Domenica di fine agosto: finalmente inizia il campionato ed il sottofondo musicale che accompagnerà la Serie A sembra essere tratto da qualche precetto oriental filosofeggiante … L'unica certezza? La mancanza di certezze … Come nel film “Ricomincio da capo” ecco che milioni di tifosi, a schedine alterne, sembrano quotidianamente svegliarsi per ammirare una classifica appiattita. Perché una squadra scappa, sembra ammazzare sportivamente parlando le concorrenti ma poi cade, viene recuperata e sorpassata e così fino ad oggi; perché dopo anni di monopolio bianconero, ecco che la primavera ci regala un finale di stagione al cardiopalma. E ci sentiamo un po’ come Bill Murray, costretto da un incantesimo a rivivere sempre lo stesso giorno e le stesse ore. Alti e bassi hanno contrassegnato il rendimento delle aspiranti,piú o meno legittime, alla vittoria finale. C’è la Juventus che, assente ai nastri di partenza, confusa nella ridefinizione di un progetto giovane, inanella una striscia di vittorie da record e si presenta splendente con i favori del pronostico, sognando affamata il quinto scudetto consecutivo che significa gloria e storia... C’è l'Inter, prima imperforabile e granitica, che recitava come un mantra la teoria degli 1-0 e che ora si è frantumata pian piano su un sistema di gioco approssimativo e qualitativamente insoddisfacente... C’è la Fiorentina, talentuosa, del bel gioco frizzante e fresco di Paulo Sousa, che sembra però non riuscire mai a fare il salto di qualità, peccando sempre la prova di maturità e pagando la panchina corta e la via del disimpegno societario in fase di mercato... C’è il Milan, nella sua nuova identità coriacea e combattiva, arroccato in una mentalità più provinciale che splendente (e si badi bene,non è un difetto) ed esaltato dal futuro roseo dei giovani Romagnoli, Donnarumma, Bonaventura... C'è la Roma, che prova a scalare posizioni e recuperare terreno, appoggiandosi sulle solide basi di una rosa qualitativamente e tecnicamente eccellente, trainata da Spalletti lontano dalla chiesa al centro del villaggio del francese Garcia e dal passato ingombrante di capitan Totti (i giallorossi hanno recuperato punti contro squadre in lotta per non retrocedere! Solo i futuri impegni, più probanti, potranno tarare realmente il peso della rimonta)... E poi c’è il Napoli! Gli obiettivi sfumati in Europa e in Coppa Italia, la flessione nel rendimento e nei risultati, il nervosismo manifestato dai protagonisti (da Sarri a De Laurentis fino ai mal di pancia del “Pipita” Higuain che sembra eclissarsi sempre nei momenti decisivi della stagione) pongono un enorme punto di domanda sulla stagione partenopea… Il futuro è nuovo ed indecifrabile, divertente e variegato nelle sue sfumature: l’ipotetica conquista dei tre punti da parte di Fiorentina, Inter, Milan, Roma porterebbero caos e scompiglio nei piani alti di una classifica, sempre pronta a smentire se stessa fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. E così come Bill Murray e Andie MacDowell ogni tifoso potrebbe pensare “Sa che giorno è oggi? Che giorno è? Oggi è domani! Ieri è passato”…