Con la consueta angoscia sto sfogliando le pagine web e, come temevo, i fantasmi stanno tornando come l’Imu, o la bronchite a novembre.

Questa società ormai in mezzo al Pacifico con un nocchiero che non sa più, non ha mai saputo, dove dirigere la bagnarola di viziati, lascia imbelle che lo stesso prosegua con l’opera di affondamento del canotto, giusto così per non smentire il suo disastroso operato! E dire che questa gente, dal primo all’ultimo, sono gli stessi che trattavano Fassone e Mirabelli, gli sciagurati, con la puzza sotto il naso di quelli che invece avevano capito tutto e sapevano perfettamente cosa fare!

Taglio corto: a Marassi sul verde prato della mia adorata Zena, è molto probabile che rivedremo la quintessenza della pochezza Milan: Biglia, Borini e Rodriguez. Lo so sembra una barzelletta ma è la tragica realtà. Siccome Bennacer e Theo Hernandez hanno avuto la colpa di naufragare per colpa non solo del tecnico, ma del nulla che li circonda, saranno i primi a pagare. Meglio affidarsi alle tre colonne di cui sopra: una presa per i fondelli, un’amarezza infinita. Verranno impiegati tre profili bolliti da secoli di presenze che hanno sempre dato lo stesso verdetto: servono a giocare con tre uomini in meno!

Se aggiungiamo il probabile impiego di Calhanoglu e, chissà, il fuoriclasse Suso, ad occhio e croce dovremmo schierarci in sei per spezzare le reni al Genoa e risalire la china di una stagione già buttata al vento a fine settembre (sai che novità).

Bennacer e compagnia non fanno altro che patire il deserto attorno a loro, ma a qualcuno riconoscerlo da molto fastidio, perché è davvero seccante non essere riusciti a levarsi dalle scatole una volta per tutte Kessié o Castillejo e quindi mettiamoli tutti insieme i frutti rigogliosi delle campagne da mezzo miliardo degli ultimi anni!

Una prova? Eccovi serviti: l’Higuain che in tre mesi di rossonero ha virato come una cartina tornasole dall’incazzato nero all’avvilito, risboccia come per miracolo alla Juve! Come mai? Non sarà mica perché gioca a calcio in mezzo ad una squadra? E non sarà, così per caso, che i vari Modric accostati al Milan fossero qualcosa di più concreto di una voce, ma si siano guardati bene dal rovinarsi la carriera in mezzo a degli scappati di casa? 

Ultima nota: lo scorso turno si sono visti due spettacoli mai vissuti nemmeno in B, ovviamente passati in cavalleria dalla proprietà sempre più distratta; la curva, sfiancata da anni di prese in giro (mi sono imposto di non sfociare nel volgare), ha mollato giocatori, allenatore e dirigenti. Ma se vogliamo il secondo episodio è ancora più grave e squallido perché tutti gli organi di stampa si sono voltati dall’altra parte: al fischio finale della vergognosa partita con la Fiorentina, mentre le superstar sorridenti, quanto del tutto inutili da quando esistono sportivamente, lasciavano il campo pensando dove passare la serata per festeggiare, c’era un ragazzone stremato sul prato dalla fatica: era distrutto ed avvilito perché l’unico ad aver fatto il suo dovere segnando un gol da antologia ; quel giocatore andrà lontano, probabilmente alla larga da questa vergogna che non lo merita: si chiama Rafael Leao.