Blog: Ricordare chi siamo.
La Juventus, domenica, non c'è stata. La Juventus, domenica, non è stata Juventus.
E questo la squadra di Allegri non può permetterselo; specie in una gara del genere.
E' mancata la "fame", la cattiveria, la volontà di portare a casa la vittoria. E' mancato il giusto piglio, la giusta concentrazione. E' mancato tutto.
Poche idee, lucidità latitante, trame prevedibili, incisività irrisoria; possesso sterile, irritante ritardo sulle seconde palle, superficialità ed imprecisione nei disimpegni.
No. La Juventus non c'è stata. La Juventus non è stata Juventus.
Questione di mentalità, di approccio. E di presunzione.
Perchè conta poco specchiarsi negli altisonanti nomi della campagna acquisti se poi il campo da altri verdetti. E così, la gara di ieri sera ha lasciato un retrogusto amaro, con delle note indigeste di saccenza e superbia.
La Signora è inciampata, su ogni livello: nella supponenza di chi ha pensato che, ceduto Pogba, Asamoah e Khedira (non esattamente due allergici all'infermeria) potessero bastare nonostante Marchisio e Sturaro lungodegenti ed in quella di chi, con una certa facilità, ha creduto di poter rinunciare ad uno degli attaccanti più forti del mondo.
Ora occorre metabolizzare il colpo e ripartire proprio da qui: da questo schiaffo che fa cosi male. Occorre fare quadrato, guardarsi negli occhi, rompere indugi e perforare alibi.
Noi dobbiamo ricordare chi siamo. Perchè non contano i "colpi" di mercato, le chiacchiere da bar, le attenuanti ed i ricordi. L'unica cosa che conta è vincere. E noi non possiamo dimenticarlo. Noi no.
Luigi Albiniano
o