rovella si sono già accese.

Il mercato
Come sempre: giusto o sbagliato che sia il patron Preziosi ci ha abituato a vere e proprie rivoluzioni nel arco del mercato invernale. 
Un colpo pare già in dirittura d’arrivo con il ritorno nella nostra serie A in prestito secco dell'olandese Kevin Strootman. La lavatrice, così soprannominato per la capacità di ripulire i palloni sporchi che transitano nella mediana, ha superato tutti problemi fisici e nonostante trent’anni può ancora dare tanto alla carriera di calciatore. L’arrivo del tulipano allontana il fiorentino Duncan, ma non lo svincolato Asamoah sulla corsia mancina. Visto anche gli infortuni di Pellegrini e le sue bizze di tornare in bianconero. Interessante il mediano del Nantes Abdoulaye Touré, classe 93, stazza fisica importante, corsa, visione di gioco e un buon tiro. 

Si cerca anche un difensore: SōkratīsPapastathopoulos è l’obbiettivo numero uno, il tentennamento del greco però allettato dalle offerte giunte dai Turchi del Fenerbach e stanno spazientendo la società ligure che ha già dato l’ultimatum. Musacchio del Milan, Fazio Roma ed il marocchino Benatia sono le alternative. 
In attacco visto il feeling sbocciato tra Destro e Shomurodov, tutto dipende da Scamacca. Se il bomber di proprietà Sassuolo andrà via, fari puntati su Lammers, Kouamé o Piatek, ma sul ceko l’elevato ingaggio ne frena la trattativa in partenza. Suggestivo anche il ritorno di fiamma del girovago Michael Krmencik, attaccante duttile esterno o seconda punta, che a mio parere a 27 anni non sembra essere adatto al nostro campionato. 

In uscita si cerca una sistemazione all’esiliato Scouten, mentre Rovella dovrebbe vestire la maglia della Juve a partire dalla prossima stagione, 10 milioni e gli arrivi dei giovani Petrelli e Portanova. Quest’ultimo figlio d’arte (il papà ha vestito anche la maglia del Genoa) è un interessante trequartista lanciato nel grande calcio da Allegri prima e Pirlo poi, che potrebbe arrivare fin da subito.
Insomma, siamo ancora alle prime schermaglie, ma il mese di gennaio in seno ai rossoblu potrebbe portare dei significativi cambiamenti!