Non è proprio il caso di accodarsi agli ayatollah mainstream che esaltano il miracolo Milan che, dal decimo posto a Natale, è arrivato sesto a fine campionato, peggiorando lo squallido risultato di un anno fa.

Che Paolo Maldini abbia chiaro il concetto che, così messo e senza rinforzi, il Milan non è affatto scontato che arrivi quarto, ma più probabilmente replichi il piazzamento di quest'anno è sicuro; meno certo è che ad Elliott sia chiaro che il risultato sportivo farebbe da boost a quelli finanziari, ancora tutti da dimostrare peraltro.

Non si stanno concretizzando, quando mancano 15 giorni al raduno, né veri acquisti (De Paul), né i rinnovi vitali: questa è la solita solfa che si sta ripetendo dal 2011! Non ci serve il Kalulu di turno al fotofinish, spacciato per zampata miracolosa, ci servono due De Paul a centrocampo, due sulla destra, un centravanti vero. Non si va a fare la guerra così.

L'Inter con ogni probabilità andrà a vincere l'EL in versione ridotta: perfettamente ridicolo passare il decimo anno solo a gufare, quando nei derby prendiamo sberloni a raffica da due lustri. I cuginastri, tra l'altro, si avviano a vincere il prossimo titolo, dopo che i servi di regime hanno in continuazione esaltato il maestro Pirlo, che non ha mai allenato un giorno in vita sua, evitando accuratamente di procurare un disappunto pesante al datore di lavoro, focalizzandosi come avrebbero dovuto  sull'umiliante uscita dalla Champions per mano della settima classificata in Francia e che Pirlo è figlio, piuttosto, di una voragine finanziaria! Altro che maestro!

Maldini faccia il Boban! Chieda se esistono i soldi da investire per puntare dal quarto posto in su e se, soprattutto, la proprietà' abbia realizzato quanto questo potrebbe incidere su sponsor, stadio e bla bla da Scaroni.

Altrimenti se ne vada sbattendo la porta ed evitandoci l'ennesima mortificazione! Almeno lui.